Novità importanti sulla rottamazione ter emergono dal corposo pacchetto di misure previste dalla prima bozza del Decreto Fiscale 2020, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri lunedì o martedì della prossima settimana.
E’ prevista, infatti, la riapertura dei termini per pagare la prima rata della rottamazione ter delle cartelle, questa ad oggi suona come un’ottima notizia e un’opportunità aggiuntiva per quanti non erano riusciti a tenere fede alla scadenza originaria che era stata fissata al 31 luglio 2019.
La novità riguarderebbe una cospicua fetta di contribuenti, ben il 45% del totale che hanno presentato domanda, non sono poi riusciti purtroppo a rispettare i termini di pagamento. Ora questi contribuenti, ritardatari, potrebbero aver modo di riutilizzare la definizione agevolata delle cartelle. La nuova scadenza per la prima rata é stata fissata al 30 novembre 2019.
Ecco quanto prevede sinteticamente l’articolo del decreto fiscale “la scadenza del pagamento del 31 luglio è fissata al 30 novembre 2019”. Un intervento, si ricorda però poi nella relazione illustrative, entrando nel dettaglio della richiesta presentata, che ha come obiettivo “evitare disparità di trattamento tra i debitori che hanno tempestivamente presentato la propria dichiarazione di adesione alla c.d. “rottamazione-ter” entro il 30 aprile 2019 – ovvero che provengono dalla c.d. “rottamazione-bis” o siano stati colpiti dagli eventi sismici verificatisi nel 2016 nell’Italia Centrale – e quelli che hanno fruito della riapertura del termine di relativa presentazione alla data al 31 luglio 2019”.
Oltre alla ricerca di maggiore equità allo scopo di evitare difformità di trattamento tra i contribuenti che hanno presentato domanda entro aprile, e quelli beneficiari del nuovo termine d’invio del 31 luglio, dall’altra resta la necessità di maggior gettito.
Antonino Maggiore, Direttore dell’Agenzia delle Entrate e del ramo Riscossione, ha fornito i primi dettagli sugli incassi derivanti dalla prima scadenza di pagamento delle somme ammesse alla rottamazione ter delle cartelle, da cui emerge che la scadenza del 31 luglio 2019 è stata rispettata dal 54,5% del totale di coloro che hanno presentato domanda, con un incasso pari ad 1,6 miliardi di euro.
L’obiettivo per l’anno in corso resta, si legge, arrivare a quei 2,8 miliardi di euro previsti dal Decreto Fiscale e dalla Legge di Bilancio per il 2019 per le somme recuperate in relazione alle scadenze delle rate non solo della rottamazione ter ma anche del saldo e stralcio delle cartelle.
Novità importanti sulla rottamazione ter emergono dal corposo pacchetto di misure previste dalla prima bozza del Decreto Fiscale 2020, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri lunedì o martedì della prossima settimana.
E’ prevista, infatti, la riapertura dei termini per pagare la prima rata della rottamazione ter delle cartelle, questa ad oggi suona come un’ottima notizia e un’opportunità aggiuntiva per quanti non erano riusciti a tenere fede alla scadenza originaria che era stata fissata al 31 luglio 2019.
La novità riguarderebbe una cospicua fetta di contribuenti, ben il 45% del totale che hanno presentato domanda, non sono poi riusciti purtroppo a rispettare i termini di pagamento. Ora questi contribuenti, ritardatari, potrebbero aver modo di riutilizzare la definizione agevolata delle cartelle. La nuova scadenza per la prima rata é stata fissata al 30 novembre 2019.
Ecco quanto prevede sinteticamente l’articolo del decreto fiscale “la scadenza del pagamento del 31 luglio è fissata al 30 novembre 2019”. Un intervento, si ricorda però poi nella relazione illustrative, entrando nel dettaglio della richiesta presentata, che ha come obiettivo “evitare disparità di trattamento tra i debitori che hanno tempestivamente presentato la propria dichiarazione di adesione alla c.d. “rottamazione-ter” entro il 30 aprile 2019 – ovvero che provengono dalla c.d. “rottamazione-bis” o siano stati colpiti dagli eventi sismici verificatisi nel 2016 nell’Italia Centrale – e quelli che hanno fruito della riapertura del termine di relativa presentazione alla data al 31 luglio 2019”.
Oltre alla ricerca di maggiore equità allo scopo di evitare difformità di trattamento tra i contribuenti che hanno presentato domanda entro aprile, e quelli beneficiari del nuovo termine d’invio del 31 luglio, dall’altra resta la necessità di maggior gettito.
Antonino Maggiore, Direttore dell’Agenzia delle Entrate e del ramo Riscossione, ha fornito i primi dettagli sugli incassi derivanti dalla prima scadenza di pagamento delle somme ammesse alla rottamazione ter delle cartelle, da cui emerge che la scadenza del 31 luglio 2019 è stata rispettata dal 54,5% del totale di coloro che hanno presentato domanda, con un incasso pari ad 1,6 miliardi di euro.
L’obiettivo per l’anno in corso resta, si legge, arrivare a quei 2,8 miliardi di euro previsti dal Decreto Fiscale e dalla Legge di Bilancio per il 2019 per le somme recuperate in relazione alle scadenze delle rate non solo della rottamazione ter ma anche del saldo e stralcio delle cartelle.