Spesso chi è schiacciato dalla crisi ed ha perso il lavoro è costretto a fare debiti per fronteggiare situazioni di bisogno della propria famiglia, talvolta ci si trova anche a dover vendere la propria casa impossibilitati dal pagamento delle rate del mutuo. Queste situazioni di fragilità sempre più spesso sono quelle che spingono il soggetto ad indebitarsi ancor più tentando la via del facile guadagno, ossia cadendo vittime del gioco d’azzardo. Una spirale dunque di difficoltà e debiti che si autoalimenta, da cui può divenire complicato uscirne.
Tant’è che è stato dimostrato che la ludopatia e l’usura sono fenomeni trasversali, in quanto il soggetto che si è fatto attrarre dall’ illusione dei soldi facili, sempre più bisognoso di soldi, si rivolge purtroppo, avendo ormai tentato tutti i canali tradizionali , agli usurai. Secondo dati basati sulle denunce e sui report delle 32 fondazioni antiusura presenti in Italia, a livello nazionale il 50% dei casi di vittime di usura è legato, infatti, al gioco d’azzardo.
“L’azzardo è una delle principali cause di indebitamento delle famiglie italiane anche a usura – ha dichiarato Mons. Alberto D’Urso, Presidente della Consulta Nazionale Antiusura- Il suo consumo è ormai fuori controllo per stessa ammissione di alcuni esponenti delle istituzioni. Siamo difronte ad una deriva non solo economica, ma anche esistenziale. Ci sono persone che a causa dei debiti o per coprire le insolvenze da azzardo fanno gesti inconsulti a danno di se stessi, dei famigliari e dell’intera collettività. E’ un fenomeno tanto complesso che va contrastato sul piano della prevenzione, della legalità, della giustizia, dell’economia politica, della politica economica e della salute pubblica.
Vi è un’ulteriore e indiretta conseguenza: l’inadempienza sul versante delle rate dei mutui, paradossalmente attiva una disfunzionale propensione al consumo di altri generi senza “valore d’uso”, come il gioco d’azzardo, mentre restringe l’area delle famiglie che potrebbero accedere alle procedure della composizione legale delle crisi da sovra indebitamento. L’azzardo ad oggi vale oltre 100 miliardi di euro, il doppio del 2009.
Per il sociologo Maurizio Fiasco, Consulente della Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II, il fenomeno del sovra indebitamento è un problema “non solo per le famiglie, ma anche per l’economia e per il debito pubblico. Molte di queste hanno fatto ricorso al gioco d’azzardo”.
Quindi è fondamentale agire all’origine del problema, dicono gli esperti, intensificando anche la cerchia sociale di riferimento, per evitare che le persone si sentano sole e cadano vittime di scelte sbagliate che andrebbero ad alimentare ulteriormente il loro indebitamento.
Spesso chi è schiacciato dalla crisi ed ha perso il lavoro è costretto a fare debiti per fronteggiare situazioni di bisogno della propria famiglia, talvolta ci si trova anche a dover vendere la propria casa impossibilitati dal pagamento delle rate del mutuo. Queste situazioni di fragilità sempre più spesso sono quelle che spingono il soggetto ad indebitarsi ancor più tentando la via del facile guadagno, ossia cadendo vittime del gioco d’azzardo. Una spirale dunque di difficoltà e debiti che si autoalimenta, da cui può divenire complicato uscirne.
Tant’è che è stato dimostrato che la ludopatia e l’usura sono fenomeni trasversali, in quanto il soggetto che si è fatto attrarre dall’ illusione dei soldi facili, sempre più bisognoso di soldi, si rivolge purtroppo, avendo ormai tentato tutti i canali tradizionali , agli usurai. Secondo dati basati sulle denunce e sui report delle 32 fondazioni antiusura presenti in Italia, a livello nazionale il 50% dei casi di vittime di usura è legato, infatti, al gioco d’azzardo.
“L’azzardo è una delle principali cause di indebitamento delle famiglie italiane anche a usura – ha dichiarato Mons. Alberto D’Urso, Presidente della Consulta Nazionale Antiusura- Il suo consumo è ormai fuori controllo per stessa ammissione di alcuni esponenti delle istituzioni. Siamo difronte ad una deriva non solo economica, ma anche esistenziale. Ci sono persone che a causa dei debiti o per coprire le insolvenze da azzardo fanno gesti inconsulti a danno di se stessi, dei famigliari e dell’intera collettività. E’ un fenomeno tanto complesso che va contrastato sul piano della prevenzione, della legalità, della giustizia, dell’economia politica, della politica economica e della salute pubblica.
Vi è un’ulteriore e indiretta conseguenza: l’inadempienza sul versante delle rate dei mutui, paradossalmente attiva una disfunzionale propensione al consumo di altri generi senza “valore d’uso”, come il gioco d’azzardo, mentre restringe l’area delle famiglie che potrebbero accedere alle procedure della composizione legale delle crisi da sovra indebitamento. L’azzardo ad oggi vale oltre 100 miliardi di euro, il doppio del 2009.
Per il sociologo Maurizio Fiasco, Consulente della Consulta Nazionale Antiusura Giovanni Paolo II, il fenomeno del sovra indebitamento è un problema “non solo per le famiglie, ma anche per l’economia e per il debito pubblico. Molte di queste hanno fatto ricorso al gioco d’azzardo”.
Quindi è fondamentale agire all’origine del problema, dicono gli esperti, intensificando anche la cerchia sociale di riferimento, per evitare che le persone si sentano sole e cadano vittime di scelte sbagliate che andrebbero ad alimentare ulteriormente il loro indebitamento.