Nonostante si sia arrivati alla terza edizione, denominata rottamazione ter appunto, il trend delle domande non tende a diminuire, segno che la possibilità di sanare il debito con l’Ex Equitalia avendo la possibilità di evitare sanzioni ed interessi di mora, è una modalità vincente che continua ad attrarre l’interesse di molti contribuenti desiderosi di fare comunque, nonostante le pendenze ed i problemi economici, ‘pace con il fisco’.
Inoltre a differenza del recente passato, ora il piano di rientro è anche più ‘leggero’ e sostenibile in quanto vi è la possibilità di dilazionarlo in un periodo più lungo, dalle 10 alle 18 rate in 5 anni a seconda che si vada a sanare una precedente rottamazione o si presenti la domanda per la prima volta.
Tra rottamazione ter e saldo e stralcio, ossia l’ultima sanatoria pensata per quanti versino in condizioni di maggiore difficoltà economica, aventi un Isee fino a 20mila euro, si contano già 460 mila domande a metà marzo. Se si considera che la scadenza per poter richiedere la ‘pace fiscale’ scadrà il 30 aprile 2019, e dunque vi è ancora più di un mese per poter fare domanda, si può immaginare quante ne potranno ancora pervenire, se il trend rimanesse il medesimo.
Per poter procedere alla richiesta di rottamazione o saldo e stralcio vi sono almeno tre canali:
- l’invio alle caselle Pec (posta elettronica certificata) individuate sulle istruzioni ai modelli,
- recarsi personalmente con la modulistica agli sportelli di Ader,
- o ancora, quella che sta andando per la maggiore, procedere attraverso i canali online.
Le persone interessate a fare ‘pace con il fisco’ stanno presentando nella maggior parte dei casi la propria domanda in autonomia, infatti risulta preso d’assalto il portale dell’Agenzia delle Entrate –Riscossione (Ader), che permette di presentare l’istanza in via telematica sia per quanti abbiano già le credenziali di accesso all’area riservata, sia per chi ne fosse sprovvisto usufruendo del servizio ‘fai da te’. La Rottamazione ter e il saldo e stralcio sono stati trainati in questi mesi soprattutto dai canali online che ha registrato il maggior numero di richieste pervenute.
Da una prima analisi delle domande presentate si evince, inoltre, osservando le fasce di debito, che a pagare sono prevalentemente, 55% dei casi, i contribuenti con importi dovuti sopra i 100mila euro, mentre la quota dei micro-debiti (da 0 a 1.000 euro) pesa solo per l’1,8% , anche se si considerano tutti i contribuenti con posizioni fino a 10mila euro la percentuale sale solo a 12,6%.
Attraverso le rottamazioni nelle casse statali nel 2018 è stato garantito un gettito di 3.9 mld, mentre dalla riscossione ordinaria sono arrivati 6,1 miliardi
Nonostante si sia arrivati alla terza edizione, denominata rottamazione ter appunto, il trend delle domande non tende a diminuire, segno che la possibilità di sanare il debito con l’Ex Equitalia avendo la possibilità di evitare sanzioni ed interessi di mora, è una modalità vincente che continua ad attrarre l’interesse di molti contribuenti desiderosi di fare comunque, nonostante le pendenze ed i problemi economici, ‘pace con il fisco’.
Inoltre a differenza del recente passato, ora il piano di rientro è anche più ‘leggero’ e sostenibile in quanto vi è la possibilità di dilazionarlo in un periodo più lungo, dalle 10 alle 18 rate in 5 anni a seconda che si vada a sanare una precedente rottamazione o si presenti la domanda per la prima volta.
Tra rottamazione ter e saldo e stralcio, ossia l’ultima sanatoria pensata per quanti versino in condizioni di maggiore difficoltà economica, aventi un Isee fino a 20mila euro, si contano già 460 mila domande a metà marzo. Se si considera che la scadenza per poter richiedere la ‘pace fiscale’ scadrà il 30 aprile 2019, e dunque vi è ancora più di un mese per poter fare domanda, si può immaginare quante ne potranno ancora pervenire, se il trend rimanesse il medesimo.
Per poter procedere alla richiesta di rottamazione o saldo e stralcio vi sono almeno tre canali:
Le persone interessate a fare ‘pace con il fisco’ stanno presentando nella maggior parte dei casi la propria domanda in autonomia, infatti risulta preso d’assalto il portale dell’Agenzia delle Entrate –Riscossione (Ader), che permette di presentare l’istanza in via telematica sia per quanti abbiano già le credenziali di accesso all’area riservata, sia per chi ne fosse sprovvisto usufruendo del servizio ‘fai da te’. La Rottamazione ter e il saldo e stralcio sono stati trainati in questi mesi soprattutto dai canali online che ha registrato il maggior numero di richieste pervenute.
Da una prima analisi delle domande presentate si evince, inoltre, osservando le fasce di debito, che a pagare sono prevalentemente, 55% dei casi, i contribuenti con importi dovuti sopra i 100mila euro, mentre la quota dei micro-debiti (da 0 a 1.000 euro) pesa solo per l’1,8% , anche se si considerano tutti i contribuenti con posizioni fino a 10mila euro la percentuale sale solo a 12,6%.
Attraverso le rottamazioni nelle casse statali nel 2018 è stato garantito un gettito di 3.9 mld, mentre dalla riscossione ordinaria sono arrivati 6,1 miliardi