Via libera dell’assemblea di Mps al cosiddetto Piano Hydra, per alleggerire l’istituto di crediti deteriorati e passività. L’operazione ha comportato l’approvazione – avvenuta con il consenso del 99.,97% del capitale rappresentanto – del progetto di scissione parziale proporzionale di Mps Capital Service in favore di Mps e, contemporaneamente, del progetto di scissione parziale non proporzionale di Mps in favore di Amco, la società specializzata nella gestione di crediti deteriorati, prevedendo in questo caso l’attrizioni di opzioni asimmetriche tra gli azionisti di Mps diversi dal ministero dell’Economia.
Il piano è stato approvato lo scorso 2 ottobre da Mps Capital Service e oggi anche dall’assemblea straordinaria tenuta in contemporanea da Amco. L’operazione, che avrà efficacia dal primo dicembre, viene annunciata in comunicato di Mps nel quale non viene riporto l’importo dei crediti deteriorati e delle passività cedute, anche se si era da sempre ipotizzato un alleggerimento dal rischio di 8,1 miliardi. Il meccanismo previsto – che di fatto stabilisce il passaggio ad Amco di passività detenute sia da Mps sia, prima della propria scissione, dall’investment banking Mps Capital Service – comporterà una riduzione del capitale sociale della banca di 1,1334 miliardi e consente ai soci di minoranza dell’istituto di non aderire alla cosiddetta “opzione asimmetrica” delle scorporo verso Amco, continuando a mantenere inalterato il numero delle azioni proprie.
Fonte: Repubblica
Via libera dell’assemblea di Mps al cosiddetto Piano Hydra, per alleggerire l’istituto di crediti deteriorati e passività. L’operazione ha comportato l’approvazione – avvenuta con il consenso del 99.,97% del capitale rappresentanto – del progetto di scissione parziale proporzionale di Mps Capital Service in favore di Mps e, contemporaneamente, del progetto di scissione parziale non proporzionale di Mps in favore di Amco, la società specializzata nella gestione di crediti deteriorati, prevedendo in questo caso l’attrizioni di opzioni asimmetriche tra gli azionisti di Mps diversi dal ministero dell’Economia.
Il piano è stato approvato lo scorso 2 ottobre da Mps Capital Service e oggi anche dall’assemblea straordinaria tenuta in contemporanea da Amco. L’operazione, che avrà efficacia dal primo dicembre, viene annunciata in comunicato di Mps nel quale non viene riporto l’importo dei crediti deteriorati e delle passività cedute, anche se si era da sempre ipotizzato un alleggerimento dal rischio di 8,1 miliardi. Il meccanismo previsto – che di fatto stabilisce il passaggio ad Amco di passività detenute sia da Mps sia, prima della propria scissione, dall’investment banking Mps Capital Service – comporterà una riduzione del capitale sociale della banca di 1,1334 miliardi e consente ai soci di minoranza dell’istituto di non aderire alla cosiddetta “opzione asimmetrica” delle scorporo verso Amco, continuando a mantenere inalterato il numero delle azioni proprie.
Fonte: Repubblica