Le nuove regole per l’analisi del rischio creditizio prevedono in primis maggiori tutele per i consumatori censiti nelle banche dati del credito, maggiore trasparenza sul funzionamento degli algoritmi che analizzano il rischio nei finanziamenti, e che attribuiscono uno scoring all’utente, apertura a nuove tecnologie e ai servizi di Fintech.
Queste novità sono solo alcune di quelle proposte dalle associazioni di categorie, approvate dal Garante della privacy che, dopo un complesso lavoro di modifica del precedente codice deontologico, hanno dato vita al nuovo ‘Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti”, noti come Sic.
La revisione del vecchio Codice si è resa necessaria dopo le modifiche introdotte dalla normativa europea (Gpdr) e nazionale in materia di privacy che hanno reso il precedente ‘superato’. Con la finalità di favorire un corretto funzionamento del mercato finanziario e creditizio, i dati censiti potranno da un lato essere trattati senza dover passare dal consenso degli interessati, sulla base del cosiddetto legittimo interesse delle società partecipanti ai Sic, dall’altro però verranno garantiti i più ampi diritti previsti dal Regolamento europeo in materia di protezione dei dati.
Inoltre chi richiede un mutuo, qualora il riscontro fosse negativo, potrà chiedere lumi aggiuntivi per sondare se la decisione è stata presa basandosi anche sul punteggio di rischio attribuitogli da un algoritmo e, in quel caso l’utente che ha ricevuto il diniego sarà legittimato a conoscere la logica di funzionamento che ha portato ad un basso scoring. Inoltre proprio al fine di migliorare l’affidabilità dei sistemi e rendere più semplici le modalità di preavviso agli interessati prima che questi vengano iscritti nei Sic, sono state individuate modalità di contatto più rapide, come i sistemi di messaggistica istantanea utilizzate sugli smartphone.
Tra le novità principali vengono segnalate:
- Un rafforzamento dei diritti di tutela alla privacy delle persone interessate
- Un’informativa più accurata sui trattamenti dei dati che vengono posti in essere dalle società aderenti
- L’istituzione di un organismo di monitoraggio indipendente che vigili sull’operato dei Sic
- Una forma di contatto più diretta come la messaggistica, previo accordo con gli interessati, che avvisa della ‘segnalazione’
- Un’estensione dei dati censiti alle varie forme di leasing, al noleggio, ai prestiti tra privati (peer to peer lending)
- Conservazione delle storie creditizie positive dei clienti per 60 mesi, al fine di tutelate il credito e rispondere alle richieste degli organismi di vigilanza
- Maggiore trasparenza nelle decisioni, in caso di diniego di un prestito l’interessato potrà chiederne ragione e la logica su cui si basano gli algoritmi che gli hanno etichettato un punteggio negativo
- Gli algoritmi funzioneranno anche su dati pseudoanonimizzati, quindi non più riferibili a un soggetto specifico
- Maggiore sicurezza a tutela della sicurezza dei dati e contro gli accessi illeciti
- Aggiornamento almeno biennale dei modelli di analisi statistica degli algoritmi utilizzati
Il testo che regola in nuovo codice sarà efficace solo al completamento della fase di accreditamento dell’organismo di monitoraggio da parte del Garante presso il comitato che riunisce le autorità di protezione dati dell’Ue (Edpb) , ma gli aderenti al rinnovato codice di condotta si sono già presi l’impegno di rispettare le nuove regole ed i principi che lo caratterizzano.
Le nuove regole per l’analisi del rischio creditizio prevedono in primis maggiori tutele per i consumatori censiti nelle banche dati del credito, maggiore trasparenza sul funzionamento degli algoritmi che analizzano il rischio nei finanziamenti, e che attribuiscono uno scoring all’utente, apertura a nuove tecnologie e ai servizi di Fintech.
Queste novità sono solo alcune di quelle proposte dalle associazioni di categorie, approvate dal Garante della privacy che, dopo un complesso lavoro di modifica del precedente codice deontologico, hanno dato vita al nuovo ‘Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti”, noti come Sic.
La revisione del vecchio Codice si è resa necessaria dopo le modifiche introdotte dalla normativa europea (Gpdr) e nazionale in materia di privacy che hanno reso il precedente ‘superato’. Con la finalità di favorire un corretto funzionamento del mercato finanziario e creditizio, i dati censiti potranno da un lato essere trattati senza dover passare dal consenso degli interessati, sulla base del cosiddetto legittimo interesse delle società partecipanti ai Sic, dall’altro però verranno garantiti i più ampi diritti previsti dal Regolamento europeo in materia di protezione dei dati.
Inoltre chi richiede un mutuo, qualora il riscontro fosse negativo, potrà chiedere lumi aggiuntivi per sondare se la decisione è stata presa basandosi anche sul punteggio di rischio attribuitogli da un algoritmo e, in quel caso l’utente che ha ricevuto il diniego sarà legittimato a conoscere la logica di funzionamento che ha portato ad un basso scoring. Inoltre proprio al fine di migliorare l’affidabilità dei sistemi e rendere più semplici le modalità di preavviso agli interessati prima che questi vengano iscritti nei Sic, sono state individuate modalità di contatto più rapide, come i sistemi di messaggistica istantanea utilizzate sugli smartphone.
Tra le novità principali vengono segnalate:
Il testo che regola in nuovo codice sarà efficace solo al completamento della fase di accreditamento dell’organismo di monitoraggio da parte del Garante presso il comitato che riunisce le autorità di protezione dati dell’Ue (Edpb) , ma gli aderenti al rinnovato codice di condotta si sono già presi l’impegno di rispettare le nuove regole ed i principi che lo caratterizzano.