Era nell’aria già da quest’estate, ma l’annuncio ufficiale è arrivato in questi giorni: è stato siglato l’accordo per l’acquisizione del Gruppo Maran di Spoleto, da parte di Hoist Italia. La trattativa è stata lunga e laboriosa soprattutto per la situazione dei 183 dipendenti della società spoletina che versava in concordato preventivo dall’inizio dell’anno. L’accordo raggiunto prevede l’acquisizione da parte di Hoist Finance in Italia di tutte le attività e dei dipendenti di Maran. Si definisce inoltre la riorganizzazione della sede Maran di Catanzaro, le cui attività saranno rilevate dal Gruppo Sorec con l’obiettivo di incrementare l’attività di phone collection entrando anche nel business delle utilities. Nasce così un nuovo player importante sul mercato italiano del recupero crediti, dando continuità alle attività di una società molto importante sul territorio, attiva nel settore da circa 25 anni, che aveva chiuso il 2016 con 22 milioni di euro di ricavi. L’ammissione al concordato in continuità era stata chiesta lo scorso gennaio al Tribunale di Spoleto dal nuovo amministratore delegato di Maran, Andrea Marzapane, subentrato nel ruolo alla dimissionaria Teresa Maran, vedova di Nazzareno D’Atanasio. Sul tavolo del giudice era arrivata contestualmente anche l’istanza di concordato per R&S srl (250 dipendenti, partecipata in parte dalla ormai fallita Spoleto Credito e Servizi), anch’essa sotto il controllo della holding della famiglia D’Atanasio, il DTN Group.
Dall’altro lato si rafforza la presenza di Hoist Finance in Italia. La società svedese, attiva nella ristrutturazione del debito per banche e istituzioni finanziarie internazionali e specializzata nell’acquisto e nella gestione di crediti performing e non-performing, ha già acquisito nel 2014 la TRC spa, servicer romano fondato da Clemente Reale che oggi è Country manager di Hoist Italia. Nel nostro Paese Hoist ha investito oltre 800 milioni di euro acquistando portafogli dalle più importanti istituzioni bancarie e finanziarie e con 8.5 miliardi di euro di NPL in gestione è tra i principali players di settore. A marzo scorso Hoist Italia ha ottenuto da Fitch Ratings il giudizio CSS3+ e RSS3+ rispettivamente in qualità di Commercial Special Servicer e Residential Special Servicer, L’agenzia ha inoltre assegnato a Hoist un rating di ABSS2- come Asset-Backed Securities Special Ser.
Era nell’aria già da quest’estate, ma l’annuncio ufficiale è arrivato in questi giorni: è stato siglato l’accordo per l’acquisizione del Gruppo Maran di Spoleto, da parte di Hoist Italia. La trattativa è stata lunga e laboriosa soprattutto per la situazione dei 183 dipendenti della società spoletina che versava in concordato preventivo dall’inizio dell’anno. L’accordo raggiunto prevede l’acquisizione da parte di Hoist Finance in Italia di tutte le attività e dei dipendenti di Maran. Si definisce inoltre la riorganizzazione della sede Maran di Catanzaro, le cui attività saranno rilevate dal Gruppo Sorec con l’obiettivo di incrementare l’attività di phone collection entrando anche nel business delle utilities. Nasce così un nuovo player importante sul mercato italiano del recupero crediti, dando continuità alle attività di una società molto importante sul territorio, attiva nel settore da circa 25 anni, che aveva chiuso il 2016 con 22 milioni di euro di ricavi. L’ammissione al concordato in continuità era stata chiesta lo scorso gennaio al Tribunale di Spoleto dal nuovo amministratore delegato di Maran, Andrea Marzapane, subentrato nel ruolo alla dimissionaria Teresa Maran, vedova di Nazzareno D’Atanasio. Sul tavolo del giudice era arrivata contestualmente anche l’istanza di concordato per R&S srl (250 dipendenti, partecipata in parte dalla ormai fallita Spoleto Credito e Servizi), anch’essa sotto il controllo della holding della famiglia D’Atanasio, il DTN Group.
Dall’altro lato si rafforza la presenza di Hoist Finance in Italia. La società svedese, attiva nella ristrutturazione del debito per banche e istituzioni finanziarie internazionali e specializzata nell’acquisto e nella gestione di crediti performing e non-performing, ha già acquisito nel 2014 la TRC spa, servicer romano fondato da Clemente Reale che oggi è Country manager di Hoist Italia. Nel nostro Paese Hoist ha investito oltre 800 milioni di euro acquistando portafogli dalle più importanti istituzioni bancarie e finanziarie e con 8.5 miliardi di euro di NPL in gestione è tra i principali players di settore. A marzo scorso Hoist Italia ha ottenuto da Fitch Ratings il giudizio CSS3+ e RSS3+ rispettivamente in qualità di Commercial Special Servicer e Residential Special Servicer, L’agenzia ha inoltre assegnato a Hoist un rating di ABSS2- come Asset-Backed Securities Special Ser.