L’impatto del Covid 19 si sta facendo sentire in differenti settori, uno di quelli maggiormente colpiti è certamente il turismo, le vacanze sono alle porte ma quest’anno un italiano su due non le farà. Questo il quadro emerso dall’indagine realizzata da Isnart Unioncamere su un campione di italiani intervistati circa le loro intenzioni per il periodo estivo post Covid 19.
Il Governo avendo intuito le problematicità del settore causate da molteplici ragioni in primis difficoltà economiche determinate da un contesto lavorativo incerto causatosi a seguito della pandemia a cui segue la paura del contagio, ha introdotto, nella speranza di rilanciare il settore, il bonus vacanza, che al momento pare aver avuto poco appeal, in quanto solo il 7,4% ne ha usufruito, mentre il 78,3% ha dichiarato che non ne farà uso, ovvero quasi 19 milioni di italiani e un 14,3% è ancora indeciso. Complici il timore del virus, la crisi economica e la mancanza di lunghi periodi di ferie, l’estate 2020, segnala l’indagine, è all’insegna delle vacanze di prossimità, ossia quanti non scelgono la propria regione, andranno tendenzialmente nelle regioni limitrofe.
Dei 24 milioni di persone che partiranno, un calo che sfiora il 40% rispetto agli italiani che avevano fatto le vacanze lo scorso anno nello stesso periodo, l’86% trascorrerà il proprio periodo di relax in Italia, solo il 4,8% andrà all’estero. I tre quarti degli intervistati opterà, nonostante le restrizioni anche in spiaggia, per il mare. La Regione regina di quest’estate, mette in evidenza Isnart Unioncamere, sarà la Sicilia, l’unica ad aver incrementato, in questo periodo di forte crisi, i propri villeggianti, la regione ospiterà circa 3 milioni di turisti, a seguir altre mete scelte Puglia e Campania, sebbene registrino un calo negativo di turisti rispetto allo scorso anno del 10 e 22%. Anche per la Sardegna quest’anno si evidenzia un bilancio di vacanzieri negativo, meno 14%.
A patire moltissimo l’effetto Covid 19 la Lombardia, il Lazio, le Marche e l’Emilia Romagna che hanno visto diminuire fortemente i propri turisti, sembra che gli italiani nella scelta della regione siano stati influenzati dalla situazione pandemica ed abbiano prediletto quelle regioni in cui il virus ha avuto un impatto minore o quelle aree scarsamente popolate in cui è più facile rilassarsi avendo una maggiore certezza del distanziamento.
Perdite considerevoli le hanno avute gli alberghi e gli hotel, in quanto quest’anno stanno andando per la maggiore gli appartamenti, in cui non si devono condividere gli spazi comuni, e roulotte e camper che permettono una sorta di indipendenza in qualunque luogo si intenda soggiornare. Le persone, quelle che hanno deciso di partire comunque nonostante il contesto, lo fanno all’insegna del giusto compromesso tra relax e prudenza.
L’impatto del Covid 19 si sta facendo sentire in differenti settori, uno di quelli maggiormente colpiti è certamente il turismo, le vacanze sono alle porte ma quest’anno un italiano su due non le farà. Questo il quadro emerso dall’indagine realizzata da Isnart Unioncamere su un campione di italiani intervistati circa le loro intenzioni per il periodo estivo post Covid 19.
Il Governo avendo intuito le problematicità del settore causate da molteplici ragioni in primis difficoltà economiche determinate da un contesto lavorativo incerto causatosi a seguito della pandemia a cui segue la paura del contagio, ha introdotto, nella speranza di rilanciare il settore, il bonus vacanza, che al momento pare aver avuto poco appeal, in quanto solo il 7,4% ne ha usufruito, mentre il 78,3% ha dichiarato che non ne farà uso, ovvero quasi 19 milioni di italiani e un 14,3% è ancora indeciso. Complici il timore del virus, la crisi economica e la mancanza di lunghi periodi di ferie, l’estate 2020, segnala l’indagine, è all’insegna delle vacanze di prossimità, ossia quanti non scelgono la propria regione, andranno tendenzialmente nelle regioni limitrofe.
Dei 24 milioni di persone che partiranno, un calo che sfiora il 40% rispetto agli italiani che avevano fatto le vacanze lo scorso anno nello stesso periodo, l’86% trascorrerà il proprio periodo di relax in Italia, solo il 4,8% andrà all’estero. I tre quarti degli intervistati opterà, nonostante le restrizioni anche in spiaggia, per il mare. La Regione regina di quest’estate, mette in evidenza Isnart Unioncamere, sarà la Sicilia, l’unica ad aver incrementato, in questo periodo di forte crisi, i propri villeggianti, la regione ospiterà circa 3 milioni di turisti, a seguir altre mete scelte Puglia e Campania, sebbene registrino un calo negativo di turisti rispetto allo scorso anno del 10 e 22%. Anche per la Sardegna quest’anno si evidenzia un bilancio di vacanzieri negativo, meno 14%.
A patire moltissimo l’effetto Covid 19 la Lombardia, il Lazio, le Marche e l’Emilia Romagna che hanno visto diminuire fortemente i propri turisti, sembra che gli italiani nella scelta della regione siano stati influenzati dalla situazione pandemica ed abbiano prediletto quelle regioni in cui il virus ha avuto un impatto minore o quelle aree scarsamente popolate in cui è più facile rilassarsi avendo una maggiore certezza del distanziamento.
Perdite considerevoli le hanno avute gli alberghi e gli hotel, in quanto quest’anno stanno andando per la maggiore gli appartamenti, in cui non si devono condividere gli spazi comuni, e roulotte e camper che permettono una sorta di indipendenza in qualunque luogo si intenda soggiornare. Le persone, quelle che hanno deciso di partire comunque nonostante il contesto, lo fanno all’insegna del giusto compromesso tra relax e prudenza.