Parte il processo Sandokan 2 su 3 miliardi di non performing loan del gruppo Unicredit, la maggioranza dei quali garantiti da immobili e progetti di sviluppo.
La riedizione del progetto Sandokan ripartirà con gli stessi partner-investitori di Sandokan 1, cioè il colosso degli investimenti alternativi statunitense Pimco, il gruppo Gwm e il servicer Aurora Recovery Capital.
Secondo indiscrezioni, sarebbe infatti già partita la due diligence su una prima tranche per complessivi 800 milioni rispetto ai 3 miliardi di euro totali delloperazione. Entro fine mese dovrebbe inoltre partire lanalisi su unaltra fetta del portafoglio per circa un miliardo di euro.
I crediti oggetto del portafoglio sono interamente incagli, cioè Utp-Unlikely to pay con un sottostante immobiliare.
Una piccolissima parte è formata invece da finanziamenti di tipo «unsecured», collegata però alle posizioni garantite. Per quanto riguarda la composizione del portafoglio, in termini di sottostante, sarebbe suddiviso in maniera bilanciata tra immobili e sviluppi immobiliari da rilanciare.
La nuova edizione di Sandokan è stata voluta nuovamente dallistituto guidato dallamministratore delegato Jean Pierre Mustier dopo i buoni risultati finora raggiunti dopo il lancio della prima operazione Sandokan, da complessivi 1,3 miliardi di euro: con recuperi importanti, superiori al business plan, sugli incagli del portafoglio.
La nuova edizione avrà dunque un importo superiore, fino a 3 miliardi.
La struttura finanziaria della transazione Sandokan 2 sarà la stessa della prima edizione: Pimco fornirà equity per gli investimenti per il 70%, mentre Gwm per il restante 30 per cento.
Unicredit non deconsoliderà il portafoglio, ma parteciperà alla valorizzazione e al ritorno in bonis dei crediti problematici.
Al lavoro cè una pattuglia nutrita di advisor e consulenti tecnici: lo studio legale Lombardi Segni Associati, Reag, Cbre, Patrigest-Gabetti, Alcotec, Abaco e Progetto Cmr.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
The insider
processo sandokan – crediti deteriorati – banche – npl
Parte il processo Sandokan 2 su 3 miliardi di non performing loan del gruppo Unicredit, la maggioranza dei quali garantiti da immobili e progetti di sviluppo.
La riedizione del progetto Sandokan ripartirà con gli stessi partner-investitori di Sandokan 1, cioè il colosso degli investimenti alternativi statunitense Pimco, il gruppo Gwm e il servicer Aurora Recovery Capital.
Secondo indiscrezioni, sarebbe infatti già partita la due diligence su una prima tranche per complessivi 800 milioni rispetto ai 3 miliardi di euro totali delloperazione. Entro fine mese dovrebbe inoltre partire lanalisi su unaltra fetta del portafoglio per circa un miliardo di euro.
I crediti oggetto del portafoglio sono interamente incagli, cioè Utp-Unlikely to pay con un sottostante immobiliare.
Una piccolissima parte è formata invece da finanziamenti di tipo «unsecured», collegata però alle posizioni garantite. Per quanto riguarda la composizione del portafoglio, in termini di sottostante, sarebbe suddiviso in maniera bilanciata tra immobili e sviluppi immobiliari da rilanciare.
La nuova edizione di Sandokan è stata voluta nuovamente dallistituto guidato dallamministratore delegato Jean Pierre Mustier dopo i buoni risultati finora raggiunti dopo il lancio della prima operazione Sandokan, da complessivi 1,3 miliardi di euro: con recuperi importanti, superiori al business plan, sugli incagli del portafoglio.
La nuova edizione avrà dunque un importo superiore, fino a 3 miliardi.
La struttura finanziaria della transazione Sandokan 2 sarà la stessa della prima edizione: Pimco fornirà equity per gli investimenti per il 70%, mentre Gwm per il restante 30 per cento.
Unicredit non deconsoliderà il portafoglio, ma parteciperà alla valorizzazione e al ritorno in bonis dei crediti problematici.
Al lavoro cè una pattuglia nutrita di advisor e consulenti tecnici: lo studio legale Lombardi Segni Associati, Reag, Cbre, Patrigest-Gabetti, Alcotec, Abaco e Progetto Cmr.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
The insider
processo sandokan – crediti deteriorati – banche – npl