Spunta un nuovo piano per la Banca Popolare di Bari. Dopo che il Tribunale Ue ha accolto qualche giorno fa il ricorso presentato dallItalia e dalla stessa Popolare di Bari e che ha sancito che i fondi concessi dal Fondo Interbancario (Fitd) allistituto pugliese nel 2014 non rappresentano un aiuto di Stato, cè un altro fronte che si dovrebbe aprire a giorni, dopo lapprovazione entro fine mese del bilancio 2018, che finirà in perdita per le pesanti svalutazioni.
Il disegno, che sarebbe stato presentato a Banca dItalia, è parte del piano industriale della banca guidata dallamministratore delegato Vincenzo De Bustis.
Il piano si sviluppa, secondo indiscrezioni, su due livelli. Il primo è quello del derisking dellattivo. Sarebbero infatti ormai a buon punto le discussioni con Sga e doBank per la cessione del portafoglio di sofferenze dellistituto pugliese. Secondo gli ultimi dati disponibili del 30 giugno la banca aveva npe lordi per 2,57 miliardi, con una rilevante presenza di Utp. Dal canto loro Sga e doBank starebbero lavorando a una soluzione di sistema, rilevando i pacchetti di sofferenze di diverse banche popolari di piccole dimensioni; in questo ambito, Banca Popolare di Bari avrebbe ritenuto lopzione Sga-doBank preferibile in termini di prezzo rispetto a quelle prospettate da altri operatori come Varde, Tpg e Ifis.
Cè poi una seconda parte del piano, un secondo livello, che sarebbe stato ideato dallo stesso De Bustis, anche se per ora si tratterebbe di unipotesi che dovrà essere valutata ulteriormente e confermata. Secondo il disegno allo studio, ci potrebbe essere una scissione della Popolare di Bari in due realtà: da una parte una Spa, con la clientela affluent, e dallaltra una community bank collegata al territorio e dedicata al retail e alle micro-imprese. Gli attuali soci avrebbero azioni di entrambe le entità divise.
Il progetto sarebbe dunque unevoluzione rispetto alla semplice trasformazione in Spa. Laumento di capitale di cui si parla da tempo, da oltre 200 milioni di euro, verrebbe dunque realizzato soltanto sulla Spa e sarebbe preludio allingresso di nuovi investitori o famiglie imprenditoriali. La community bank permetterebbe invece ai soci attuali della Bari di restare nella compagine, mentre gli stessi si andrebbero a diluire nella Spa.
Il disegno potrebbe, secondo le attese, coinvolgere altre banche popolari di piccole dimensioni come ad esempio la Banca Agricola Popolare di Ragusa, ma anche altre.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
The insider
vincenzo de bustis – sga-dobank – npl – banca popolare di bari
Spunta un nuovo piano per la Banca Popolare di Bari. Dopo che il Tribunale Ue ha accolto qualche giorno fa il ricorso presentato dallItalia e dalla stessa Popolare di Bari e che ha sancito che i fondi concessi dal Fondo Interbancario (Fitd) allistituto pugliese nel 2014 non rappresentano un aiuto di Stato, cè un altro fronte che si dovrebbe aprire a giorni, dopo lapprovazione entro fine mese del bilancio 2018, che finirà in perdita per le pesanti svalutazioni.
Il disegno, che sarebbe stato presentato a Banca dItalia, è parte del piano industriale della banca guidata dallamministratore delegato Vincenzo De Bustis.
Il piano si sviluppa, secondo indiscrezioni, su due livelli. Il primo è quello del derisking dellattivo. Sarebbero infatti ormai a buon punto le discussioni con Sga e doBank per la cessione del portafoglio di sofferenze dellistituto pugliese. Secondo gli ultimi dati disponibili del 30 giugno la banca aveva npe lordi per 2,57 miliardi, con una rilevante presenza di Utp. Dal canto loro Sga e doBank starebbero lavorando a una soluzione di sistema, rilevando i pacchetti di sofferenze di diverse banche popolari di piccole dimensioni; in questo ambito, Banca Popolare di Bari avrebbe ritenuto lopzione Sga-doBank preferibile in termini di prezzo rispetto a quelle prospettate da altri operatori come Varde, Tpg e Ifis.
Cè poi una seconda parte del piano, un secondo livello, che sarebbe stato ideato dallo stesso De Bustis, anche se per ora si tratterebbe di unipotesi che dovrà essere valutata ulteriormente e confermata. Secondo il disegno allo studio, ci potrebbe essere una scissione della Popolare di Bari in due realtà: da una parte una Spa, con la clientela affluent, e dallaltra una community bank collegata al territorio e dedicata al retail e alle micro-imprese. Gli attuali soci avrebbero azioni di entrambe le entità divise.
Il progetto sarebbe dunque unevoluzione rispetto alla semplice trasformazione in Spa. Laumento di capitale di cui si parla da tempo, da oltre 200 milioni di euro, verrebbe dunque realizzato soltanto sulla Spa e sarebbe preludio allingresso di nuovi investitori o famiglie imprenditoriali. La community bank permetterebbe invece ai soci attuali della Bari di restare nella compagine, mentre gli stessi si andrebbero a diluire nella Spa.
Il disegno potrebbe, secondo le attese, coinvolgere altre banche popolari di piccole dimensioni come ad esempio la Banca Agricola Popolare di Ragusa, ma anche altre.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
The insider
vincenzo de bustis – sga-dobank – npl – banca popolare di bari