illimity ha acquisito crediti distressed single name per per 73 milioni di euro. Si tratta di crediti single name, prevalentemente corporate secured, ceduti da un primario istituto bancario e da una società specializzata nella gestione di crediti non-performing. La banca ha inoltre perfezionato una nuova operazione di senior financing destinata a terzi investitori per l’acquisto di Utp corporate, per un ammontare di circa 11 milioni di euro. Il finanziamento è garantito da Utp corporate secured (si veda qui il comunicato stampa).
Andrea Clamer, responsabile della divisione distressed credit investment & servicing della banca, ha dichiarato: “Anche in questo momento difficile, illimity sta confermando la sua forte volontà nel proseguire con l’attività di business, grazie alla natura nativamente digitale che le permette di operare in un contesto di smart working diffuso. La divisione continua ad essere attiva su tutti i business, anche in un momento di minore competizione di mercato. Mai come in questo momento i nostri investimenti si basano su ipotesi conservative e si concentrano su casi super selezionati, in linea con i ritorni attesi”.
“Mi aspetto meno portafogli in cessione, in quanto le banche preferiscono stare alla finestra in questo momento di incertezza, considerato anche che le cessioni di Npl potrebbero comportare delle perdite in conto economico”, ha detto Clamer a BeBeez, aggiungendo che “le valutazioni dei portafogli in cessione in ogni caso devono basarsi su elementi razionali, non sull’emotività del momento: difficilmente tra 4/7 anni ci ritroveremo nelle condizioni di oggi. Ci saranno acquirenti che terranno conto dello scenario più volatile e complesso, ma non proporranno prezzi irrealistici e altri che approfitteranno del momento di crisi per proporre prezzi non equi. illimity ritiene di appartenere alla prima categoria. Mi aspetto un impatto contenuto del coronavirus sui prezzi dei nuovi deal”. E per quanto riguarda i portafogli già acquisiti da illimity, Clamer è ottimista: “I portafogli hanno flussi di cassa lunghi e distribuiti nel tempo, per cui ipotizziamo un possibile e marginale slittamento temporale, ma non una riduzione dell’incasso complessivo”.
Con una lettera agli azionisti inviata il 31 marzo scorso, illimity aveva spiegato che la divisione distressed credit investment & servicing ha valutato in modo prudente il portafoglio crediti esistente, applicando in prevalenza criteri di valutazione da procedure giudiziali, anche laddove nei fatti siano poi state perseguite ed eseguite strategie di gestione stragiudiziale. Tale approccio incorpora valori degli asset sottostanti significativamente inferiori rispetto ai corrispondenti valori di mercato e molto dilazionati nel tempo, con ipotesi prudenti relativamente all’esito delle aste. Gli asset a garanzia ricevono infatti una valutazione con scenario giudiziale mediamente del 50% inferiore rispetto alla valutazione di mercato. Infine, il pricing degli investimenti è sempre validato tramite applicazione di scenari di stress. E anche le previsioni di redditività dei portafogli di senior financing sono per loro natura molto prudenti .
Autore: Valentina Magri
Fonte: Bebeez
illimity ha acquisito crediti distressed single name per per 73 milioni di euro. Si tratta di crediti single name, prevalentemente corporate secured, ceduti da un primario istituto bancario e da una società specializzata nella gestione di crediti non-performing. La banca ha inoltre perfezionato una nuova operazione di senior financing destinata a terzi investitori per l’acquisto di Utp corporate, per un ammontare di circa 11 milioni di euro. Il finanziamento è garantito da Utp corporate secured (si veda qui il comunicato stampa).
Andrea Clamer, responsabile della divisione distressed credit investment & servicing della banca, ha dichiarato: “Anche in questo momento difficile, illimity sta confermando la sua forte volontà nel proseguire con l’attività di business, grazie alla natura nativamente digitale che le permette di operare in un contesto di smart working diffuso. La divisione continua ad essere attiva su tutti i business, anche in un momento di minore competizione di mercato. Mai come in questo momento i nostri investimenti si basano su ipotesi conservative e si concentrano su casi super selezionati, in linea con i ritorni attesi”.
“Mi aspetto meno portafogli in cessione, in quanto le banche preferiscono stare alla finestra in questo momento di incertezza, considerato anche che le cessioni di Npl potrebbero comportare delle perdite in conto economico”, ha detto Clamer a BeBeez, aggiungendo che “le valutazioni dei portafogli in cessione in ogni caso devono basarsi su elementi razionali, non sull’emotività del momento: difficilmente tra 4/7 anni ci ritroveremo nelle condizioni di oggi. Ci saranno acquirenti che terranno conto dello scenario più volatile e complesso, ma non proporranno prezzi irrealistici e altri che approfitteranno del momento di crisi per proporre prezzi non equi. illimity ritiene di appartenere alla prima categoria. Mi aspetto un impatto contenuto del coronavirus sui prezzi dei nuovi deal”. E per quanto riguarda i portafogli già acquisiti da illimity, Clamer è ottimista: “I portafogli hanno flussi di cassa lunghi e distribuiti nel tempo, per cui ipotizziamo un possibile e marginale slittamento temporale, ma non una riduzione dell’incasso complessivo”.
Con una lettera agli azionisti inviata il 31 marzo scorso, illimity aveva spiegato che la divisione distressed credit investment & servicing ha valutato in modo prudente il portafoglio crediti esistente, applicando in prevalenza criteri di valutazione da procedure giudiziali, anche laddove nei fatti siano poi state perseguite ed eseguite strategie di gestione stragiudiziale. Tale approccio incorpora valori degli asset sottostanti significativamente inferiori rispetto ai corrispondenti valori di mercato e molto dilazionati nel tempo, con ipotesi prudenti relativamente all’esito delle aste. Gli asset a garanzia ricevono infatti una valutazione con scenario giudiziale mediamente del 50% inferiore rispetto alla valutazione di mercato. Infine, il pricing degli investimenti è sempre validato tramite applicazione di scenari di stress. E anche le previsioni di redditività dei portafogli di senior financing sono per loro natura molto prudenti .
Autore: Valentina Magri
Fonte: Bebeez