Piano dell’azionista Tesoro sulla cessione di una cospicua fetta degli Npl del Monte dei Paschi. L’Italia starebbe, infatti, negoziando con la Commissione europea un piano per liberare l’istituto senese di circa 10 miliardi di euro di crediti deteriorati, circa due terzi del totale, in modo da facilitare la ricerca di un acquirente per la banca in vista della scadenza di fine anno.
Lo scrive l’agenzia Bloomberg, citando a sua volta la Reuters. Il piano prevederebbe lo spinoff a una società separata, che poi verrebbe fusa con Amco, la ex Sga. No comment del Tesoro.
Proprio via XX Settembre deve comunicare a Bruxelles entro dicembre (anche se non è esclusa una proroga) come intende procedere per la dismissione della sua quota del 68% nel capitale della banca, conferitogli dal salvataggio di due anni fa. E proprio l’esposizione ai crediti deteriorati sarebbe uno dei principali problemi per la ricerca di un acquirente.
Sull’ipotesi della scelta di un partner si è espressa la presidente del Monte, Stefania Bariatti. «Non spetta a noi avere preferenze. La scelta spetta all’azionista che deve decidere come massimizzare la quota». Bariatti ha parlato a margine dell’assemblea annuale di Assolombarda. La presidente ha ricordato come già un anno fa il cda di Mps avesse valutato «le diverse opzioni da presentare all’azionista».
Fonte: Il Sole 24 Ore
Piano dell’azionista Tesoro sulla cessione di una cospicua fetta degli Npl del Monte dei Paschi. L’Italia starebbe, infatti, negoziando con la Commissione europea un piano per liberare l’istituto senese di circa 10 miliardi di euro di crediti deteriorati, circa due terzi del totale, in modo da facilitare la ricerca di un acquirente per la banca in vista della scadenza di fine anno.
Lo scrive l’agenzia Bloomberg, citando a sua volta la Reuters. Il piano prevederebbe lo spinoff a una società separata, che poi verrebbe fusa con Amco, la ex Sga. No comment del Tesoro.
Proprio via XX Settembre deve comunicare a Bruxelles entro dicembre (anche se non è esclusa una proroga) come intende procedere per la dismissione della sua quota del 68% nel capitale della banca, conferitogli dal salvataggio di due anni fa. E proprio l’esposizione ai crediti deteriorati sarebbe uno dei principali problemi per la ricerca di un acquirente.
Sull’ipotesi della scelta di un partner si è espressa la presidente del Monte, Stefania Bariatti. «Non spetta a noi avere preferenze. La scelta spetta all’azionista che deve decidere come massimizzare la quota». Bariatti ha parlato a margine dell’assemblea annuale di Assolombarda. La presidente ha ricordato come già un anno fa il cda di Mps avesse valutato «le diverse opzioni da presentare all’azionista».
Fonte: Il Sole 24 Ore