In questo periodo particolarmente complicato gravato dalle conseguenze economiche determinate dalla pandemia in atto causata dal Covid 19 gli utenti devono prestare particolare attenzione a difendersi anche dai truffatori, le truffe online purtroppo sono infatti al loro massimo storico. La vulnerabilità della popolazione già sotto stress per molteplici fattori sta creando per questi malviventi un vero e proprio business. Il 25 marzo 2020 il ministero dell’interno ha evidenziato un aumento significativo dei tentativi di truffe on line.
Tra le metodologie più in voga in questo periodo vi é il phishing, che avviene via web o per mail, il vishing che avviene via telefonata vocale ed il smishing che si consuma via sms. Lo scopo di queste truffe è il medesimo, indipendentemente dai canali con cui avvengono, ossia carpire, con l’inganno, dati ed informazioni personali dei singoli utenti. Come si evidenzia dalle news apparse in molti giornali inoltre stanno aumentando, facendo leva anche sui sentimenti e sulle paure delle persone, le truffe relative alla raccolta finta di fondi per il Coronavirus, così come la vendita di mascherine e prodotto igienizzanti a prezzi esorbitanti, che non vengono consegnati al mittente.
In questo periodo la polizia postale ha intensificato i controlli e raccomanda prudenza, non bisogna mai fornire dati e credenziali bancarie o password rispondendo a email o a sms, paradossalmente il Coronavirus sta aumentando il nostro livello di pericolo personale e di furto d’identità pur restando in casa.
I truffatori stanno utilizzando i canali digitali e telematici per impossessarsi dei dati degli utenti che mai come in questo periodo sono costretti, anche i meno avvezzi alla tecnologica, a fare tutto via computer o smartphone.
In parte il dato che evidenzia un vero e proprio boom di Phishing non stupisce come sottolinea Alessio Pennasilico, esperto informatico del Clusit, associazione della sicurezza informatica italiana, in quanto i cyber criminali hanno la tendenza a sfruttare i momenti di maggior debolezza delle persone, in quanto fanno leva sulle difese abbassate. Tra le email che stanno giungendo vi sono anche quelle che riguardano incentivi economici del governo o altri sussidi.
Come dicevamo poc’anzi le truffe si stanno moltiplicando e non arrivano solo più via mail, ma anche su whatapp e via sms. Ci sono tre aspetti che accomunano ogni genere di truffa telematica, a cui é fondamentale prestare attenzione al fine di non cadere ‘sotto attacco ‘.
Per prima cosa le email o messaggi che riceviamo riguardano sempre qualcosa a cui teniamo particolarmente, affinché sia facile per l’utente ‘abboccare’ da cui il nome phishing, il secondo luogo viene chiesto sempre all’utente di fare attivamente qualcosa, tipo aprire un allegato o cliccare su un link. Le banche, i portali di e-commerce, le istituzioni non chiedono mai, proprio perché sanno che i cyber criminali usano questa tecnica, di effettuare operazioni direttamente dalle email. I siti istituzionali non chiedono attraverso sms, mail di inserire credenziali o confermare dati personali. Al più viene chiesto di accedere alla propria area riservata e soli lì inserire le informazioni mancanti. Il terzo aspetto é che l’email arriva inattesa, anche se il mittente sembra noto.
Qualora l’utente temesse di essere stato vittima di una truffa telematica può nell’immediato scollegare il pc da internet, fare uno scan antivirus e antimalware e cambiare le password principali, ma soprattutto é importante sporga denuncia ed avvisi la banca, specie qualora si accorgesse di mancanze sul conto, che va costantemente, per buona abitudine e per una maggiore sicurezza, comunque sempre monitorato.
In questo periodo particolarmente complicato gravato dalle conseguenze economiche determinate dalla pandemia in atto causata dal Covid 19 gli utenti devono prestare particolare attenzione a difendersi anche dai truffatori, le truffe online purtroppo sono infatti al loro massimo storico. La vulnerabilità della popolazione già sotto stress per molteplici fattori sta creando per questi malviventi un vero e proprio business. Il 25 marzo 2020 il ministero dell’interno ha evidenziato un aumento significativo dei tentativi di truffe on line.
Tra le metodologie più in voga in questo periodo vi é il phishing, che avviene via web o per mail, il vishing che avviene via telefonata vocale ed il smishing che si consuma via sms. Lo scopo di queste truffe è il medesimo, indipendentemente dai canali con cui avvengono, ossia carpire, con l’inganno, dati ed informazioni personali dei singoli utenti. Come si evidenzia dalle news apparse in molti giornali inoltre stanno aumentando, facendo leva anche sui sentimenti e sulle paure delle persone, le truffe relative alla raccolta finta di fondi per il Coronavirus, così come la vendita di mascherine e prodotto igienizzanti a prezzi esorbitanti, che non vengono consegnati al mittente.
In questo periodo la polizia postale ha intensificato i controlli e raccomanda prudenza, non bisogna mai fornire dati e credenziali bancarie o password rispondendo a email o a sms, paradossalmente il Coronavirus sta aumentando il nostro livello di pericolo personale e di furto d’identità pur restando in casa.
I truffatori stanno utilizzando i canali digitali e telematici per impossessarsi dei dati degli utenti che mai come in questo periodo sono costretti, anche i meno avvezzi alla tecnologica, a fare tutto via computer o smartphone.
In parte il dato che evidenzia un vero e proprio boom di Phishing non stupisce come sottolinea Alessio Pennasilico, esperto informatico del Clusit, associazione della sicurezza informatica italiana, in quanto i cyber criminali hanno la tendenza a sfruttare i momenti di maggior debolezza delle persone, in quanto fanno leva sulle difese abbassate. Tra le email che stanno giungendo vi sono anche quelle che riguardano incentivi economici del governo o altri sussidi.
Come dicevamo poc’anzi le truffe si stanno moltiplicando e non arrivano solo più via mail, ma anche su whatapp e via sms. Ci sono tre aspetti che accomunano ogni genere di truffa telematica, a cui é fondamentale prestare attenzione al fine di non cadere ‘sotto attacco ‘.
Per prima cosa le email o messaggi che riceviamo riguardano sempre qualcosa a cui teniamo particolarmente, affinché sia facile per l’utente ‘abboccare’ da cui il nome phishing, il secondo luogo viene chiesto sempre all’utente di fare attivamente qualcosa, tipo aprire un allegato o cliccare su un link. Le banche, i portali di e-commerce, le istituzioni non chiedono mai, proprio perché sanno che i cyber criminali usano questa tecnica, di effettuare operazioni direttamente dalle email. I siti istituzionali non chiedono attraverso sms, mail di inserire credenziali o confermare dati personali. Al più viene chiesto di accedere alla propria area riservata e soli lì inserire le informazioni mancanti. Il terzo aspetto é che l’email arriva inattesa, anche se il mittente sembra noto.
Qualora l’utente temesse di essere stato vittima di una truffa telematica può nell’immediato scollegare il pc da internet, fare uno scan antivirus e antimalware e cambiare le password principali, ma soprattutto é importante sporga denuncia ed avvisi la banca, specie qualora si accorgesse di mancanze sul conto, che va costantemente, per buona abitudine e per una maggiore sicurezza, comunque sempre monitorato.