Il 31% degli italiani utilizza i portafogli digitali per trasferire denaro ad amici e parenti e il 43% non utilizza più banconote cartacee: lo dice la ricerca “Lost in Transaction” condotta fra marzo e aprile su scala internazionale da Sapio Research per conto di Paysafe, piattaforma inglese per gestire pagamenti in formato elettronico attiva anche in Italia, svelando una dei tanti effetti provocati dalla pandemia sui comportamenti delle persone.
L’acquisto di beni e servizi online durante il lockdown, come noto, ha registrato un forte impulso ma fra le attività entrate nel quotidiano di una buona fetta di consumatori della Penisola c’è anche il cosiddetto “money transfer”.
Boom di servizi online
Quasi un terzo (il 27% per la precisione) dei circa mille italiani oggetto di indagine, infatti, ha dichiarato di aver trasferito denaro all’estero a conoscenti una o due volte nel mese di marzo, un ulteriore 15% ha effettuato più di due trasferimenti nello stesso periodo e l’1% è arrivato a farlo più di 10 volte. Solo l’11% degli italiani, e la percentuale conferma la decisa predisposizione a privilegiare la velocità e la convenienza dei mezzi digitali, ha rivelato infine che avrebbe utilizzato un sistema di pagamento fisico per inviare denaro durante la pandemia.
Il Covid-19, questo l’assunto che emerge dallo studio, ha quindi ulteriormente stimolato un cambiamento nel modo in cui i consumatori acquistano e pagano, con il 44% degli italiani intervistati che si è detto sicuro di voler ridurre l’utilizzo di contanti in futuro e il 46% che ha assicurato di fare più shopping online, anche a lockdown completamente revocati.
Lo scenario internazionale
Il sondaggio di Paysafe ha interessato complessivamente circa 8mila consumatori di Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Germania, Austria e Bulgaria (oltre all’Italia) e i dati globali riflettono in linea di massima quelli riscontrati nel nostro Paese. Questo il dettaglio. Poco meno di un terzo (il 30%) ha dichiarato di aver dato denaro ad amici o familiari una o due volte durante il primo mese del lockdown, un ulteriore 20% dei consumatori ha effettuato più di due trasferimenti e l’1% lo ha fatto almeno 10 volte.
Con il probabile aumento della necessità di rimesse internazionali a causa delle restrizioni globali sui movimenti, il 32% degli intervistati ha dichiarato inoltre di essersi rivolto ai portafogli digitali per trasferire denaro all’estero da quando è iniziato il blocco e solo il 15% ha confermato di voler utilizzare una qualche forma di pagamento fisico per questa attività.
Sostanzialmente in linea con i dati italiani, anche gli indicatori relativi alla porzione di consumatori che si in futuro ridurranno l’utilizzo di denaro contante (il 48% del totale) e che farà più acquisti online anche quando le serrate saranno state completamente abolite (il 38%).
Autore: Gianni Rusconi
Fonte: Il Sole 24 Ore
Il 31% degli italiani utilizza i portafogli digitali per trasferire denaro ad amici e parenti e il 43% non utilizza più banconote cartacee: lo dice la ricerca “Lost in Transaction” condotta fra marzo e aprile su scala internazionale da Sapio Research per conto di Paysafe, piattaforma inglese per gestire pagamenti in formato elettronico attiva anche in Italia, svelando una dei tanti effetti provocati dalla pandemia sui comportamenti delle persone.
L’acquisto di beni e servizi online durante il lockdown, come noto, ha registrato un forte impulso ma fra le attività entrate nel quotidiano di una buona fetta di consumatori della Penisola c’è anche il cosiddetto “money transfer”.
Boom di servizi online
Quasi un terzo (il 27% per la precisione) dei circa mille italiani oggetto di indagine, infatti, ha dichiarato di aver trasferito denaro all’estero a conoscenti una o due volte nel mese di marzo, un ulteriore 15% ha effettuato più di due trasferimenti nello stesso periodo e l’1% è arrivato a farlo più di 10 volte. Solo l’11% degli italiani, e la percentuale conferma la decisa predisposizione a privilegiare la velocità e la convenienza dei mezzi digitali, ha rivelato infine che avrebbe utilizzato un sistema di pagamento fisico per inviare denaro durante la pandemia.
Il Covid-19, questo l’assunto che emerge dallo studio, ha quindi ulteriormente stimolato un cambiamento nel modo in cui i consumatori acquistano e pagano, con il 44% degli italiani intervistati che si è detto sicuro di voler ridurre l’utilizzo di contanti in futuro e il 46% che ha assicurato di fare più shopping online, anche a lockdown completamente revocati.
Lo scenario internazionale
Il sondaggio di Paysafe ha interessato complessivamente circa 8mila consumatori di Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Germania, Austria e Bulgaria (oltre all’Italia) e i dati globali riflettono in linea di massima quelli riscontrati nel nostro Paese. Questo il dettaglio. Poco meno di un terzo (il 30%) ha dichiarato di aver dato denaro ad amici o familiari una o due volte durante il primo mese del lockdown, un ulteriore 20% dei consumatori ha effettuato più di due trasferimenti e l’1% lo ha fatto almeno 10 volte.
Con il probabile aumento della necessità di rimesse internazionali a causa delle restrizioni globali sui movimenti, il 32% degli intervistati ha dichiarato inoltre di essersi rivolto ai portafogli digitali per trasferire denaro all’estero da quando è iniziato il blocco e solo il 15% ha confermato di voler utilizzare una qualche forma di pagamento fisico per questa attività.
Sostanzialmente in linea con i dati italiani, anche gli indicatori relativi alla porzione di consumatori che si in futuro ridurranno l’utilizzo di denaro contante (il 48% del totale) e che farà più acquisti online anche quando le serrate saranno state completamente abolite (il 38%).
Autore: Gianni Rusconi
Fonte: Il Sole 24 Ore