Mai più senza Google. Dora in avanti banche e operatori del credito per quanto riguarda i sistemi di pagamento dovranno confrontarsi con il big tech più noto al mondo. Da ieri con Google Pay il colosso americano ha messo il suo piede (è già operativo in 24 Paesi) nel mondo della finanza e dei risparmi anche in Italia. Nelle intenzioni di Google non cè quella di sostituirsi al mondo bancario (almeno per ora) ma solo di dare più servizi ai clienti e la strada che ha scelto è quella di stringere partnership con primari gruppi.
Laccesso a Google Pay sarà possibile solo tramite le carte di credito di operatori misti come Banca Mediolanum e Widiba, banche tradizionali come quelle legate al circuito Nexi (la ex CartaSi) ma anche soluzioni di pagamento innovative come Boom e Hype (del Gruppo Banca Sella) e banche mobile come N26 e Revolut. In arrivo anche la più diffusa banca territoriale come Poste e Iccreea.
Tra alcuni plus di Google cè il fatto che non applicherà fee ai negozianti e rivenditori. E lo stesso trattamento ha chiesto ai suoi partner, vale a dire di non applicare fee aggiuntive ai clienti. Sul tema ricavi da questattività è arrivato un secco no comment dalla società ma come sappiamo tutto è business e niente si fa per niente. Ciò che caratterizza Google è quello di puntare alla creazione di una piattaforma aperta e a non fare concorrenza diretta alle banche italiane ma piuttosto creare sinergie. La presenza di Google è uno dei tanti effetti dellarrivo a gennaio della Psd2 che ha liberalizzato il mondo dei pagamenti e dei servizi.
«Con Google Pay si completa oggi lofferta nellambito dei sistemi di pagamento in mobilità, rendendo disponibile ai clienti tutti i servizi su tutte le carte di credito, di debito e prepagate» ha commentato Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum. «Abbiamo fatto dellinnovazione aggiunge la nostra strategia vincente, affinché i clienti possano sempre usufruire degli strumenti migliori». «Con Google Pay ha aggiunto Antonio Valitutti, responsabile di Hype vogliamo aggiungere un ulteriore importante punto di forza alla varietà di soluzioni di pagamento e gestione del denaro che mettiamo a disposizione dei clienti di Hype».
Il nuovo sistema permette di gestire le carte di credito/debito direttamente nellaccount Google, consentendo di pagare in sicurezza su app, siti web, nei negozi che supportano i pagamenti contactless e su tutte le property Google (Google Play e YouTube). Agli utenti Android bastano pochi secondi sia per connettersi sia per fare pagamenti. Per iniziare è sufficiente scaricare lapp Google Pay e aggiungere una carta di credito, di debito o prepagata (Maestro, MasterCard, Visa) emessa dalle banche partner. In alternativa si può attivare il servizio anche direttamente nellapp di mobile banking della propria banca. Poi, al momento di pagare, basterà attivare lo schermo del telefono e appoggiarlo al terminale per fare il pagamento contactless. Anche con Google Pay ci si muove in un ambiente protetto: quando lutente fa un pagamento, le transazioni si svolgono usando un numero di carta virtuale, per cui il numero di carta reale resta protetto.
Autore: Lucilla Incorvati
Fonte:
Il Sole 24 Ore
digitalizzazione – fintech – google pay – apple – mondo bancario
Mai più senza Google. Dora in avanti banche e operatori del credito per quanto riguarda i sistemi di pagamento dovranno confrontarsi con il big tech più noto al mondo. Da ieri con Google Pay il colosso americano ha messo il suo piede (è già operativo in 24 Paesi) nel mondo della finanza e dei risparmi anche in Italia. Nelle intenzioni di Google non cè quella di sostituirsi al mondo bancario (almeno per ora) ma solo di dare più servizi ai clienti e la strada che ha scelto è quella di stringere partnership con primari gruppi.
Laccesso a Google Pay sarà possibile solo tramite le carte di credito di operatori misti come Banca Mediolanum e Widiba, banche tradizionali come quelle legate al circuito Nexi (la ex CartaSi) ma anche soluzioni di pagamento innovative come Boom e Hype (del Gruppo Banca Sella) e banche mobile come N26 e Revolut. In arrivo anche la più diffusa banca territoriale come Poste e Iccreea.
Tra alcuni plus di Google cè il fatto che non applicherà fee ai negozianti e rivenditori. E lo stesso trattamento ha chiesto ai suoi partner, vale a dire di non applicare fee aggiuntive ai clienti. Sul tema ricavi da questattività è arrivato un secco no comment dalla società ma come sappiamo tutto è business e niente si fa per niente. Ciò che caratterizza Google è quello di puntare alla creazione di una piattaforma aperta e a non fare concorrenza diretta alle banche italiane ma piuttosto creare sinergie. La presenza di Google è uno dei tanti effetti dellarrivo a gennaio della Psd2 che ha liberalizzato il mondo dei pagamenti e dei servizi.
«Con Google Pay si completa oggi lofferta nellambito dei sistemi di pagamento in mobilità, rendendo disponibile ai clienti tutti i servizi su tutte le carte di credito, di debito e prepagate» ha commentato Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum. «Abbiamo fatto dellinnovazione aggiunge la nostra strategia vincente, affinché i clienti possano sempre usufruire degli strumenti migliori». «Con Google Pay ha aggiunto Antonio Valitutti, responsabile di Hype vogliamo aggiungere un ulteriore importante punto di forza alla varietà di soluzioni di pagamento e gestione del denaro che mettiamo a disposizione dei clienti di Hype».
Il nuovo sistema permette di gestire le carte di credito/debito direttamente nellaccount Google, consentendo di pagare in sicurezza su app, siti web, nei negozi che supportano i pagamenti contactless e su tutte le property Google (Google Play e YouTube). Agli utenti Android bastano pochi secondi sia per connettersi sia per fare pagamenti. Per iniziare è sufficiente scaricare lapp Google Pay e aggiungere una carta di credito, di debito o prepagata (Maestro, MasterCard, Visa) emessa dalle banche partner. In alternativa si può attivare il servizio anche direttamente nellapp di mobile banking della propria banca. Poi, al momento di pagare, basterà attivare lo schermo del telefono e appoggiarlo al terminale per fare il pagamento contactless. Anche con Google Pay ci si muove in un ambiente protetto: quando lutente fa un pagamento, le transazioni si svolgono usando un numero di carta virtuale, per cui il numero di carta reale resta protetto.
Autore: Lucilla Incorvati
Fonte:
Il Sole 24 Ore
digitalizzazione – fintech – google pay – apple – mondo bancario