Unicredit cede un portafoglio di npl ipotecari. L’istituto guidato dall’ad, Jean Pierre Mustier, ha siglato un accordo con una società affiliata di Fortress per la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza derivanti da contratti di credito ipotecario verso clientela del segmento pmi italiane. Il portafoglio comprende esclusivamente crediti derivanti da contratti di finanziamento regolati dal diritto italiano con un valore facciale complessivo, al lordo delle rettifiche, di circa 675 milioni di euro al 31 marzo di quest’anno.
L’impatto della cessione verrà recepito nel bilancio del quarto trimestre. La vendita costituisce parte dell’attuale strategia di Unicredit di riduzione delle esposizioni deteriorate. L’operazione segue quella di ieri con cui la banca ha ceduto un portafoglio di npl di circa 590 milioni di euro, al lordo delle rettifiche di valore, a due veicoli di cartolarizzazione, uno gestito da J-Invest e l’altro da Illimity.
In questo caso si tratta di sofferenze derivanti da contratti di credito chirografario verso clientela del segmento Pmi, comprendente esclusivamente “large tickets”. Nel dettaglio, J-Invest ha comprato circa 384 milioni, mentre Illimity la tranche da circa 206 milioni. Anche l’impatto di questa cessione verrà recepito nel bilancio del quarto trimestre.
L’attività di de-risking del gruppo è proseguita nel terzo trimestre con esposizioni deteriorate lorde in ulteriore calo a 40,8 miliardi di euro. Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale dei crediti è migliorato di 249 pb all’8,3% con un rapporto di copertura del 60,9%. Le cessioni dei crediti deteriorati lordi hanno contribuito per 1,2 miliardi nel terzo trimestre e per 2,6 miliardi nei primi nove mesi di quest’anno.
Il rundown accelerato del portafoglio non core al 2021 è proseguito secondo i piani con esposizioni deteriorate lorde in ulteriore calo di 7,8 miliardi a 20,6 miliardi di euro sempre nel terzo trimestre, compresi 0,4 miliardi di cessioni (1 miliardo nei primi nove mesi del 2018 ). Entro fine anno, le esposizioni deteriorate lorde complessive sono previste in calo a 19 miliardi.
Ieri a Piazza Affari il titolo Unicredit ha chiuso la seduta a quota 11,51 euro (-1,18%) e oggi cede un altro -0,35% a 11,47 euro. Eppure “negli ultimi due giorni Unicredit ha annunciato la cessione di 1,3 miliardi di euro di npl verso pmi”, commentano stamani gli analisti di Fidentiis, ricordando che queste cessioni fanno parte della strategia di Unicredit di ridurre le esposizioni non performanti (npe) lorde a 40,3 miliardi entro la fine del 2019 (4 miliardi meglio rispetto all’obiettivo iniziale del piano Transform 2019), “un obiettivo in pratica già raggiunto. Mentre il rundown completo del portafoglio non core è atteso entro il 2025”. Fidentiis ha quindi confermato il rating buy su Unicredit . Invece Banca Akros ha ribadito il rating neutral con un prezzo obiettivo a 15,50 euro.
Autore: Francesca Gerosa
Fonte:
Il Sole 24 Ore
crediti deteriorati – npl – unicredit – npl ipotecari
Unicredit cede un portafoglio di npl ipotecari. L’istituto guidato dall’ad, Jean Pierre Mustier, ha siglato un accordo con una società affiliata di Fortress per la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza derivanti da contratti di credito ipotecario verso clientela del segmento pmi italiane. Il portafoglio comprende esclusivamente crediti derivanti da contratti di finanziamento regolati dal diritto italiano con un valore facciale complessivo, al lordo delle rettifiche, di circa 675 milioni di euro al 31 marzo di quest’anno.
L’impatto della cessione verrà recepito nel bilancio del quarto trimestre. La vendita costituisce parte dell’attuale strategia di Unicredit di riduzione delle esposizioni deteriorate. L’operazione segue quella di ieri con cui la banca ha ceduto un portafoglio di npl di circa 590 milioni di euro, al lordo delle rettifiche di valore, a due veicoli di cartolarizzazione, uno gestito da J-Invest e l’altro da Illimity.
In questo caso si tratta di sofferenze derivanti da contratti di credito chirografario verso clientela del segmento Pmi, comprendente esclusivamente “large tickets”. Nel dettaglio, J-Invest ha comprato circa 384 milioni, mentre Illimity la tranche da circa 206 milioni. Anche l’impatto di questa cessione verrà recepito nel bilancio del quarto trimestre.
L’attività di de-risking del gruppo è proseguita nel terzo trimestre con esposizioni deteriorate lorde in ulteriore calo a 40,8 miliardi di euro. Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale dei crediti è migliorato di 249 pb all’8,3% con un rapporto di copertura del 60,9%. Le cessioni dei crediti deteriorati lordi hanno contribuito per 1,2 miliardi nel terzo trimestre e per 2,6 miliardi nei primi nove mesi di quest’anno.
Il rundown accelerato del portafoglio non core al 2021 è proseguito secondo i piani con esposizioni deteriorate lorde in ulteriore calo di 7,8 miliardi a 20,6 miliardi di euro sempre nel terzo trimestre, compresi 0,4 miliardi di cessioni (1 miliardo nei primi nove mesi del 2018 ). Entro fine anno, le esposizioni deteriorate lorde complessive sono previste in calo a 19 miliardi.
Ieri a Piazza Affari il titolo Unicredit ha chiuso la seduta a quota 11,51 euro (-1,18%) e oggi cede un altro -0,35% a 11,47 euro. Eppure “negli ultimi due giorni Unicredit ha annunciato la cessione di 1,3 miliardi di euro di npl verso pmi”, commentano stamani gli analisti di Fidentiis, ricordando che queste cessioni fanno parte della strategia di Unicredit di ridurre le esposizioni non performanti (npe) lorde a 40,3 miliardi entro la fine del 2019 (4 miliardi meglio rispetto all’obiettivo iniziale del piano Transform 2019), “un obiettivo in pratica già raggiunto. Mentre il rundown completo del portafoglio non core è atteso entro il 2025”. Fidentiis ha quindi confermato il rating buy su Unicredit . Invece Banca Akros ha ribadito il rating neutral con un prezzo obiettivo a 15,50 euro.
Autore: Francesca Gerosa
Fonte:
Il Sole 24 Ore
crediti deteriorati – npl – unicredit – npl ipotecari