Il Fondo garanzia prima casa, nato nel 2013 dalla legge finanziaria presso il Ministero dell’Economia e gestito dalla Consap, é divenuto poi operativo da gennaio 2015 ed ha permesso la realizzazione di un sogno specie per gli under 35, che hanno potuto acquistare o ristrutturare la prima casa, potendo godere di un mutuo ipotecario fino al 100% del valore dell’abitazione.
Il fondo è stato una ‘manna dal cielo’ per tutte le famiglie in difficoltà, ma la dotazione di risorse stanziate sarebbe in scadenza al 31/12/2018, ragione per cui, vista l’importanza dello strumento specie per la ripresa del mercato immobiliare, vi è come Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana, chiede a gran voce che si pensi ad un eventuale proroga del progetto, ossia che venga rifinanziato il Fondo dal prossimo 2019.
Il direttore dell’ Abi ha definito il Fondo: “Un esempio di successo nel favorire l’acquisto della prima casa”, che , come dicono i dati, è stato utilizzato maggiormente dagli under 35. Si consideri che grazie alla misura in tre anni, infatti, l’ultima rilevazione riguarda il 25 settembre 2018, le operazioni di mutuo portate a termine risultano pari a 90.170, per un controvalore di circa 10,1 miliardi di euro , circa 300 le richieste giornaliere, molte delle quali, il 58% del totale derivano appunto dalla fascia d’età 20-35 anni.
Si tratta di un fondo di solidarietà istituito dallo Stato per agevolare l’acquisto della prima abitazione, uno strumento che rilascia garanzie nella misura massima del 50% della quota capitale su mutui ipotecari che non superano l’ammontare di 250 mila euro. Rivolto in primis alle coppie costituite da minimo due anni, formate da persone dove almeno una delle due non abbia compiuto i 35 anni; i nuclei familiari mono-genitoriali con almeno un figlio convivente minore, i richiedenti in possesso di un contratto di lavoro atipico, i conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, ma che non esclude in realtà nessuno visto che le altre casistiche sono state gestite come beneficiari non prioritari.
Sabatini conscio dell’importanza dello stesso per dare vigore ad un mercato immobiliare, che finalmente inizia a mostrare i primi cenni di ripresa, anche nei prezzi, durante l’audizione in Parlamento sulla Legge di Bilancio 2019 ha voluto portare l’attenzione sui risultati ottenuti dalla misura e sul fatto che stando alle informazioni ottenute da Consap SpA, le disponibilità finanziarie del Fondo di garanzia per la prima casa siano purtroppo in scadenza al 31/12/2018 e dunque sulla necessità che si provveda ad un rifinanziamento.
Giacché ricorda Sabatini, il Fondo favorisce l’acquisto della prima casa per molte famiglie, soprattutto composte da giovani di età inferiore ai 35 anni, senza che siano richieste ulteriori garanzie oltre all’ipoteca sull’immobile da adibire ad abitazione principale e permette di sostenere il mercato immobiliare residenziale.
Inoltre in un momento di incertezza come quello attuale ove la stessa Abi ha evidenziato come ad ottobre il costo medio dei prestiti per comprare casa sia salito all’1,87 per cento per effetto dell’aumento dello spread., il rifinanziamento di un Fondo di questa importanza potrebbe certamente tenere sotto controllo l’ansia di quanti sono in procinto di acquistare la prima casa e di compiere quel sempre più faticoso percorso che in sociologia viene definito transizione alla vita adulta. Non resta che attendere
dunque per comprendere quali saranno le sorti del Fondo Garanzia prima casa giunto dunque ad un bivio decisivo: termine o proroga?
Il Fondo garanzia prima casa, nato nel 2013 dalla legge finanziaria presso il Ministero dell’Economia e gestito dalla Consap, é divenuto poi operativo da gennaio 2015 ed ha permesso la realizzazione di un sogno specie per gli under 35, che hanno potuto acquistare o ristrutturare la prima casa, potendo godere di un mutuo ipotecario fino al 100% del valore dell’abitazione.
Il fondo è stato una ‘manna dal cielo’ per tutte le famiglie in difficoltà, ma la dotazione di risorse stanziate sarebbe in scadenza al 31/12/2018, ragione per cui, vista l’importanza dello strumento specie per la ripresa del mercato immobiliare, vi è come Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana, chiede a gran voce che si pensi ad un eventuale proroga del progetto, ossia che venga rifinanziato il Fondo dal prossimo 2019.
Il direttore dell’ Abi ha definito il Fondo: “Un esempio di successo nel favorire l’acquisto della prima casa”, che , come dicono i dati, è stato utilizzato maggiormente dagli under 35. Si consideri che grazie alla misura in tre anni, infatti, l’ultima rilevazione riguarda il 25 settembre 2018, le operazioni di mutuo portate a termine risultano pari a 90.170, per un controvalore di circa 10,1 miliardi di euro , circa 300 le richieste giornaliere, molte delle quali, il 58% del totale derivano appunto dalla fascia d’età 20-35 anni.
Si tratta di un fondo di solidarietà istituito dallo Stato per agevolare l’acquisto della prima abitazione, uno strumento che rilascia garanzie nella misura massima del 50% della quota capitale su mutui ipotecari che non superano l’ammontare di 250 mila euro. Rivolto in primis alle coppie costituite da minimo due anni, formate da persone dove almeno una delle due non abbia compiuto i 35 anni; i nuclei familiari mono-genitoriali con almeno un figlio convivente minore, i richiedenti in possesso di un contratto di lavoro atipico, i conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, ma che non esclude in realtà nessuno visto che le altre casistiche sono state gestite come beneficiari non prioritari.
Sabatini conscio dell’importanza dello stesso per dare vigore ad un mercato immobiliare, che finalmente inizia a mostrare i primi cenni di ripresa, anche nei prezzi, durante l’audizione in Parlamento sulla Legge di Bilancio 2019 ha voluto portare l’attenzione sui risultati ottenuti dalla misura e sul fatto che stando alle informazioni ottenute da Consap SpA, le disponibilità finanziarie del Fondo di garanzia per la prima casa siano purtroppo in scadenza al 31/12/2018 e dunque sulla necessità che si provveda ad un rifinanziamento.
Giacché ricorda Sabatini, il Fondo favorisce l’acquisto della prima casa per molte famiglie, soprattutto composte da giovani di età inferiore ai 35 anni, senza che siano richieste ulteriori garanzie oltre all’ipoteca sull’immobile da adibire ad abitazione principale e permette di sostenere il mercato immobiliare residenziale.
Inoltre in un momento di incertezza come quello attuale ove la stessa Abi ha evidenziato come ad ottobre il costo medio dei prestiti per comprare casa sia salito all’1,87 per cento per effetto dell’aumento dello spread., il rifinanziamento di un Fondo di questa importanza potrebbe certamente tenere sotto controllo l’ansia di quanti sono in procinto di acquistare la prima casa e di compiere quel sempre più faticoso percorso che in sociologia viene definito transizione alla vita adulta. Non resta che attendere
dunque per comprendere quali saranno le sorti del Fondo Garanzia prima casa giunto dunque ad un bivio decisivo: termine o proroga?