Via libera alle nozze tra Sia e Nexi.
La prima è la società che realizza e gestisce infrastrutture e servizi tecnologici per sistemi di pagamento controllata da Cdp attraverso Cdp Equity; la seconda è di fatto la ex CartaSì quotata in borsa tra le prime 40 di Piazza Affari ed è controllata dai fondi Bain, Avent e Clessidra.
Al termine di una trattativa durata circa un anno e mezzo gli azionisti delle due società hanno siglato un memorandum d’intesa che individua il percorso che porterà alla fusione. Il nuovo gruppo risultante dall’aggregazione avrà una capitalizzazione superiore ai 15 miliardi, gestirà circa 120 milioni di carte con 2 milioni di merchant e oltre 21 miliardi di pagamenti processati.
Nexi dovrebbe varare un aumento di capitale riservato ai soci Sia, attraverso il quale Cdp Equity diventerebbe primo azionista con una quota tra il 25 e il 30%. I fondi dovrebbero quindi avere una quota sotto il 25% e IntesaSanpaolo attorno al 12%.
Definito il nodo fondamentale delle rispettive valutazioni (con Sia che alla fine è stata valutata 4,6 miliardi), anche la governance è stata concordata: l’attuale cda di Nexi resterà in carica e, alla chiusura dell’operazione, sarà rafforzato con l’ingresso di 5 (o 6 a seconda della composizione dell’azionariato al closing) nuovi amministratori designati da Cdp e Fsia. In particolare, uno avrà la carica di vicepresidente e 3 dovranno essere indipendenti. Il board, che resterà guidato dall’attuale presidente di Nexi Michaela Castelli, sarà dunque composto da 13 membri fra cui l’ad Paolo Bertoluzzo mentre Nicola Cordone, ad di Sia, dopo la chiusura dell’operazione lascerà il gruppo.
Bertoluzzo ha dichiarato che:
“Questa operazione darà vita a una grande PayTech italiana leader in Europa, una grande eccellenza tecnologica e digitale con scala e competenze che le consentiranno di giocare un ruolo sempre più da protagonista in Italia e a livello internazionale in un mercato, come quello europeo, in forte consolidamento”
L‘ad di Cdp Fabrizio Palermo, ha aggiunto che la fusione:
“darà una spinta decisiva allo sviluppo di una infrastruttura fondamentale per l’Italia e favorirà la trasformazione del Paese in termini di modernizzazione e digitalizzazione”, oltre a “tutelare e dare opportunità di sviluppo ad asset strategici per l’Italia, così come puntiamo a fare con la recente iniziativa avviata con Borsa Italiana ed Euronext. Le sinergie generate da questo accordo creeranno valore per tutti gli azionisti e condurranno la nuova società, anche attraverso operazioni straordinarie, a ulteriori opportunità di consolidamento e crescita a livello internazionale”.
Via libera alle nozze tra Sia e Nexi.
La prima è la società che realizza e gestisce infrastrutture e servizi tecnologici per sistemi di pagamento controllata da Cdp attraverso Cdp Equity; la seconda è di fatto la ex CartaSì quotata in borsa tra le prime 40 di Piazza Affari ed è controllata dai fondi Bain, Avent e Clessidra.
Al termine di una trattativa durata circa un anno e mezzo gli azionisti delle due società hanno siglato un memorandum d’intesa che individua il percorso che porterà alla fusione. Il nuovo gruppo risultante dall’aggregazione avrà una capitalizzazione superiore ai 15 miliardi, gestirà circa 120 milioni di carte con 2 milioni di merchant e oltre 21 miliardi di pagamenti processati.
Nexi dovrebbe varare un aumento di capitale riservato ai soci Sia, attraverso il quale Cdp Equity diventerebbe primo azionista con una quota tra il 25 e il 30%. I fondi dovrebbero quindi avere una quota sotto il 25% e IntesaSanpaolo attorno al 12%.
Definito il nodo fondamentale delle rispettive valutazioni (con Sia che alla fine è stata valutata 4,6 miliardi), anche la governance è stata concordata: l’attuale cda di Nexi resterà in carica e, alla chiusura dell’operazione, sarà rafforzato con l’ingresso di 5 (o 6 a seconda della composizione dell’azionariato al closing) nuovi amministratori designati da Cdp e Fsia. In particolare, uno avrà la carica di vicepresidente e 3 dovranno essere indipendenti. Il board, che resterà guidato dall’attuale presidente di Nexi Michaela Castelli, sarà dunque composto da 13 membri fra cui l’ad Paolo Bertoluzzo mentre Nicola Cordone, ad di Sia, dopo la chiusura dell’operazione lascerà il gruppo.
Bertoluzzo ha dichiarato che:
“Questa operazione darà vita a una grande PayTech italiana leader in Europa, una grande eccellenza tecnologica e digitale con scala e competenze che le consentiranno di giocare un ruolo sempre più da protagonista in Italia e a livello internazionale in un mercato, come quello europeo, in forte consolidamento”
L‘ad di Cdp Fabrizio Palermo, ha aggiunto che la fusione:
“darà una spinta decisiva allo sviluppo di una infrastruttura fondamentale per l’Italia e favorirà la trasformazione del Paese in termini di modernizzazione e digitalizzazione”, oltre a “tutelare e dare opportunità di sviluppo ad asset strategici per l’Italia, così come puntiamo a fare con la recente iniziativa avviata con Borsa Italiana ed Euronext. Le sinergie generate da questo accordo creeranno valore per tutti gli azionisti e condurranno la nuova società, anche attraverso operazioni straordinarie, a ulteriori opportunità di consolidamento e crescita a livello internazionale”.