L’uragano Covid-19 ha segnato profondamente molti aspetti della società italiana, in particolare l’economia sta faticando a tornare ai livelli pre-Covid. Il nuovo Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights pubblicato da Experian evidenzia però dati positivi per le diverse categorie analizzate, ovvero mutui e prestiti, sia personali che finalizzati.
Il dato più positivo è sicuramente il confronto tra i dati di luglio e i mesi di lockdown: un rialzo delle richieste di mutui (+48%), dei prestiti finalizzati (+245%) e dei prestiti personali (+50%). Si tratta di segnali sicuramente positivi ma che non bastano per colmare il divario creatosi: il confronto con i mesi pre lockdown evidenzia i seguenti numeri: -3,89% (Mutui), +14,19% (Prestito Finalizzato) -18,82% (Prestito Personale).
Si tratta di evidenze che combaciano con i dati di giugno rispetto ai mesi di lockdown, una sorta di mese intermedio dopo lo shock causato dal lockdown. In questo caso i dati in riferimento ai mesi di chiusura erano: mutui (+56%), prestito finalizzato (+229%) e prestito personale (+46%).
Risulta interessante anche il raffronto tra gli ultimi due mesi (giugno e luglio 2020), anche in questo confronto il dato maggiormente positivo è quello del Prestito Finalizzato, che segna un +4,79%. Per quanto riguarda le fasce di età, è la generazione X (1960-1980) quella che incide maggiormente, per più del 50%, seguita dalla generazione Y (1981-1995) con il 27%. La Campania è la regione che nel mese di luglio ha effettuato più richieste, registrando un incremento del 12% rispetto ai mesi pre-Covid. Bene anche la Sicilia che ha meno richieste ma che ha una percentuale di incremento più alta, 13%.
Per uno sguardo completo sulla lenta ripresa dell’economia del credito italiana è interessante confrontare l’andamento di questi dati nel dettaglio.
I prestiti destinati all’acquisto di un’automobile incidono per il 30,8% sulla totalità delle richieste, in linea con il mese di giugno. La generazione X è quella che effettua più richieste, il 51%, rispetto alle altre classi generazionali. La media più alta sull’importo richiesto va ad appannaggio della generazione X con un importo medio di 14.522 €.
La percentuale di prestiti finalizzati a questo tipo di bene è particolarmente interessante se confrontata con l’andamento annuale, in particolare possiamo osservare il dettaglio dei singoli mesi: 35,20% (gennaio), 33,43% (febbraio), 22,09% (marzo), 5,77% (aprile), 28,16% (maggio), 30,55% (giugno) e 30,80% (luglio). Dopo il crollo di marzo e aprile stiamo assistendo ad un ritorno alla normalità e al parziale superamento di una situazione critica,
anche a livello economico. La richiesta infatti di un prestito per l’acquisto di una macchina può essere un indicatore estremamente positivo.
Nel rapporto con il mese di giugno per i Prestiti Personali registriamo un aumento del 2,23% mentre per i Mutui un calo del 5%. Un ritorno alla normalità sembra ancora lontano, infatti questi numeri, sebbene siano positivi, sono ancora distanti da quelli pre-Covid.
In particolare:
- Mutui: in luglio le richieste aumentano in confronto ai mesi di lockdown (+48,70%), ma restano in calo rispetto ai mesi pre lockdown (-3,89%) e rispetto a giugno (-5,05%)
- Prestito Personale: in luglio le richieste raddoppiano rispetto ai mesi di lockdown (+50,20%), aumentano rispetto a giugno (+2,23%) pur restando decisamente inferiori nel confronto con i mesi precedenti l’epidemia (-18,82%)
- Prestito Finalizzato: rispetto ai mesi di lockdown le richieste aumentano in modo particolarmente marcato (+245,42%); si tratta dell’unico indicatore che mostra un miglioramento sia nei confronti dei mesi precedenti alla chiusura, con un importante +14,19% che di giugno, con un +4,79%
“I dati dell’Osservatorio confermano timidi segnali di ripresa che avevamo già evidenziato a maggio e giugno, anche se restiamo però ancora generalmente sotto ai dati registrati nei mesi precedenti l’epidemia”, spiega Armando Capone, Chief Commercial Officer di Experian. “L’unica eccezione è quella del prestito finalizzato, che si assesta su livelli superiori rispetto al periodo pre-Covid. In questo ambito, gioca un ruolo importante la ripresa del mercato automobilistico, che contribuisce per il 30% al valore complessivo, dopo una fase di particolare crisi.”
