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Carige, Blackrock e coinvestitori trovano accordo con il Fondo banche. Sarà ricapitalizzazione da 720 mln

Sta prendendo forma il progetto di salvataggio di Carige da parte di BlackRock. Secondo quanto riferisce questa mattina Il Messaggero, nel pomeriggio di martedì 24, in Bankitalia, si è svolta una riunione finalizzata alla condivisione delle condizioni dell’operazione che confluiranno nell’offerta vincolante da presentare entro il 17 maggio.

La riunione è stata condotta dal vicedirettore generale di Bankitalia, Fabio Panetta, e vi hanno partecipato da un lato il team dei rappresentanti del fondo alternativo di special situation di BlackRock e dei suoi coinvestitori, guidato da Brendan Galloway (director di BlackRock Alternative Advisors) e Claudio Casnedi (partner di Recipero), e  dall’altro il vertice dello Schema Volontario del Fondo di tutela dei depositi, guidato da Salvatore Maccarone e Giuseppe Boccuzzi. Alla riunione in via Nazionale, presente anche il commissario straordinario di Carige Pietro Modiano, si sarebbe discusso di un aumento di capitale le cui dimensioni sarebbero salite a 720 milioni, rispetto ai sinora ipotizzati 630 milioni.

In sostanza, da un lato lo Schema Volontario il prossimo 6 maggio dovrebbe approvare la conversione a capitale dei 320 milioni di bond subordinati Tier 2 sottoscritti dallo Schema nel 2018, e successivamente dall’altro i fondi si impegnerebbero a sottoscrive il resto dell’aumento di capitale, coinvolgendo anche la famiglia Malacalza, che attualmente possiede il 27,8% della banca e che potrebbe impegnarsi per 70-80 milioni. A valle dell’operazione, i fondi di BlackRock e dei coinvestitori avrebbero il 45%, lo Schema Volontario il 35%, i Malacalza il 10% e il restante 10% sarebbe flottante.

Un tema cruciale da risolvere erano tempi e modi di disinvestimento dello Schema Volontario dal capitale della banca. Secondo Il Messaggero, in una prima versione di proposta era prevista una call da parte di BlackRock da esercitarsi entro tre anni, mentre ora i tempi sarebbero scesi a un anno. Anche il prezzo di esercizio sarebbe stato ritoccato a favore del Fondo banche: da un cap (tetto massimo) iniziale in caso di rialzo del titolo del 125%, anche se il valore dovesse raddoppiare, si sarebbe arrivati al 150% con un floor del 75% (era dal 50% in giù) anche con il prezzo a zero. Quanto alla governance, Blackrock e i coinvestitori  avrebbero la maggioranza del consiglio di amministrazione con membri indipendenti. Il Fondo banche non parteciperebbe alla gestione, mentre ai Malacalza andrebbero uno o due posti.

Infine a breve saranno affinati i dettagli della cessione del portafoglio di 1,9 miliardi di euro di crediti deteriorati, di cui circa metà Npl e l’altra metà Utp, per il quale c’è un’offerta vincolante di SGA, si dice a un prezzo attorno al 21-22% del nominale. Secondo quanto risulta a BeBeez, su questo fronte  Blackrock non sarebbe interessata a rilevare con i suoi fondi gli Npl, mentre gli Utp corporate potrebbero invece essere oggetto di interesse, in un’ottica di ristrutturazione e rilancio delle aziende debitrici.


Fonte:

BeBeez

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