L’emergenza sanitaria determinata dal Coronavirus sta dettando in molti settori le nuove priorità al Governo, che nel prossimo decreto, ormai in via di pubblicazione, sta pensando a come aiutare economicamente lavoratori ed aziende duramente colpiti dal Covid 19.
Nel decreto del Governo troveranno infatti spazio sia la sospensione dei mutui per dare una mano concreta alle famiglie maggiormente in difficoltà, quanto il rinvio di tasse e pagamenti Iva, oltre alla sospensione delle cartelle per saldo e stralcio e per la rottamazione-ter. Ad essere bloccati saranno anche agli atti esecutivi.
Nella bozza ufficiale, che sta circolando da ore su Il Corriere della Sera, si legge per quanto concerne i mutui che la moratoria sarà fino a 18 mesi ed é prevista per i mutui prima casa , “questa viene estesa anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 un calo superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 a causa della chiusura o della restrizione della propria attività per l’emergenza coronavirus. Per l’accesso al Fondo non è richiesta la presentazione dell’Isee”
L’agenzia delle Entrate, dalla sua, su decisione del direttore Ernesto Maria Ruffini, si è già mossa anzitempo, anticipando di qualche ore la decisione del Governo, ed ha già bloccato l’invio di 3 milioni di cartelle esattoriali. Stop dunque agli invii di febbraio e marzo, sono state inoltre congelate 1,9 milioni di cartelle dello scorso mese (oltre a 900 mila intimazioni di pagamento) oltre ad un altro milione di atti che avrebbero dovuto essere inoltrati ai contribuenti in marzo.
L’Agenzia delle Entrate ha dunque risposto concretamente all’emergenza Coronavirus che sta mettendo a dura prova non solo la salute degli italiani, ma anche l’economia tutta, fornendo con il blocco temporaneo dei pagamenti delle cartelle una misura di sostegno alle famiglie. Il decreto del Governo dovrebbe confermare e congelare fino al prossimo 31 maggio tutta l’attività di riscossione e di accertamento da parte del Fisco.
Una boccata di ossigeno per i contribuenti a cui dovrebbe associarci anche la sospensione dei versamenti dei contributi e delle ritenute per le filiere di imprese maggiormente colpite dall’epidemia a che ha causato una riduzione degli ordini e una contrazione del fatturato e dei ricavi.
Così si legge in bozza: “Le imprese più colpite dal coronavirus (dello sport, comprese le palestre, dell’arte e della cultura come teatri e cinema, del trasporto, ristorazione, educazione e assistenza) potranno avvantaggiarsi della sospensione fino al 31 maggio dei versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva per la prossima scadenza di marzo. Alla ripresa della riscossione, i versamenti sospesi saranno effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o con un massimo di 5 rate mensili a partire da maggio 2020”
L’emergenza sanitaria determinata dal Coronavirus sta dettando in molti settori le nuove priorità al Governo, che nel prossimo decreto, ormai in via di pubblicazione, sta pensando a come aiutare economicamente lavoratori ed aziende duramente colpiti dal Covid 19.
Nel decreto del Governo troveranno infatti spazio sia la sospensione dei mutui per dare una mano concreta alle famiglie maggiormente in difficoltà, quanto il rinvio di tasse e pagamenti Iva, oltre alla sospensione delle cartelle per saldo e stralcio e per la rottamazione-ter. Ad essere bloccati saranno anche agli atti esecutivi.
Nella bozza ufficiale, che sta circolando da ore su Il Corriere della Sera, si legge per quanto concerne i mutui che la moratoria sarà fino a 18 mesi ed é prevista per i mutui prima casa , “questa viene estesa anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 un calo superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 a causa della chiusura o della restrizione della propria attività per l’emergenza coronavirus. Per l’accesso al Fondo non è richiesta la presentazione dell’Isee”
L’agenzia delle Entrate, dalla sua, su decisione del direttore Ernesto Maria Ruffini, si è già mossa anzitempo, anticipando di qualche ore la decisione del Governo, ed ha già bloccato l’invio di 3 milioni di cartelle esattoriali. Stop dunque agli invii di febbraio e marzo, sono state inoltre congelate 1,9 milioni di cartelle dello scorso mese (oltre a 900 mila intimazioni di pagamento) oltre ad un altro milione di atti che avrebbero dovuto essere inoltrati ai contribuenti in marzo.
L’Agenzia delle Entrate ha dunque risposto concretamente all’emergenza Coronavirus che sta mettendo a dura prova non solo la salute degli italiani, ma anche l’economia tutta, fornendo con il blocco temporaneo dei pagamenti delle cartelle una misura di sostegno alle famiglie. Il decreto del Governo dovrebbe confermare e congelare fino al prossimo 31 maggio tutta l’attività di riscossione e di accertamento da parte del Fisco.
Una boccata di ossigeno per i contribuenti a cui dovrebbe associarci anche la sospensione dei versamenti dei contributi e delle ritenute per le filiere di imprese maggiormente colpite dall’epidemia a che ha causato una riduzione degli ordini e una contrazione del fatturato e dei ricavi.
Così si legge in bozza: “Le imprese più colpite dal coronavirus (dello sport, comprese le palestre, dell’arte e della cultura come teatri e cinema, del trasporto, ristorazione, educazione e assistenza) potranno avvantaggiarsi della sospensione fino al 31 maggio dei versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva per la prossima scadenza di marzo. Alla ripresa della riscossione, i versamenti sospesi saranno effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o con un massimo di 5 rate mensili a partire da maggio 2020”