Il 2019 si è aperto con il botto per il P2P lending. Dopo l’esplosione del primo trimestre, nel secondo trimestre il prestito tra privati, nel nostro Paese, raggiunge nuovi record di volumi. Nel periodo aprile-giugno il volume di erogato che ha girato sulle 10 principali piattaforme, monitorate dal sito p2plendingitalia.com, ha superato i 337 milioni di euro, registrando un aumento del 97.4% rispetto allo stesso trimestre del 2018 e del 7.6% rispetto al primo trimestre dell’anno in corso. A crescere sono tutti i comparti, con un nuovo record per ilsegmento sconto fatture che registra quasi 270 milioni di euro di erogato, con una crescita del 101.9% rispetto allo stesso periodo del 2018 (le piattaforme monitorate per questo segmento sono CashMe, Credimi, Fifty e Workinvoice).
Anche i prestiti alle persone segnano un nuovo record con un volume di erogato che ha superato i 38,6 milioni di euro (+13.9% rispetto al trimestre precedente e +54.8% rispetto al secondo trimestre del 2018) per le piattaforme Prestiamoci, Smartika, Soisy, Younited Credit. I prestiti alle imprese, che nel primo trimestre dell’anno avevano subito una battuta d’arresto, tornano a crescere registrando un erogato di oltre 30 milioni di euro, in aumento del 133,7% rispetto al trimestre precedente e del 133,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Le piattaforme prese in considerazione sono Borsa del Credito, October e Credimi ed è quest’ultima che fa la parte del leone, avendo iniziato a comunicare da questo trimestre anche i dati del segmento addizionale allo sconto fatture.
Dall’inizio della loro attività, le piattaforme monitorate hanno erogato in totale quasi due miliardi di euro, con una crescita trimestrale del 23% e annuale del 142%. Quasi 282 milioni del totale sono relativi alle 4 piattaforme operanti nel segmento Prestiti Personali, mentre i rimanenti 1.574,3 milioni si riferiscono alle sei piattaforme specializzate nei Prestiti alle Imprese. Il ticket medio erogato per i prestiti agli individui risulta pari a 7.613 euro,mentre quello dei prestiti alle imprese supera i 444.170 euro. Ammonta, invece a 18.364 euro il ticket medio per lo sconto fatture.
Dopo un primo trimestre in cui i nuovi prestiti erogati (535 milioni) sono pari a quasi tre quarti dell’intero 2018 (764 milioni), la previsione sul 2019 è di un anno all’insegna di nuovi record, visti gli elevati tassi di crescita del fenomeno e vista la grande “difficoltà”, da parte del sistema bancario, di concedere credito alle piccole e medie imprese. E lo conferma un’analisi di Bankitalia secondo cui nel 2018 sono mancati all’appello delle imprese italiane ben 66 miliardi di euro. Un enorme gap di offerta in cui si è inserito l’alternative lending. Secondo le stime di PWC deals, nei prossimi 10 anni, il credito alternativo tra privati in Italia raggiungerà quota 38 miliardi di euro. La previsione è che il settore, che attualmente rappresenta il 10% della quota di mercato del Regno Unito, si potrebbe attestare al 37% del mercato nel 2030, con una stima di ricavi pari a 4,1 miliardi di sterline.
Ma cosa succede nel resto del mondo? Dalla Cina arrivano notizia di segno opposto che vedrebbero la Lufax holding abbandonare il settore dei prestiti peer-to-peer in vista della quotazione in Borsa.Che si sia già esaurita l’onda propulsiva in Oriente?
Il 2019 si è aperto con il botto per il P2P lending. Dopo l’esplosione del primo trimestre, nel secondo trimestre il prestito tra privati, nel nostro Paese, raggiunge nuovi record di volumi. Nel periodo aprile-giugno il volume di erogato che ha girato sulle 10 principali piattaforme, monitorate dal sito p2plendingitalia.com, ha superato i 337 milioni di euro, registrando un aumento del 97.4% rispetto allo stesso trimestre del 2018 e del 7.6% rispetto al primo trimestre dell’anno in corso. A crescere sono tutti i comparti, con un nuovo record per ilsegmento sconto fatture che registra quasi 270 milioni di euro di erogato, con una crescita del 101.9% rispetto allo stesso periodo del 2018 (le piattaforme monitorate per questo segmento sono CashMe, Credimi, Fifty e Workinvoice).
Anche i prestiti alle persone segnano un nuovo record con un volume di erogato che ha superato i 38,6 milioni di euro (+13.9% rispetto al trimestre precedente e +54.8% rispetto al secondo trimestre del 2018) per le piattaforme Prestiamoci, Smartika, Soisy, Younited Credit. I prestiti alle imprese, che nel primo trimestre dell’anno avevano subito una battuta d’arresto, tornano a crescere registrando un erogato di oltre 30 milioni di euro, in aumento del 133,7% rispetto al trimestre precedente e del 133,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Le piattaforme prese in considerazione sono Borsa del Credito, October e Credimi ed è quest’ultima che fa la parte del leone, avendo iniziato a comunicare da questo trimestre anche i dati del segmento addizionale allo sconto fatture.
Dall’inizio della loro attività, le piattaforme monitorate hanno erogato in totale quasi due miliardi di euro, con una crescita trimestrale del 23% e annuale del 142%. Quasi 282 milioni del totale sono relativi alle 4 piattaforme operanti nel segmento Prestiti Personali, mentre i rimanenti 1.574,3 milioni si riferiscono alle sei piattaforme specializzate nei Prestiti alle Imprese. Il ticket medio erogato per i prestiti agli individui risulta pari a 7.613 euro,mentre quello dei prestiti alle imprese supera i 444.170 euro. Ammonta, invece a 18.364 euro il ticket medio per lo sconto fatture.
Dopo un primo trimestre in cui i nuovi prestiti erogati (535 milioni) sono pari a quasi tre quarti dell’intero 2018 (764 milioni), la previsione sul 2019 è di un anno all’insegna di nuovi record, visti gli elevati tassi di crescita del fenomeno e vista la grande “difficoltà”, da parte del sistema bancario, di concedere credito alle piccole e medie imprese. E lo conferma un’analisi di Bankitalia secondo cui nel 2018 sono mancati all’appello delle imprese italiane ben 66 miliardi di euro. Un enorme gap di offerta in cui si è inserito l’alternative lending. Secondo le stime di PWC deals, nei prossimi 10 anni, il credito alternativo tra privati in Italia raggiungerà quota 38 miliardi di euro. La previsione è che il settore, che attualmente rappresenta il 10% della quota di mercato del Regno Unito, si potrebbe attestare al 37% del mercato nel 2030, con una stima di ricavi pari a 4,1 miliardi di sterline.
Ma cosa succede nel resto del mondo? Dalla Cina arrivano notizia di segno opposto che vedrebbero la Lufax holding abbandonare il settore dei prestiti peer-to-peer in vista della quotazione in Borsa.Che si sia già esaurita l’onda propulsiva in Oriente?