Il mondo della gestione del credito è stato letteralmente investito dal vento portato dalla circolare della Banca d’Italia che è andata a modificare le categorie dei crediti deteriorati, introducendo le “insolvenze probabili”.
Ma ciò che la Banca d’Italia non ha fatto, è stato dare una definizione univoca di crediti Unlikely To Pay. In questa prospettiva di cambiamento e confusione, ogni operatore del mercato ha interpretato secondo propri criteri la nuova classificazione.
Nel futuro si cercherà certamente di dirigersi verso una definizione uniforme, ma per far questo è necessario capire ed individuare i metri di misurazione più adatti ad identificare un credito UTP da un credito deteriorato.
È un processo fondamentale per gli originator, che hanno l’onere di classificare i crediti per prepararne la cessione o tentare il recupero: avere a disposizione un quadro preciso sul credito e la realtà intorno permette di ridurre notevolmente i fattori di rischio.
Disporre di informazioni approfondite non è meno importante per gli investitori, che potranno valutare la convenienza dell’operazione supportati da dati precisi e penetranti.
In quest’ottica, il workshop di Confidence, che si terrà in parallelo al 12° CvDay del prossimo 21 novembre, si pone come un approfondimento, dedicato agli addetti ai lavori, che mette l’accento sugli strumenti a disposizione degli utenti per la classificazione e la gestione di questa particolare categoria di crediti.
Il mondo della gestione del credito è stato letteralmente investito dal vento portato dalla circolare della Banca d’Italia che è andata a modificare le categorie dei crediti deteriorati, introducendo le “insolvenze probabili”.
Ma ciò che la Banca d’Italia non ha fatto, è stato dare una definizione univoca di crediti Unlikely To Pay. In questa prospettiva di cambiamento e confusione, ogni operatore del mercato ha interpretato secondo propri criteri la nuova classificazione.
Nel futuro si cercherà certamente di dirigersi verso una definizione uniforme, ma per far questo è necessario capire ed individuare i metri di misurazione più adatti ad identificare un credito UTP da un credito deteriorato.
È un processo fondamentale per gli originator, che hanno l’onere di classificare i crediti per prepararne la cessione o tentare il recupero: avere a disposizione un quadro preciso sul credito e la realtà intorno permette di ridurre notevolmente i fattori di rischio.
Disporre di informazioni approfondite non è meno importante per gli investitori, che potranno valutare la convenienza dell’operazione supportati da dati precisi e penetranti.
In quest’ottica, il workshop di Confidence, che si terrà in parallelo al 12° CvDay del prossimo 21 novembre, si pone come un approfondimento, dedicato agli addetti ai lavori, che mette l’accento sugli strumenti a disposizione degli utenti per la classificazione e la gestione di questa particolare categoria di crediti.