Se Amazon, Apple & Co iniziassero a vendere prodotti di investimento, la metà dei Millennials li comprerebbe. Addirittura tra i ragazzi più attivi nella gestione dei propri risparmi, i potenziali clienti di una Big Tech sarebbero il 63%. E’ quanto emerge da un recente sondaggio condotto dalla società inglese di servizi finanziari Calastone su un campione di 3000 consumatori di età compresa tra i 23 e i 35 anni in sei paesi (Regno Unito, Francia, Germania, Usa, Hong Kong e Australia). Sono dati importanti che potrebbero spingere le grandi società di hi-tech e di e-commerce a “sbarcare” davvero nel mondo dei servizi finanziari, con grande timore degli operatori tradizionali. E mentre in Europa questa possibilità sembra ancora lontana, in Oriente l’ingresso delle big tech nell’asset management è già realtà. Ad esempio in Cina il money market fund di Alipay, Yu’e Bao, in meno di 5 anni è diventato il maggiore operatore del mercato con volumi che si avvicinano a 300 miliardi di euro. Guardando all’Italia, dove risparmio è da sempre uno dei tratti distintivi della popolazione, l’ultima indagine condotta dall’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio (Acri), in collaborazione con Ipsos, mette in luce i cambiamenti rispetto al passato. Dall’indagine, che ha analizzato un arco temporale lungo, dal 2001 al 2018, emerge come sia l’incertezza la parola chiave che fa da traino verso il risparmio, visto che nella percezione degli italiani la crisi del 2008 non sembra essere stata ancora superata. Il presente appare contraddittorio e complesso, e ad essere più ottimisti verso il futuro sono soprattutto i giovani under 30. E c’è da dire anche che i giovani hanno una nuova idea di risparmio e riescono a mettere da parte qualcosa in più grazie a una migliore gestione delle spese, dalle bollette all’assicurazione dell’auto, passando per la telefonia. Tanto è vero che tra i giovani si sta diffondendo molto l’uso di App ad hoc per il risparmio come Gimme5, che permette di ottenere un rendimento soddisfacente mettendo da parte cifre irrisorie, già a partire da soli 5 euro. Basta fissare un proprio obiettivo personale ed iniziare ad accantonare dei soldi; quanto risparmiato viene poi investito direttamente nel fondo prescelto. Un’altra App che permette di gestire il proprio denaro in modo smart tramite strumenti intuitivi di risparmio e investimento, è Oval che in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio del 31 ottobre, diffonde qualche dato sulle abitudini di risparmio dei suoi utenti, che sono più di 350.000. Rispetto alle donne sono gli uomini a risparmiare di più: gli uomini italiani risparmiano il doppio rispetto al resto d’Europa, mentre le donne sono in linea con la media europea. Tuttavia i due sessi si trovano d’accordo per quanto riguarda la scelta della regola di risparmio tra quelle permesse dall’App: entrambi amano accumulare poco per volta piccole quantità di denaro mediante l’arrotondamento delle proprie spese; piace anche l’opzione di mettere da parte un ammontare fisso in base ad una certa categoria, regola adottata dal 54% delle donne e dal 70% degli uomini. Anche secondo Oval, i Millennial sono grandi risparmiatori ed ottimi investitori: appartiene a questa fascia d’età il 57% degli utenti “risparmiosi” e il 63% di chi usa l’applicazione per investire. Se i Millennial risparmiano mediamente 110 euro al mese, i loro fratelli maggiori che appartengono alla Generazione X (1965 – 1979) sono molti meno (16% dei risparmiatori, 20% degli investitori) ma risparmiano mediamente un po’ di più, fino a 122 euro al mese. A promettere bene è anche la Generation Z, dei nati dopo il 1995: sono già il 24% degli Ovalers risparmiatori e, con una media di 85 euro al mese.
Se Amazon, Apple & Co iniziassero a vendere prodotti di investimento, la metà dei Millennials li comprerebbe. Addirittura tra i ragazzi più attivi nella gestione dei propri risparmi, i potenziali clienti di una Big Tech sarebbero il 63%. E’ quanto emerge da un recente sondaggio condotto dalla società inglese di servizi finanziari Calastone su un campione di 3000 consumatori di età compresa tra i 23 e i 35 anni in sei paesi (Regno Unito, Francia, Germania, Usa, Hong Kong e Australia). Sono dati importanti che potrebbero spingere le grandi società di hi-tech e di e-commerce a “sbarcare” davvero nel mondo dei servizi finanziari, con grande timore degli operatori tradizionali. E mentre in Europa questa possibilità sembra ancora lontana, in Oriente l’ingresso delle big tech nell’asset management è già realtà. Ad esempio in Cina il money market fund di Alipay, Yu’e Bao, in meno di 5 anni è diventato il maggiore operatore del mercato con volumi che si avvicinano a 300 miliardi di euro. Guardando all’Italia, dove risparmio è da sempre uno dei tratti distintivi della popolazione, l’ultima indagine condotta dall’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio (Acri), in collaborazione con Ipsos, mette in luce i cambiamenti rispetto al passato. Dall’indagine, che ha analizzato un arco temporale lungo, dal 2001 al 2018, emerge come sia l’incertezza la parola chiave che fa da traino verso il risparmio, visto che nella percezione degli italiani la crisi del 2008 non sembra essere stata ancora superata. Il presente appare contraddittorio e complesso, e ad essere più ottimisti verso il futuro sono soprattutto i giovani under 30. E c’è da dire anche che i giovani hanno una nuova idea di risparmio e riescono a mettere da parte qualcosa in più grazie a una migliore gestione delle spese, dalle bollette all’assicurazione dell’auto, passando per la telefonia. Tanto è vero che tra i giovani si sta diffondendo molto l’uso di App ad hoc per il risparmio come Gimme5, che permette di ottenere un rendimento soddisfacente mettendo da parte cifre irrisorie, già a partire da soli 5 euro. Basta fissare un proprio obiettivo personale ed iniziare ad accantonare dei soldi; quanto risparmiato viene poi investito direttamente nel fondo prescelto. Un’altra App che permette di gestire il proprio denaro in modo smart tramite strumenti intuitivi di risparmio e investimento, è Oval che in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio del 31 ottobre, diffonde qualche dato sulle abitudini di risparmio dei suoi utenti, che sono più di 350.000. Rispetto alle donne sono gli uomini a risparmiare di più: gli uomini italiani risparmiano il doppio rispetto al resto d’Europa, mentre le donne sono in linea con la media europea. Tuttavia i due sessi si trovano d’accordo per quanto riguarda la scelta della regola di risparmio tra quelle permesse dall’App: entrambi amano accumulare poco per volta piccole quantità di denaro mediante l’arrotondamento delle proprie spese; piace anche l’opzione di mettere da parte un ammontare fisso in base ad una certa categoria, regola adottata dal 54% delle donne e dal 70% degli uomini. Anche secondo Oval, i Millennial sono grandi risparmiatori ed ottimi investitori: appartiene a questa fascia d’età il 57% degli utenti “risparmiosi” e il 63% di chi usa l’applicazione per investire. Se i Millennial risparmiano mediamente 110 euro al mese, i loro fratelli maggiori che appartengono alla Generazione X (1965 – 1979) sono molti meno (16% dei risparmiatori, 20% degli investitori) ma risparmiano mediamente un po’ di più, fino a 122 euro al mese. A promettere bene è anche la Generation Z, dei nati dopo il 1995: sono già il 24% degli Ovalers risparmiatori e, con una media di 85 euro al mese.