La legge di conversione del decreto semplificazioni ha esteso la rottamazione-ter ad una platea maggiore, ragione per cui l’Agenzia delle Entrate ha dovuto, in questi giorni provvedere ad aggiornare i moduli necessari per poter fare domanda. Si aprono dunque nuove possibilità per quanti vogliono chiudere la partita col fisco per le cartelle dal 2000 al 2017, il decreto semplificazioni ha infatti modificato le condizioni di accesso per i potenziali beneficiari. Le novità riguardano anche quanti aderiranno al ‘Saldo e Stralcio ’.
Il testo coordinato del Dl 135/2018 è stato pubblicato in Gu il 12 febbraio ha puntualizzato che vi sarà da un lato l’estensione della rottamazione ter a tutti coloro che, pur avendo aderito alla rottamazione bis, non hanno pagato la rata del 7 dicembre 2018; dall’altro che sarà concesso il meccanismo di conversione alla rottamazione ter per le domande di ‘Saldo e Stralcio’ dichiarate non ammissibili per quanti risultano in comprovata condizione di difficoltà economica, Isee inferiore ai 20 mila euro.
In tal caso, infatti, se la domanda per il Saldo e Stralcio risultasse inammissibile, le cartelle con i pagamenti scaduti al 7 dicembre passerebbero ad essere automaticamente ammesse alla ‘rottamazione ter’, il debito dovrà essere reso in 9 rate con queste nuove modalità e scadenze:
- prima rata, di importo pari al 30% entro il 30 novembre 2019. Le 8 rate rimanenti di pari importo entro:
- il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre 2020;
- il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre 2021.
Chi ha aderito invece alla rottamazione bis ma non ha provveduto a saldare entro il 7 dicembre le tre rate della rottamazione bis scadute a luglio, settembre e ottobre 2018, ha ora la facoltà di poter dividere il residuo in 10 rate, che dovranno necessariamente essere pagate nei prossimi tre anni seguendo tali scadenze:
- 31 luglio e 30 novembre 2019;
- febbraio, maggio, luglio e novembre 2020;
- febbraio, maggio, luglio e novembre 2021.
Sarà, precisa il testo, tollerato un eventuale ritardo di 5 giorni sul pagamento delle singole rate, mentre resta la possibilità di pagare, per chi ne ha la facoltà, in un’unica soluzione agevolata entro il 31 luglio 2019.
L’agenzia delle Entrate –Riscossione ha dovuto adeguare alle ultime novità pubblicate nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale, i modelli di adesione, che ora sono disponibili nella nuova versione, per gli interessati, sul sito internet e agli sportelli dell’ente. I modelli a cui fare riferimento per poter aderirvi sono DA -2018 e SA-ST. E’ possibile provvedere alla richiesta anche online.
La legge di conversione del decreto semplificazioni ha esteso la rottamazione-ter ad una platea maggiore, ragione per cui l’Agenzia delle Entrate ha dovuto, in questi giorni provvedere ad aggiornare i moduli necessari per poter fare domanda. Si aprono dunque nuove possibilità per quanti vogliono chiudere la partita col fisco per le cartelle dal 2000 al 2017, il decreto semplificazioni ha infatti modificato le condizioni di accesso per i potenziali beneficiari. Le novità riguardano anche quanti aderiranno al ‘Saldo e Stralcio ’.
Il testo coordinato del Dl 135/2018 è stato pubblicato in Gu il 12 febbraio ha puntualizzato che vi sarà da un lato l’estensione della rottamazione ter a tutti coloro che, pur avendo aderito alla rottamazione bis, non hanno pagato la rata del 7 dicembre 2018; dall’altro che sarà concesso il meccanismo di conversione alla rottamazione ter per le domande di ‘Saldo e Stralcio’ dichiarate non ammissibili per quanti risultano in comprovata condizione di difficoltà economica, Isee inferiore ai 20 mila euro.
In tal caso, infatti, se la domanda per il Saldo e Stralcio risultasse inammissibile, le cartelle con i pagamenti scaduti al 7 dicembre passerebbero ad essere automaticamente ammesse alla ‘rottamazione ter’, il debito dovrà essere reso in 9 rate con queste nuove modalità e scadenze:
Chi ha aderito invece alla rottamazione bis ma non ha provveduto a saldare entro il 7 dicembre le tre rate della rottamazione bis scadute a luglio, settembre e ottobre 2018, ha ora la facoltà di poter dividere il residuo in 10 rate, che dovranno necessariamente essere pagate nei prossimi tre anni seguendo tali scadenze:
Sarà, precisa il testo, tollerato un eventuale ritardo di 5 giorni sul pagamento delle singole rate, mentre resta la possibilità di pagare, per chi ne ha la facoltà, in un’unica soluzione agevolata entro il 31 luglio 2019.
L’agenzia delle Entrate –Riscossione ha dovuto adeguare alle ultime novità pubblicate nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale, i modelli di adesione, che ora sono disponibili nella nuova versione, per gli interessati, sul sito internet e agli sportelli dell’ente. I modelli a cui fare riferimento per poter aderirvi sono DA -2018 e SA-ST. E’ possibile provvedere alla richiesta anche online.