I Millennials sfatano il mito della casa di proprietà come bene primario a cui pensare non appena si diventa adulti ed economicamente indipendenti, rivoluzionando così l’andamento del mercato immobiliare.
Generazione Y, Millennial Generation sono i termini che identificano i giovani nati tra il 1981 e il 2000, ossia quelli ricompresi nella fascia d’età tra i 19 ed i 38 anni, che nonostante siano nati e vivano nell’era del consumismo, sono anche la generazione, la prima senza dubbio, iperconnessa, ragione per cui hanno imparato ad acquistare ed a guardare il mondo che li circonda con molta attenzione. Sono consumatori accorti che utilizzano il web per informarsi e fare confronti prima di prendere qualsiasi decisione, vagliano opzioni, alternative, offerte, specie se si tratta di spendere cifre importanti, o se le scelte presuppongono un investimento di risorse di lunga durata.
I Millennials sempre aperti alle nuove esperienze, anche a quelle che un mercato del lavoro dinamico può loro riservare, preferiscono non accendere un mutuo per acquistare casa, non tanto perché non potrebbero permetterselo, ma proprio come concezione di vita. Preferiscono l’affitto, questo garantisce loro un modo di vivere più facile, più leggero e senza eccessivi legami con la città in cui si risiede.
Inoltre preferiscono case piccole, rispetto ai loro genitori, più pratiche, questo nuovo approccio rivoluzionario nei confronti del mercato immobiliare, in cui il mattone è sempre stato visto come investimento primario e duraturo, sta creando però, di conseguenza, non poche problematiche alla generazione precedente, i baby boomers, quanti sono nati tra il 1945 ed il 1959. Questi, infatti, stanno provando a vendere le proprie case, ma senza successo. Mark Wolf, fondatore e CEO di AHV Communities, sostiene che la famiglia dei millennials abbia cambiato mentalità nei confronti della casa, lo scopo non è più lavorare sodo solo per potersi comprare la casa dei sogni, quella per la vita, ma avere sì un tetto sotto cui risiedere, affitto appunto, senza dover rinunciare ad esperienze improvvise, esempio offerta di lavoro, ed a godersi la vita, spendere piuttosto in viaggi o altro. Non resta che comprendere quanto questo nuovo trend inciderà nel mercato immobiliare nei prossimi anni.
I Millennials sfatano il mito della casa di proprietà come bene primario a cui pensare non appena si diventa adulti ed economicamente indipendenti, rivoluzionando così l’andamento del mercato immobiliare.
Generazione Y, Millennial Generation sono i termini che identificano i giovani nati tra il 1981 e il 2000, ossia quelli ricompresi nella fascia d’età tra i 19 ed i 38 anni, che nonostante siano nati e vivano nell’era del consumismo, sono anche la generazione, la prima senza dubbio, iperconnessa, ragione per cui hanno imparato ad acquistare ed a guardare il mondo che li circonda con molta attenzione. Sono consumatori accorti che utilizzano il web per informarsi e fare confronti prima di prendere qualsiasi decisione, vagliano opzioni, alternative, offerte, specie se si tratta di spendere cifre importanti, o se le scelte presuppongono un investimento di risorse di lunga durata.
I Millennials sempre aperti alle nuove esperienze, anche a quelle che un mercato del lavoro dinamico può loro riservare, preferiscono non accendere un mutuo per acquistare casa, non tanto perché non potrebbero permetterselo, ma proprio come concezione di vita. Preferiscono l’affitto, questo garantisce loro un modo di vivere più facile, più leggero e senza eccessivi legami con la città in cui si risiede.
Inoltre preferiscono case piccole, rispetto ai loro genitori, più pratiche, questo nuovo approccio rivoluzionario nei confronti del mercato immobiliare, in cui il mattone è sempre stato visto come investimento primario e duraturo, sta creando però, di conseguenza, non poche problematiche alla generazione precedente, i baby boomers, quanti sono nati tra il 1945 ed il 1959. Questi, infatti, stanno provando a vendere le proprie case, ma senza successo. Mark Wolf, fondatore e CEO di AHV Communities, sostiene che la famiglia dei millennials abbia cambiato mentalità nei confronti della casa, lo scopo non è più lavorare sodo solo per potersi comprare la casa dei sogni, quella per la vita, ma avere sì un tetto sotto cui risiedere, affitto appunto, senza dover rinunciare ad esperienze improvvise, esempio offerta di lavoro, ed a godersi la vita, spendere piuttosto in viaggi o altro. Non resta che comprendere quanto questo nuovo trend inciderà nel mercato immobiliare nei prossimi anni.