Nell’ultimo report di recente pubblicazione, la società di consulenza KPMG ha diffuso la propria valutazione dell’impatto delle Garanzie Statali sugli Attivi Cartolarizzati (GACS) sul mercato italiano dei crediti in sofferenza. Punto di partenza dell’analisi è la constatazione che nel corso degli ultimi tre anni il mercato italiano dei Non Performing Loans è stato tra i più attivi in Europa: le banche italiane hanno conseguito una riduzione significativa del loro stock di esposizioni deteriorate, grazie a diverse operazioni di mercato (sia le vendite dirette che le cartolarizzazioni).
Tuttavia alla fine del 2018 il rapporto italiano NPL rimaneva ancora elevato rispetto a altri grandi paesi europei.
Lo strumento GACS ha senza dubbio giocato il ruolo più importante, insieme alla riforma della procedure legali, nel processo di risanamento del settore bancario italiano ed è plausibile che, dopo l’ultimo rinnovo, possa favorire incrementi nei volumi delle transazioni per una ulteriore riduzione degli stock di crediti in sofferenza.
Le caratteristiche della garanzia
Introdotta nel febbraio 2016 e prorogata varie volte fino al marzo 2019, la GACS prevede che lo Stato italiano fornisca una garanzia sul rimborso delle tranche meno rischiose dei titoli emessi dai veicoli di cartolarizzazione per acquistare i crediti non performing. L’obiettivo è quello di ridurre la distanza tra domanda e offerta nelle operazioni di dismissioni di questi crediti, aumentando i volumi delle transazioni concluse con successo.
Ad oggi sono state realizzate 21 operazioni di cartolarizzazione assistite da questa garanzia per un controvalore di circa 62 miliardi e secondo le prime risultanze registrate dalle agenzie di rating è possibile che alcune di queste operazioni stiano registrando una performance inferiore alle previsioni iniziali.
Gli ulteriori sviluppi attesi
Ad oggi i principali beneficiari della garanzia governativa risultano essere gli istituti di credito, che hanno registrato volumi di dismissioni superiori alle aspettative.
All’atto dell’ultimo rinnovo, approvato lo scorso aprile, sono state introdotte alcune modifiche volte a rafforzare i presidi a tutela del rimborso delle note senior e legare ulteriormente la remunerazione delle società di servicing al buon esito delle operazioni.
Tenuto conto delle novità introdotte con l’estensione della GACS per un periodo ulteriore, è logico attendersi che ci possano essere ulteriori volumi rilevanti di operazioni.
Ad oggi le operazioni già previste per il 2019 ammontano a circa 15 miliardi, ma è probabile che il numero finale possa essere più elevato anche in considerazione del fatto che tipicamente l’ultimo trimestre dell’anno è quello nel quale si realizzano il maggior numero di operazioni.
Il report curato da KPMG si conclude con una previsione di volumi in crescita non solo per il 2019 ma anche nel 2020.
Fonte: Blasting News
Nell’ultimo report di recente pubblicazione, la società di consulenza KPMG ha diffuso la propria valutazione dell’impatto delle Garanzie Statali sugli Attivi Cartolarizzati (GACS) sul mercato italiano dei crediti in sofferenza. Punto di partenza dell’analisi è la constatazione che nel corso degli ultimi tre anni il mercato italiano dei Non Performing Loans è stato tra i più attivi in Europa: le banche italiane hanno conseguito una riduzione significativa del loro stock di esposizioni deteriorate, grazie a diverse operazioni di mercato (sia le vendite dirette che le cartolarizzazioni).
Tuttavia alla fine del 2018 il rapporto italiano NPL rimaneva ancora elevato rispetto a altri grandi paesi europei.
Lo strumento GACS ha senza dubbio giocato il ruolo più importante, insieme alla riforma della procedure legali, nel processo di risanamento del settore bancario italiano ed è plausibile che, dopo l’ultimo rinnovo, possa favorire incrementi nei volumi delle transazioni per una ulteriore riduzione degli stock di crediti in sofferenza.
Le caratteristiche della garanzia
Introdotta nel febbraio 2016 e prorogata varie volte fino al marzo 2019, la GACS prevede che lo Stato italiano fornisca una garanzia sul rimborso delle tranche meno rischiose dei titoli emessi dai veicoli di cartolarizzazione per acquistare i crediti non performing. L’obiettivo è quello di ridurre la distanza tra domanda e offerta nelle operazioni di dismissioni di questi crediti, aumentando i volumi delle transazioni concluse con successo.
Ad oggi sono state realizzate 21 operazioni di cartolarizzazione assistite da questa garanzia per un controvalore di circa 62 miliardi e secondo le prime risultanze registrate dalle agenzie di rating è possibile che alcune di queste operazioni stiano registrando una performance inferiore alle previsioni iniziali.
Gli ulteriori sviluppi attesi
Ad oggi i principali beneficiari della garanzia governativa risultano essere gli istituti di credito, che hanno registrato volumi di dismissioni superiori alle aspettative.
All’atto dell’ultimo rinnovo, approvato lo scorso aprile, sono state introdotte alcune modifiche volte a rafforzare i presidi a tutela del rimborso delle note senior e legare ulteriormente la remunerazione delle società di servicing al buon esito delle operazioni.
Tenuto conto delle novità introdotte con l’estensione della GACS per un periodo ulteriore, è logico attendersi che ci possano essere ulteriori volumi rilevanti di operazioni.
Ad oggi le operazioni già previste per il 2019 ammontano a circa 15 miliardi, ma è probabile che il numero finale possa essere più elevato anche in considerazione del fatto che tipicamente l’ultimo trimestre dell’anno è quello nel quale si realizzano il maggior numero di operazioni.
Il report curato da KPMG si conclude con una previsione di volumi in crescita non solo per il 2019 ma anche nel 2020.
Fonte: Blasting News