Le banche italiane proseguono nel percorso di alleggerimento dei bilanci dai crediti problematici e in particolare dalle sofferenze che a novembre, al netto di svalutazioni e accantonamenti, scendono per la prima volta dopo quasi dieci anni sotto la soglia dei 30 miliardi (29,6). Nel novembre del 2018 erano pari a 38,3 miliardi. Lo indica il rapporto mensile dell’Abi. Per ritrovare un dato migliore bisogna risalire al maggio del 2010 (29,3 miliardi). Da palazzo Altieri sottolineano che la riduzione delle sofferenze nette e’ di oltre 59 miliardi (-66,7%) se si considera il livello massimo di queste ultime raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette su impieghi scende di conseguenza all’1,7% (2,2% nel novembre 2018) e per ritrovare un valore inferiore all’1,7% bisogna risalire al luglio del 2010 (1,69%).
Fonte: Borsa Italiana
Le banche italiane proseguono nel percorso di alleggerimento dei bilanci dai crediti problematici e in particolare dalle sofferenze che a novembre, al netto di svalutazioni e accantonamenti, scendono per la prima volta dopo quasi dieci anni sotto la soglia dei 30 miliardi (29,6). Nel novembre del 2018 erano pari a 38,3 miliardi. Lo indica il rapporto mensile dell’Abi. Per ritrovare un dato migliore bisogna risalire al maggio del 2010 (29,3 miliardi). Da palazzo Altieri sottolineano che la riduzione delle sofferenze nette e’ di oltre 59 miliardi (-66,7%) se si considera il livello massimo di queste ultime raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette su impieghi scende di conseguenza all’1,7% (2,2% nel novembre 2018) e per ritrovare un valore inferiore all’1,7% bisogna risalire al luglio del 2010 (1,69%).
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