Prosegue “a ritmi sostenuti” lo smobilizzo dei crediti deteriorati delle banche italiane. Le vendite concluse durante tutto il 2018 (per un valore complessivo di 55 miliardi) hanno superato di 15 miliardi l’ammontare pianificato dalle banche all’inizio dell’anno. Cosi alla fine del 2018 le consistenze nette dei crediti deteriorati erano pari a 90 miliardi e le consistenze lorde pari a 189 miliardi, il 30% in meno rispetto alla fine del 2017 (27 per cento al lordo delle rettifiche).Lo indica Banca d’Italia nel Rapporto sulla stabilita’ finanziaria precisando che il rapporto tra i crediti deteriorati e il totale dei finanziamenti e’ sceso a fine anno al 4,3% al netto delle rettifiche di valore. “Nostre stime, basate sui dati inviati dalle banche nell’ambito della definizione dei piani di riduzione dei crediti deteriorati, indicano che l’incidenza di tali crediti sul totale dei finanziamenti, al netto delle rettifiche, diminuirebbe al 3,9% entro la fine del 2019 e al 3,1 nel 2021; entro quest’ultimo anno la quota scenderebbe sotto il 5% per le banche meno significative con un’elevata incidenza di crediti deteriorati” scrive Via Nazionale. “Il raggiungimento degli obiettivi potrebbe tuttavia essere ostacolato se il peggioramento congiunturale si traducesse in flussi di nuovi prestiti deteriorati piu’ elevati rispetto a quanto atteso dalle banche al momento della predisposizione dei piani”.
Fonte: Il Sole 24 Ore
Prosegue “a ritmi sostenuti” lo smobilizzo dei crediti deteriorati delle banche italiane. Le vendite concluse durante tutto il 2018 (per un valore complessivo di 55 miliardi) hanno superato di 15 miliardi l’ammontare pianificato dalle banche all’inizio dell’anno. Cosi alla fine del 2018 le consistenze nette dei crediti deteriorati erano pari a 90 miliardi e le consistenze lorde pari a 189 miliardi, il 30% in meno rispetto alla fine del 2017 (27 per cento al lordo delle rettifiche).Lo indica Banca d’Italia nel Rapporto sulla stabilita’ finanziaria precisando che il rapporto tra i crediti deteriorati e il totale dei finanziamenti e’ sceso a fine anno al 4,3% al netto delle rettifiche di valore. “Nostre stime, basate sui dati inviati dalle banche nell’ambito della definizione dei piani di riduzione dei crediti deteriorati, indicano che l’incidenza di tali crediti sul totale dei finanziamenti, al netto delle rettifiche, diminuirebbe al 3,9% entro la fine del 2019 e al 3,1 nel 2021; entro quest’ultimo anno la quota scenderebbe sotto il 5% per le banche meno significative con un’elevata incidenza di crediti deteriorati” scrive Via Nazionale. “Il raggiungimento degli obiettivi potrebbe tuttavia essere ostacolato se il peggioramento congiunturale si traducesse in flussi di nuovi prestiti deteriorati piu’ elevati rispetto a quanto atteso dalle banche al momento della predisposizione dei piani”.
Fonte: Il Sole 24 Ore