l cda di Banco Bpm si riunisce oggi per definire la cornice dell’operazione di cessione del portafoglio di Npl, anche se non appare scontata la concessione di un’esclusiva ma resta in campo l’opzione di proseguire con due delle tre cordate in lizza, che sono formate da doBank, Fortress e Illimity (Citi è l’advisor), da Credito Fondiario (Fonspa) ed Elliott (gli adviser sono Goldman Sachs e PwC) e, infine, da Christofferson Robb & Company, Davidson Kempner e Prelios (affiancati da Rothschild e Mediobanca). Per l’operazione sugli Npl, denominata Ace, l’obiettivo di Banco Bpm – affiancato da Deutsche Bank e Deloitte – è utilizzare le Gacs e deconsolidare un pacchetto di sofferenze vicino alla soglia massima, ovvero 8,6 miliardi di euro, più la piattaforma di servicing. I prezzi dovrebbero attestarsi intorno al 21-22%: a queste condizioni, secondo gli analisti, Banco Bpm potrebbe mantenere un Cet1 fully loaded dell’11%.
Oggi sarà trattato anche il dossier sul riassetto delle attività del credito al consumo. Il mese scorso i soci di Agos Ducato, cioè Banco Bpm e Credit Agricole, hanno assegnato l’incarico agli advisor, rispettivamente Nomura e Morgan Stanley, per valutare le opzioni a disposizione per l’alleanza. BancoBpm ha incaricato i propri consulenti finanziari di razionalizzare la struttura del gruppo bancario nel settore del credito al consumo, in modo da evitare sovrapposizioni sorte dopo la fusione tra la Popolare di Milano e il Banco Popolare. Lo schema, alla fine prescelto, vedrebbe la cessione ad Agos-Ducato (39% Banco Bpm, 61% Credit Agricole) dell’intero capitale di Profamily e la contestuale stipula di un accordo di distribuzione di dieci anni. In questo modo si libereranno risorse che andranno a compensare eventuali perdite sul portafoglio di Npl.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
Il Sole 24 Ore
banco bpm – npl – sofferenze bancarie – credito al consumo – gacs
l cda di Banco Bpm si riunisce oggi per definire la cornice dell’operazione di cessione del portafoglio di Npl, anche se non appare scontata la concessione di un’esclusiva ma resta in campo l’opzione di proseguire con due delle tre cordate in lizza, che sono formate da doBank, Fortress e Illimity (Citi è l’advisor), da Credito Fondiario (Fonspa) ed Elliott (gli adviser sono Goldman Sachs e PwC) e, infine, da Christofferson Robb & Company, Davidson Kempner e Prelios (affiancati da Rothschild e Mediobanca). Per l’operazione sugli Npl, denominata Ace, l’obiettivo di Banco Bpm – affiancato da Deutsche Bank e Deloitte – è utilizzare le Gacs e deconsolidare un pacchetto di sofferenze vicino alla soglia massima, ovvero 8,6 miliardi di euro, più la piattaforma di servicing. I prezzi dovrebbero attestarsi intorno al 21-22%: a queste condizioni, secondo gli analisti, Banco Bpm potrebbe mantenere un Cet1 fully loaded dell’11%.
Oggi sarà trattato anche il dossier sul riassetto delle attività del credito al consumo. Il mese scorso i soci di Agos Ducato, cioè Banco Bpm e Credit Agricole, hanno assegnato l’incarico agli advisor, rispettivamente Nomura e Morgan Stanley, per valutare le opzioni a disposizione per l’alleanza. BancoBpm ha incaricato i propri consulenti finanziari di razionalizzare la struttura del gruppo bancario nel settore del credito al consumo, in modo da evitare sovrapposizioni sorte dopo la fusione tra la Popolare di Milano e il Banco Popolare. Lo schema, alla fine prescelto, vedrebbe la cessione ad Agos-Ducato (39% Banco Bpm, 61% Credit Agricole) dell’intero capitale di Profamily e la contestuale stipula di un accordo di distribuzione di dieci anni. In questo modo si libereranno risorse che andranno a compensare eventuali perdite sul portafoglio di Npl.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
Il Sole 24 Ore
banco bpm – npl – sofferenze bancarie – credito al consumo – gacs