All’insegna di una maggiore trasparenza, come promesso da Andrea Enria al suo arrivo al meccanismo unico di vigilanza bancaria in Bce, oggi l’SSM metterà a disposizione dei mercati, e degli investitori azionisti e stakeholders delle oltre 100 banche europee significative, i requisiti di capitale di secondo pilastro: lo farà nell’ambito dell’annuncio sulle decisioni del processo di revisione e valutazione prudenziale delle banche europee “Srep”. I P2R (Pillar 2 requirement) saranno resi noti per la prima volta oggi dall’SSM in contemporanea per tutti gli istituti di credito che ne hanno autorizzata la pubblicazione.
Lo scorso 18 dicembre, come anticipato dal Sole24Ore, Enria ha inviato alle 117 banche sotto la diretta supervisione dell’SSM ad autorizzare l’organo di vigilanza a pubblicare a fine gennaio l’esito Srep 2019.
Questo salto di qualità sulla trasparenza ai fini della valutazione della solidità delle banche, che anticipa di un anno l’obbligo in vigore dal gennaio 2021 di rendere noti i requisiti di secondo pilastro degli Srep, sarà fatto dall’SSM questa mattina alle 8:00 CET in contemporanea alla pubblicazione dei risultati aggregati del processo di revisione e valutazione prudenziale condotto nel corso di tutto il 2019. Attesa sostanzialmente anche la conferma di una stabilizzazione del sistema bancario europeo a livello aggregato e buoni progressi in termini di capitale e di liquidità.
La pubblicazione del P2R fornisce agli investitori uno strumento importante per valutare la solidità delle banche, in merito alla quantificazione dei rischi ai quali sono esposte, al livello di capitale e liquidità, e anche rispetto alla qualità della governance, del risk management, del modello di business. Il P2R di cui l’SSM è responsabile concorre infatti, assieme al P1R (requisiti di primo pilastro imposti dal legislatore) e ai diversi buffer (sistemico, controciclico, di conservazione del capitale), alla definizione del MDA (maximum distributable amount): è dunque un importante elemento di valutazione a disposizione degli investitori o stakeholders che si aspettano dividendo e bonus. Il mancato rispetto dei requisiti P2R ha un impatto sul MDA mentre questo non avviene con le linee guida P2G.
Ma non è solo l’SSM a spingere per una maggiore trasparenza. Anche le banche sollecitano più trasparenza, da parte del supervisore. In un convegno a Francoforte ieri (al quale ha partecipato Loriana Pelizzon di Ca’Foscari e Goethe Institute), il presidente dall’Associazione bancaria tedesca Bankenverband Christian OSSIG – dal primo gennaio chairman del comitato esecutivo della Federazione bancaria europea EBF al posto di Giovanni Sabatini Abi – ha detto che c’è bisogno di «forward guidance della politica macroprudenziale». Le banche tedesche sono sul piede di guerra per gli effetti collaterali dei tassi negativi e per il buffer controciclico di capitale pari allo 0,25% al quale sono state soggette.
Fonte: Il Sole 24 Ore
All’insegna di una maggiore trasparenza, come promesso da Andrea Enria al suo arrivo al meccanismo unico di vigilanza bancaria in Bce, oggi l’SSM metterà a disposizione dei mercati, e degli investitori azionisti e stakeholders delle oltre 100 banche europee significative, i requisiti di capitale di secondo pilastro: lo farà nell’ambito dell’annuncio sulle decisioni del processo di revisione e valutazione prudenziale delle banche europee “Srep”. I P2R (Pillar 2 requirement) saranno resi noti per la prima volta oggi dall’SSM in contemporanea per tutti gli istituti di credito che ne hanno autorizzata la pubblicazione.
Lo scorso 18 dicembre, come anticipato dal Sole24Ore, Enria ha inviato alle 117 banche sotto la diretta supervisione dell’SSM ad autorizzare l’organo di vigilanza a pubblicare a fine gennaio l’esito Srep 2019.
Questo salto di qualità sulla trasparenza ai fini della valutazione della solidità delle banche, che anticipa di un anno l’obbligo in vigore dal gennaio 2021 di rendere noti i requisiti di secondo pilastro degli Srep, sarà fatto dall’SSM questa mattina alle 8:00 CET in contemporanea alla pubblicazione dei risultati aggregati del processo di revisione e valutazione prudenziale condotto nel corso di tutto il 2019. Attesa sostanzialmente anche la conferma di una stabilizzazione del sistema bancario europeo a livello aggregato e buoni progressi in termini di capitale e di liquidità.
La pubblicazione del P2R fornisce agli investitori uno strumento importante per valutare la solidità delle banche, in merito alla quantificazione dei rischi ai quali sono esposte, al livello di capitale e liquidità, e anche rispetto alla qualità della governance, del risk management, del modello di business. Il P2R di cui l’SSM è responsabile concorre infatti, assieme al P1R (requisiti di primo pilastro imposti dal legislatore) e ai diversi buffer (sistemico, controciclico, di conservazione del capitale), alla definizione del MDA (maximum distributable amount): è dunque un importante elemento di valutazione a disposizione degli investitori o stakeholders che si aspettano dividendo e bonus. Il mancato rispetto dei requisiti P2R ha un impatto sul MDA mentre questo non avviene con le linee guida P2G.
Ma non è solo l’SSM a spingere per una maggiore trasparenza. Anche le banche sollecitano più trasparenza, da parte del supervisore. In un convegno a Francoforte ieri (al quale ha partecipato Loriana Pelizzon di Ca’Foscari e Goethe Institute), il presidente dall’Associazione bancaria tedesca Bankenverband Christian OSSIG – dal primo gennaio chairman del comitato esecutivo della Federazione bancaria europea EBF al posto di Giovanni Sabatini Abi – ha detto che c’è bisogno di «forward guidance della politica macroprudenziale». Le banche tedesche sono sul piede di guerra per gli effetti collaterali dei tassi negativi e per il buffer controciclico di capitale pari allo 0,25% al quale sono state soggette.
Fonte: Il Sole 24 Ore