Intesa Sanpaolo fa un altro passo avanti nella marcia di avvicinamento a Ubi. Ieri la Banca d’Italia ha dato il nulla osta preventivo all’acquisizione indiretta di una partecipazione di controllo nelle società Pramerica Sgr, Ubi Leasing, Ubi Factor e Prestitalia, oltre a una quota qualificata in Polis Fondi Sgr. Si tratta di società che fanno capo a Ubi e che, in caso di successo dell’Ops di Intesa, finirebbero sotto il controllo dell’istituto guidato da Carlo Messina. La banca milanese venerdì scorso ha avuto il via libera della Banca centrale europea all’offerta di scambio, acquisendo così il sigillo fondamentale dall’autorità di Vigilanza di Bruxelles guidata da Andrea Enria. Ora Ca’ de Sass deve attendere i nulla osta di Consob, Ivass e Antitrust. L’iter dovrebbe terminare entro luglio. Sull’offerta pende anche un ricorso al Tribunale di Milano, a cui Ubi ha chiesto di accertare se l’Ops è ancora efficace, imputando a Intesa la violazione di una clausola (la clausola Mac) della stessa offerta. L’istituto milanese ha chiarito che in seguito al via libera Bce, sebbene non abbia informazioni su possibili effetti pregiudizievoli della pandemia Covid su Ubi, ritiene che questi non dovrebbero modificare negativamente l’attività della banca guidata da Victor Massiah né avere effetti per l’Ops e per la stessa Intesa, rispondendo così ai rilievi di Ubi.
Intesa Sanpaolo fa un altro passo avanti nella marcia di avvicinamento a Ubi. Ieri la Banca d’Italia ha dato il nulla osta preventivo all’acquisizione indiretta di una partecipazione di controllo nelle società Pramerica Sgr, Ubi Leasing, Ubi Factor e Prestitalia, oltre a una quota qualificata in Polis Fondi Sgr. Si tratta di società che fanno capo a Ubi e che, in caso di successo dell’Ops di Intesa, finirebbero sotto il controllo dell’istituto guidato da Carlo Messina. La banca milanese venerdì scorso ha avuto il via libera della Banca centrale europea all’offerta di scambio, acquisendo così il sigillo fondamentale dall’autorità di Vigilanza di Bruxelles guidata da Andrea Enria. Ora Ca’ de Sass deve attendere i nulla osta di Consob, Ivass e Antitrust. L’iter dovrebbe terminare entro luglio. Sull’offerta pende anche un ricorso al Tribunale di Milano, a cui Ubi ha chiesto di accertare se l’Ops è ancora efficace, imputando a Intesa la violazione di una clausola (la clausola Mac) della stessa offerta. L’istituto milanese ha chiarito che in seguito al via libera Bce, sebbene non abbia informazioni su possibili effetti pregiudizievoli della pandemia Covid su Ubi, ritiene che questi non dovrebbero modificare negativamente l’attività della banca guidata da Victor Massiah né avere effetti per l’Ops e per la stessa Intesa, rispondendo così ai rilievi di Ubi.