Nei primi 3 mesi del 2019 gli italiani hanno fatto meno richieste di mutui per la casa rispetto all’anno scorso: i dati del Barometro Crif registrano un calo del 7,9% di richieste di mutui e surroghe su base annua. E se consideriamo soltanto il mese di marzo il calo è stato ancora più evidente (-9,2%). La situazione, invece, cambia rispetto agli importi richiesti che registrano un aumento del 3% su base annua: a marzo l’importo medio ha raggiunto la cifra record di 130.032 euro, mentre se si considera tutto il primo trimestre il valore è di 129.299 euro, comunque il più alto mai toccato dal 2013.
Il bollettino mensile di maggio dell’ABI registra, invece, un piccolo aumento dei prestiti a famiglie e imprese su base annua (+0,5%), con una crescita anche dei mutui: l’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie segna un +2,4% su base annua. Ad aprile 2019 i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento restano su livelli particolarmente bassi, con il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni pari a 1,85% e quello sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese a 1,42%. La lunga discesa dei tassi di interesse continua quindi a rendere appetibile il mutuo sulla casa, in particolare quello a tasso fisso, mentre la surroga è praticamente a costo zero. A marzo 2019 il tasso Euribor a 3 mesi risulta vicino ai minimi storici: -0,31%, in linea con quanto rilevato per tutto il 2019 e leggermente più alto del suo minimo storico di -0,33% al quale è rimasto ancorato per tutto il 2017 e per la prima metà del 2018. L’Eurirs, il parametro in base al quale vengono definiti i finanziamenti a tasso fisso, per i mutui a 20 anni è quotato 1,02% e il trentennale all’1,07%. La tendenza dei bassi tassi di interesse non si invertirà nel prossimo futuro visto che la Banca Centrale Europea ha deciso di mantenerli ai minimi almeno fino alla fine del 2019 e molto probabilmente anche per il primo semestre 2020.
Nei primi 3 mesi del 2019 gli italiani hanno fatto meno richieste di mutui per la casa rispetto all’anno scorso: i dati del Barometro Crif registrano un calo del 7,9% di richieste di mutui e surroghe su base annua. E se consideriamo soltanto il mese di marzo il calo è stato ancora più evidente (-9,2%). La situazione, invece, cambia rispetto agli importi richiesti che registrano un aumento del 3% su base annua: a marzo l’importo medio ha raggiunto la cifra record di 130.032 euro, mentre se si considera tutto il primo trimestre il valore è di 129.299 euro, comunque il più alto mai toccato dal 2013.
Il bollettino mensile di maggio dell’ABI registra, invece, un piccolo aumento dei prestiti a famiglie e imprese su base annua (+0,5%), con una crescita anche dei mutui: l’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie segna un +2,4% su base annua. Ad aprile 2019 i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento restano su livelli particolarmente bassi, con il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni pari a 1,85% e quello sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese a 1,42%. La lunga discesa dei tassi di interesse continua quindi a rendere appetibile il mutuo sulla casa, in particolare quello a tasso fisso, mentre la surroga è praticamente a costo zero. A marzo 2019 il tasso Euribor a 3 mesi risulta vicino ai minimi storici: -0,31%, in linea con quanto rilevato per tutto il 2019 e leggermente più alto del suo minimo storico di -0,33% al quale è rimasto ancorato per tutto il 2017 e per la prima metà del 2018. L’Eurirs, il parametro in base al quale vengono definiti i finanziamenti a tasso fisso, per i mutui a 20 anni è quotato 1,02% e il trentennale all’1,07%. La tendenza dei bassi tassi di interesse non si invertirà nel prossimo futuro visto che la Banca Centrale Europea ha deciso di mantenerli ai minimi almeno fino alla fine del 2019 e molto probabilmente anche per il primo semestre 2020.