Via libera della Commissione europea alla terza proroga del regime di garanzia italiano per facilitare la cartolarizzazione dei crediti in sofferenza nella pancia delle banche (Fondo di garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze – Gacs). L’ok comunitario è giunto nel rispetto delle norme Ue sugli aiuti di stato. Il regime è stato inizialmente approvato a febbraio 2016 e prorogato per l’ultima volta nell’agosto scorso. In base al sistema in vigore, le banche italiane che soddisfano determinate condizioni potranno ancora beneficiare di una garanzia statale sui titoli senior a basso rischio emessi da veicoli di cartolarizzazione privati che li aiutano a finanziare la vendita dei loro portafogli crediti non performing. Le quote di finanziamento più rischiose, però, dovranno essere cedute a investitori privati e non saranno garantite dallo stato. Questo aiuto a cartolarizzare, concesso alle banche, consente loro di alleviare i bilanci dai crediti in sofferenza; si tratta di un il regime considerato strategico per l’Italia dalla Commissione, in quanto consente al sistema creditizio italiano di affrontare e gestire i problemi di qualità degli attivi. Bruxelles quantifica che, tra febbraio 2016 e novembre 2018, il sistema è stato utilizzato 17 volte, consentendo di eliminare 51 miliardi di euro (valore contabile lordo) di crediti deteriorati dal sistema bancario italiano; una cifra pari a quasi i due terzi della riduzione totale dei crediti deteriorati in Italia durante il periodo di riferimento. Per il futuro, la Commissione europea stima che le garanzie statali sulle obbligazioni senior continueranno ad essere remunerate a condizioni di mercato in base al rischio assunto, ossia in modo accettabile per un operatore privato a condizioni di mercato. L’autorizzazione di oggi viene concessa da Bruxelles fino al 27 maggio 2021.
Autore: Luigi Chiarello
Fonte: Italia Oggi
Via libera della Commissione europea alla terza proroga del regime di garanzia italiano per facilitare la cartolarizzazione dei crediti in sofferenza nella pancia delle banche (Fondo di garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze – Gacs). L’ok comunitario è giunto nel rispetto delle norme Ue sugli aiuti di stato. Il regime è stato inizialmente approvato a febbraio 2016 e prorogato per l’ultima volta nell’agosto scorso. In base al sistema in vigore, le banche italiane che soddisfano determinate condizioni potranno ancora beneficiare di una garanzia statale sui titoli senior a basso rischio emessi da veicoli di cartolarizzazione privati che li aiutano a finanziare la vendita dei loro portafogli crediti non performing. Le quote di finanziamento più rischiose, però, dovranno essere cedute a investitori privati e non saranno garantite dallo stato. Questo aiuto a cartolarizzare, concesso alle banche, consente loro di alleviare i bilanci dai crediti in sofferenza; si tratta di un il regime considerato strategico per l’Italia dalla Commissione, in quanto consente al sistema creditizio italiano di affrontare e gestire i problemi di qualità degli attivi. Bruxelles quantifica che, tra febbraio 2016 e novembre 2018, il sistema è stato utilizzato 17 volte, consentendo di eliminare 51 miliardi di euro (valore contabile lordo) di crediti deteriorati dal sistema bancario italiano; una cifra pari a quasi i due terzi della riduzione totale dei crediti deteriorati in Italia durante il periodo di riferimento. Per il futuro, la Commissione europea stima che le garanzie statali sulle obbligazioni senior continueranno ad essere remunerate a condizioni di mercato in base al rischio assunto, ossia in modo accettabile per un operatore privato a condizioni di mercato. L’autorizzazione di oggi viene concessa da Bruxelles fino al 27 maggio 2021.
Autore: Luigi Chiarello
Fonte: Italia Oggi