Fonte: EXPERIAN
L’uragano Covid-19 ha segnato profondamente molti aspetti della società italiana, in particolare l’economia sta faticando a tornare ai livelli pre-Covid. Il nuovo Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights pubblicato da Experian evidenzia però dati positivi per le diverse categorie analizzate, ovvero mutui e prestiti, sia personali che finalizzati.
Il dato più positivo è sicuramente il confronto tra i dati di luglio e i mesi di lockdown: un rialzo delle richieste di mutui (+48%), dei prestiti finalizzati (+245%) e dei prestiti personali (+50%). Si tratta di segnali sicuramente positivi ma che non bastano per colmare il divario creatosi: il confronto con i mesi pre lockdown evidenzia i seguenti numeri: -3,89% (Mutui), +14,19% (Prestito Finalizzato) -18,82% (Prestito Personale).
Si tratta di evidenze che combaciano con i dati di giugno rispetto ai mesi di lockdown, una sorta di mese intermedio dopo lo shock causato dal lockdown. In questo caso i dati in riferimento ai mesi di chiusura erano: mutui (+56%), prestito finalizzato (+229%) e prestito personale (+46%).
Risulta interessante anche il raffronto tra gli ultimi due mesi (giugno e luglio 2020), anche in questo confronto il dato maggiormente positivo è quello del Prestito Finalizzato, che segna un +4,79%. Per quanto riguarda le fasce di età, è la generazione X (1960-1980) quella che incide maggiormente, per più del 50%, seguita dalla generazione Y (1981-1995) con il 27%. La Campania è la regione che nel mese di luglio ha effettuato più richieste, registrando un incremento del 12% rispetto ai mesi pre-Covid. Bene anche la Sicilia che ha meno richieste ma che ha una percentuale di incremento più alta, 13%.
Per uno sguardo completo sulla lenta ripresa dell’economia del credito italiana è interessante confrontare l’andamento di questi dati nel dettaglio.
I prestiti destinati all’acquisto di un’automobile incidono per il 30,8% sulla totalità delle richieste, in linea con il mese di giugno. La generazione X è quella che effettua più richieste, il 51%, rispetto alle altre classi generazionali. La media più alta sull’importo richiesto va ad appannaggio della generazione X con un importo medio di 14.522 €.
La percentuale di prestiti finalizzati a questo tipo di bene è particolarmente interessante se confrontata con l’andamento annuale, in particolare possiamo osservare il dettaglio dei singoli mesi: 35,20% (gennaio), 33,43% (febbraio), 22,09% (marzo), 5,77% (aprile), 28,16% (maggio), 30,55% (giugno) e 30,80% (luglio). Dopo il crollo di marzo e aprile stiamo assistendo ad un ritorno alla normalità e al parziale superamento di una situazione critica,
anche a livello economico. La richiesta infatti di un prestito per l’acquisto di una macchina può essere un indicatore estremamente positivo.
Nel rapporto con il mese di giugno per i Prestiti Personali registriamo un aumento del 2,23% mentre per i Mutui un calo del 5%. Un ritorno alla normalità sembra ancora lontano, infatti questi numeri, sebbene siano positivi, sono ancora distanti da quelli pre-Covid.
In particolare:
“I dati dell’Osservatorio confermano timidi segnali di ripresa che avevamo già evidenziato a maggio e giugno, anche se restiamo però ancora generalmente sotto ai dati registrati nei mesi precedenti l’epidemia”, spiega Armando Capone, Chief Commercial Officer di Experian. “L’unica eccezione è quella del prestito finalizzato, che si assesta su livelli superiori rispetto al periodo pre-Covid. In questo ambito, gioca un ruolo importante la ripresa del mercato automobilistico, che contribuisce per il 30% al valore complessivo, dopo una fase di particolare crisi.”
Fonte: EXPERIAN