Sospensione mutui prima casa con il silenzio assenso della Consap. Campo di applicazione esteso anche ai piccoli imprenditori e richieste fino al 9 gennaio 2021 anche per i mutui in essere da meno di un anno. E fondo Gasparrini dotato di nuova liquidità. Il tema della sospensione delle rate per i mutui prima casa ha subito nuovi aggiornamenti introdotti nel decreto Liquidità (dl 23/20) nel passaggio alla Camera. Ora il testo è all’esame della commissione bilancio del Senato con la necessità di convertirlo entro l’8 giugno e dunque difficilmente subirà ulteriori modifiche o variazioni, tanto è vero che già oggi in commissione si voteranno gli emendamenti e si porterà in aula il testo senza mandato al relatore con la possibilità di un voto già nella giornata di oggi o al più tardi domani.
Sul tema dello stop alle rate dei mutui prima casa per chi è in difficoltà lavorativa, il decreto dunque riaggiorna tempi e procedure.
In particolare fino al 31 dicembre 2020, a fronte delle domande di sospensione pervenute alla banca a partire dal 28 marzo 2020 a valere sul Fondo e delle quali la banca ha verificato la completezza e la regolarità formale, l’istituto di credito è tenuto ad avviare la sospensione dalla prima rata in scadenza successiva alla data di presentazione della domanda.
Il gestore del Fondo, Consap, ricevuta dalla banca la domanda di sospensione, accerta la sussistenza dei presupposti e comunica alla banca, entro 20 giorni, l’esito dell’istruttoria. Decorso inutilmente tale termine, la domanda si ritiene comunque accolta. Quindi il silenzio di Consap vale assenso all’istanza. In caso di esito negativo dell’istruttoria comunicato dal gestore, la banca può riavviare l’ammortamento del mutuo a partire dalla prima rata in scadenza successiva alla data di presentazione della domanda. Per snellire la procedura l’istituto di credito è tenuto ad avviare la sospensione della prima rata. Inoltre la banca deve procedere alla sospensione dalla prima rata in scadenza successiva alla data di presentazione della domanda, dopo averne accertato la completezza e regolarità formale.
Fino al 9 gennaio 2021, in deroga alle regole di funzionamento del Fondo stesso, la sospensione si applica anche ai mutui in ammortamento da meno di un anno.
I benefici del fondo, infine sono stati allargati, applicandoli anche agli imprenditori individuali e piccoli imprenditori secondo le regole dell’articolo 2083 del codice civile. Banca d’Italia ricorda intanto che fino al 15 maggio sono state presentate circa 134 mila domande di accesso al Fondo, per un controvalore di mutui pari a circa 12 miliardi di euro. «L’adesione a questa misura», si legge in una nota dell’istituto, «appare in decisa accelerazione: nella prima metà di maggio si stima che siano pervenute oltre la metà delle domande complessive».
Fonte: Italia Oggi
Sospensione mutui prima casa con il silenzio assenso della Consap. Campo di applicazione esteso anche ai piccoli imprenditori e richieste fino al 9 gennaio 2021 anche per i mutui in essere da meno di un anno. E fondo Gasparrini dotato di nuova liquidità. Il tema della sospensione delle rate per i mutui prima casa ha subito nuovi aggiornamenti introdotti nel decreto Liquidità (dl 23/20) nel passaggio alla Camera. Ora il testo è all’esame della commissione bilancio del Senato con la necessità di convertirlo entro l’8 giugno e dunque difficilmente subirà ulteriori modifiche o variazioni, tanto è vero che già oggi in commissione si voteranno gli emendamenti e si porterà in aula il testo senza mandato al relatore con la possibilità di un voto già nella giornata di oggi o al più tardi domani.
Sul tema dello stop alle rate dei mutui prima casa per chi è in difficoltà lavorativa, il decreto dunque riaggiorna tempi e procedure.
In particolare fino al 31 dicembre 2020, a fronte delle domande di sospensione pervenute alla banca a partire dal 28 marzo 2020 a valere sul Fondo e delle quali la banca ha verificato la completezza e la regolarità formale, l’istituto di credito è tenuto ad avviare la sospensione dalla prima rata in scadenza successiva alla data di presentazione della domanda.
Il gestore del Fondo, Consap, ricevuta dalla banca la domanda di sospensione, accerta la sussistenza dei presupposti e comunica alla banca, entro 20 giorni, l’esito dell’istruttoria. Decorso inutilmente tale termine, la domanda si ritiene comunque accolta. Quindi il silenzio di Consap vale assenso all’istanza. In caso di esito negativo dell’istruttoria comunicato dal gestore, la banca può riavviare l’ammortamento del mutuo a partire dalla prima rata in scadenza successiva alla data di presentazione della domanda. Per snellire la procedura l’istituto di credito è tenuto ad avviare la sospensione della prima rata. Inoltre la banca deve procedere alla sospensione dalla prima rata in scadenza successiva alla data di presentazione della domanda, dopo averne accertato la completezza e regolarità formale.
Fino al 9 gennaio 2021, in deroga alle regole di funzionamento del Fondo stesso, la sospensione si applica anche ai mutui in ammortamento da meno di un anno.
I benefici del fondo, infine sono stati allargati, applicandoli anche agli imprenditori individuali e piccoli imprenditori secondo le regole dell’articolo 2083 del codice civile. Banca d’Italia ricorda intanto che fino al 15 maggio sono state presentate circa 134 mila domande di accesso al Fondo, per un controvalore di mutui pari a circa 12 miliardi di euro. «L’adesione a questa misura», si legge in una nota dell’istituto, «appare in decisa accelerazione: nella prima metà di maggio si stima che siano pervenute oltre la metà delle domande complessive».
Fonte: Italia Oggi