Continua la pulizia di bilancio di Mps. Secondo le indiscrezioni, la banca senese è alle battute finali per concludere un accordo per la vendita un importante portafoglio di Utp, (cioè unlikely to pay, ossia le inadempienze probabili). Si tratta del pacchetto denominato Lima, per il quale le trattative, secondo le indiscrezioni, sarebbero in corso con Bank of America Merrill Lynch.
Il portafoglio Lima include Utp per circa 130 milioni di euro,con cinque o sei posizioni creditorie importanti. A fianco al portafoglio Lima è in corso di dismissione anche un altro pacchetto di Utp: cioè il portafoglio denominato Papa2, con uno stock che comprende un’ottantina di posizioni con sottostante immobiliare per un importo lordo di circa 500 milioni. In corsa per questo portafoglio c’era, tra gli altri, Fortress. Complessivamente i due portafogli in questione valgono dunque 630 milioni di euro.
Sul fronte dei crediti deteriorati l’amministratore delegato Marco Morelli ha recentemente ricordato che, per il 2019, l’obiettivo è quello di ridurre gli utp di 2 miliardi.
Ma sul tavolo c’è anche un intervento più drastico sui crediti problematici, quindi per volumi ben maggiori. L’obiettivo principale è appunto ridurre gli Utp per 2 miliardi entro l’anno, in linea con il piano di ristrutturazione concordato con la Commissione europea. Ma non è tutto: potrebbero esserci operazioni «più radicali» in termini di riduzione dello stock di deteriorati, composto da 8,3 miliardi di Npl e 7,6 miliardi di Utp.
Mps ha comunicato di aver ricevuto a fine aprile offerte vincolanti per 200 milioni di Utp e offerte non vincolanti per altri 1,1 miliardi. L’istituto stima quindi dismissioni di Utp complessive per circa 1,6 miliardi entro giugno. Alla cifra si arriva con i 100 milioni di cessioni già realizzate nel primo trimestre e con la metà di una cessione di un altro pacchetto (per circa 150 milioni). Tra i pacchetti in vendita, in fase più avanzata, ci sono appunto i portafogli Lima e Papa 2.
La manovra si aggiunge a quanto fatto nel passato. Mps, lo scorso anno, ha chiuso infatti la mega-cartolarizzazione di Npl da 24 miliardi di euro e a fine anno aveva ceduto diversi pacchetti di Npl per un totale di 3,5 miliardi. Mps, a fine 2018, ha poi dismesso il portafoglio da 900 milioni di euro di sofferenze nel leasing (il progetto Morgana) a Bain Capital Credit e ceduto 400 milioni di euro di Utp (il progetto Alfa 2). Infine, è stato venduto un portafoglio di Utp nello shipping da 160 milioni di dollari al gruppo finanziario Sc Lowy di Hong Kong.
Autore: Carlo Festa
Fonte: The Insider
Continua la pulizia di bilancio di Mps. Secondo le indiscrezioni, la banca senese è alle battute finali per concludere un accordo per la vendita un importante portafoglio di Utp, (cioè unlikely to pay, ossia le inadempienze probabili). Si tratta del pacchetto denominato Lima, per il quale le trattative, secondo le indiscrezioni, sarebbero in corso con Bank of America Merrill Lynch.
Il portafoglio Lima include Utp per circa 130 milioni di euro,con cinque o sei posizioni creditorie importanti. A fianco al portafoglio Lima è in corso di dismissione anche un altro pacchetto di Utp: cioè il portafoglio denominato Papa2, con uno stock che comprende un’ottantina di posizioni con sottostante immobiliare per un importo lordo di circa 500 milioni. In corsa per questo portafoglio c’era, tra gli altri, Fortress. Complessivamente i due portafogli in questione valgono dunque 630 milioni di euro.
Sul fronte dei crediti deteriorati l’amministratore delegato Marco Morelli ha recentemente ricordato che, per il 2019, l’obiettivo è quello di ridurre gli utp di 2 miliardi.
Ma sul tavolo c’è anche un intervento più drastico sui crediti problematici, quindi per volumi ben maggiori. L’obiettivo principale è appunto ridurre gli Utp per 2 miliardi entro l’anno, in linea con il piano di ristrutturazione concordato con la Commissione europea. Ma non è tutto: potrebbero esserci operazioni «più radicali» in termini di riduzione dello stock di deteriorati, composto da 8,3 miliardi di Npl e 7,6 miliardi di Utp.
Mps ha comunicato di aver ricevuto a fine aprile offerte vincolanti per 200 milioni di Utp e offerte non vincolanti per altri 1,1 miliardi. L’istituto stima quindi dismissioni di Utp complessive per circa 1,6 miliardi entro giugno. Alla cifra si arriva con i 100 milioni di cessioni già realizzate nel primo trimestre e con la metà di una cessione di un altro pacchetto (per circa 150 milioni). Tra i pacchetti in vendita, in fase più avanzata, ci sono appunto i portafogli Lima e Papa 2.
La manovra si aggiunge a quanto fatto nel passato. Mps, lo scorso anno, ha chiuso infatti la mega-cartolarizzazione di Npl da 24 miliardi di euro e a fine anno aveva ceduto diversi pacchetti di Npl per un totale di 3,5 miliardi. Mps, a fine 2018, ha poi dismesso il portafoglio da 900 milioni di euro di sofferenze nel leasing (il progetto Morgana) a Bain Capital Credit e ceduto 400 milioni di euro di Utp (il progetto Alfa 2). Infine, è stato venduto un portafoglio di Utp nello shipping da 160 milioni di dollari al gruppo finanziario Sc Lowy di Hong Kong.
Autore: Carlo Festa
Fonte: The Insider