Il vertice dell’Autorità si è riunito nella mattinata di ieri e l’esame dei documenti ha richiesto l’intera giornata. Solo nel tardo pomeriggio è arrivato il via libera alla pubblicazione dei documenti, che sarà effettuata questa mattina sul sito di IntesaSanPaolo. La Consob ieri ha richiesto alcune correzioni ai documenti, ma non si tratterebbe di modifiche sostanziali.
Con l’ok dell’Autorità che vigila sui mercati nei fatti è stato superato l’ultimo passaggio formale per l’avvio dell’operazione che porterà a una delle maggiori operazioni di consolidamento bancario in Italia degli ultimi anni. Un consolidamento che è stato salutato con favore nei giorni scorsi, sulle pagine di questo giornale, dal presidente del Ssm, il braccio di vigilanza della Bce, Andrea Enria.
L’offerta prenderà il via il prossimo 6 luglio per concludersi il 28 luglio. L’Ops in linea teorica potrebbe protrarsi ancora, ma l’auspicio è che tutto possa concludersi prima della fine di luglio, per avere modo di completare anche le operazioni di settlement senza sfociare nel mese di agosto. La necessità di prolungare i tempi troverebbe spiegazione nell’iter approvativo dell’acquisizione che è ancora pendente presso l’Antitrust.
La scorsa settimana IntesaSanPaolo aveva presentato, nel corso di un’udienza plenaria, l’implementazione degli impegni finalizzati a superare i problemi di concentrazione, rivedendo l’accordo con Bper per la cessione degli sportelli. L’Autorità guidata da Roberto Rustichelli ha richiesto ulteriori specificazioni e dettagli sul come gli obiettivi verranno raggiunti, integrazioni che sarebbero già stata fornite dalla banca guidata dal ceo Carlo Messina.
L’esame dell’Antitrust dovrebbe concludersi nella seconda metà di luglio, probabilmente in tempo per la fine del periodo di offerta. Il prospetto dell’Ops, in pubblicazione oggi, dovrebbe contenere l’indicazione che l’efficacia dell’offerta è vincolata all’ottenimento del via libera da parte dell’Antitrust.
L’esito dell’esame dell’Autorità per la concorrenza dovrà comunque essere incluso nel prospetto dell’Ops attraverso un documento integrativo che dovrà illustrarne i contenuti al mercato.
Con l’approvazione dei documento di aumento di capitale e Ops cominciano a decorrere i cinque giorni di borsa aperta entro i quali il consiglio di amministrazione di Ubi dovrà esprimersi sull’operazione proposta da Intesa Sanpaolo. La contrapposizione tra advisor e legali dei due gruppi nei giorni scorsi aveva ulteriormente evidenziato come Ubi avesse interpretato come ostile l’offerta che secondo Intesa, invece, non è tale. Si vedrà quale sarà l’indicazione che il board fornirà ad azionisti e investitori.
Tra i vari aspetti da tenere in considerazione c’è sicuramente il prezzo di acquisto: ai valori di Borsa di ieri, con Intesa che ha chiuso a 1,6848 euro e Ubi a 2,87 euro nei fatti, con un concambio di 1,7, non emergeva un premio sul titolo Ubi e l’allineamento era al limite.
Fonte: Il Sole 24 Ore
Il vertice dell’Autorità si è riunito nella mattinata di ieri e l’esame dei documenti ha richiesto l’intera giornata. Solo nel tardo pomeriggio è arrivato il via libera alla pubblicazione dei documenti, che sarà effettuata questa mattina sul sito di IntesaSanPaolo. La Consob ieri ha richiesto alcune correzioni ai documenti, ma non si tratterebbe di modifiche sostanziali.
Con l’ok dell’Autorità che vigila sui mercati nei fatti è stato superato l’ultimo passaggio formale per l’avvio dell’operazione che porterà a una delle maggiori operazioni di consolidamento bancario in Italia degli ultimi anni. Un consolidamento che è stato salutato con favore nei giorni scorsi, sulle pagine di questo giornale, dal presidente del Ssm, il braccio di vigilanza della Bce, Andrea Enria.
L’offerta prenderà il via il prossimo 6 luglio per concludersi il 28 luglio. L’Ops in linea teorica potrebbe protrarsi ancora, ma l’auspicio è che tutto possa concludersi prima della fine di luglio, per avere modo di completare anche le operazioni di settlement senza sfociare nel mese di agosto. La necessità di prolungare i tempi troverebbe spiegazione nell’iter approvativo dell’acquisizione che è ancora pendente presso l’Antitrust.
La scorsa settimana IntesaSanPaolo aveva presentato, nel corso di un’udienza plenaria, l’implementazione degli impegni finalizzati a superare i problemi di concentrazione, rivedendo l’accordo con Bper per la cessione degli sportelli. L’Autorità guidata da Roberto Rustichelli ha richiesto ulteriori specificazioni e dettagli sul come gli obiettivi verranno raggiunti, integrazioni che sarebbero già stata fornite dalla banca guidata dal ceo Carlo Messina.
L’esame dell’Antitrust dovrebbe concludersi nella seconda metà di luglio, probabilmente in tempo per la fine del periodo di offerta. Il prospetto dell’Ops, in pubblicazione oggi, dovrebbe contenere l’indicazione che l’efficacia dell’offerta è vincolata all’ottenimento del via libera da parte dell’Antitrust.
L’esito dell’esame dell’Autorità per la concorrenza dovrà comunque essere incluso nel prospetto dell’Ops attraverso un documento integrativo che dovrà illustrarne i contenuti al mercato.
Con l’approvazione dei documento di aumento di capitale e Ops cominciano a decorrere i cinque giorni di borsa aperta entro i quali il consiglio di amministrazione di Ubi dovrà esprimersi sull’operazione proposta da Intesa Sanpaolo. La contrapposizione tra advisor e legali dei due gruppi nei giorni scorsi aveva ulteriormente evidenziato come Ubi avesse interpretato come ostile l’offerta che secondo Intesa, invece, non è tale. Si vedrà quale sarà l’indicazione che il board fornirà ad azionisti e investitori.
Tra i vari aspetti da tenere in considerazione c’è sicuramente il prezzo di acquisto: ai valori di Borsa di ieri, con Intesa che ha chiuso a 1,6848 euro e Ubi a 2,87 euro nei fatti, con un concambio di 1,7, non emergeva un premio sul titolo Ubi e l’allineamento era al limite.
Fonte: Il Sole 24 Ore