Secondo lo studio condotto da IWBank Private Investiments in collaborazione con Demia dal titolo : “Il futuro è oggi” emerge come gli italiani preferiscano non pianificare i propri risparmi o farlo nel breve medio periodo. Il futuro viene visto come incerto e per questa ragione i risparmiatori italiani preferiscono vivere dignitosamente oggi, piuttosto che pianificare il loro ‘domani’. Due intervistati su 10, emerge dal campione di 1.500 investitori italiani nati tra il ‘44 ed il ‘93, associano il futuro ad un orizzonte temporale molto breve, inferiore ad un anno, 6 su dieci non vanno oltre i cinque anni. Solamente il 10% di quanti sono nati tra il ‘44 ed il ‘93 riesce a guardare ad un intervallo temporale superiore ai dieci anni.
La ricerca divide in tre categorie gli intervistati: i baby Boomers (nati tra il ’44 ed il 64’), la generazione X (dal 65 all’83’) e i Millennials ( Dall’84 al ’93). Andrea Pennacchia, direttore generale di IWBank Private Investments, spiega i risultati emersi: “La capacità di proiettarsi nel futuro è limitata e scoraggiata dai continui cambiamenti a molti livelli, in una società che viene descritta come in rapida e continua evoluzione, sempre meno caratterizzata da certezze. Alla reticenza personale, anche tra i Boomers, nel pensarsi e descriversi anziani si somma la difficoltà di prevedere la situazione complessiva e personale nei prossimi 10, 20, 30 anni, portando in tal modo i rispondenti a un tipico bias comportamentale, il presentismo appunto, molto diffuso in finanza”.
Nonostante il presentismo diffuso, emerge dalla ricerca, come i rispondenti, ben l’80% sia più che consapevole dell’importanza che riveste il risparmio, e quanto sarebbe importante, lo afferma ben il 60% del campione, per poter vivere più serenamente un domani, riuscire nella programmazione a lungo termine, senza essere preoccupati dal farlo a causa dall’incertezza del contesto. Sulla modalità con cui sia possibile superare tale presentismo concordano in molti, in 6 su 10 affermano infatti che la soluzione potrebbe essere il farsi affiancare da un professionista che possa supportare e consigliare nella pianificazione dei risparmi nel medio lungo periodo. La paura di sbagliare o investire quei pochi risparmi a disposizione dilaga, per questa ragione in molti preferiscono vivere il presente, seppur consapevoli che il risparmio di lungo periodo, specie quello che potrebbe servire per aiutare i figli un domani, resti una scelta importante. Purtroppo nonostante la consapevolezza l’incertezza attuale la fa da padrone ed influenza negativamente la scelta dei risparmiatori italiani.
Secondo lo studio condotto da IWBank Private Investiments in collaborazione con Demia dal titolo : “Il futuro è oggi” emerge come gli italiani preferiscano non pianificare i propri risparmi o farlo nel breve medio periodo. Il futuro viene visto come incerto e per questa ragione i risparmiatori italiani preferiscono vivere dignitosamente oggi, piuttosto che pianificare il loro ‘domani’. Due intervistati su 10, emerge dal campione di 1.500 investitori italiani nati tra il ‘44 ed il ‘93, associano il futuro ad un orizzonte temporale molto breve, inferiore ad un anno, 6 su dieci non vanno oltre i cinque anni. Solamente il 10% di quanti sono nati tra il ‘44 ed il ‘93 riesce a guardare ad un intervallo temporale superiore ai dieci anni.
La ricerca divide in tre categorie gli intervistati: i baby Boomers (nati tra il ’44 ed il 64’), la generazione X (dal 65 all’83’) e i Millennials ( Dall’84 al ’93). Andrea Pennacchia, direttore generale di IWBank Private Investments, spiega i risultati emersi: “La capacità di proiettarsi nel futuro è limitata e scoraggiata dai continui cambiamenti a molti livelli, in una società che viene descritta come in rapida e continua evoluzione, sempre meno caratterizzata da certezze. Alla reticenza personale, anche tra i Boomers, nel pensarsi e descriversi anziani si somma la difficoltà di prevedere la situazione complessiva e personale nei prossimi 10, 20, 30 anni, portando in tal modo i rispondenti a un tipico bias comportamentale, il presentismo appunto, molto diffuso in finanza”.
Nonostante il presentismo diffuso, emerge dalla ricerca, come i rispondenti, ben l’80% sia più che consapevole dell’importanza che riveste il risparmio, e quanto sarebbe importante, lo afferma ben il 60% del campione, per poter vivere più serenamente un domani, riuscire nella programmazione a lungo termine, senza essere preoccupati dal farlo a causa dall’incertezza del contesto. Sulla modalità con cui sia possibile superare tale presentismo concordano in molti, in 6 su 10 affermano infatti che la soluzione potrebbe essere il farsi affiancare da un professionista che possa supportare e consigliare nella pianificazione dei risparmi nel medio lungo periodo. La paura di sbagliare o investire quei pochi risparmi a disposizione dilaga, per questa ragione in molti preferiscono vivere il presente, seppur consapevoli che il risparmio di lungo periodo, specie quello che potrebbe servire per aiutare i figli un domani, resti una scelta importante. Purtroppo nonostante la consapevolezza l’incertezza attuale la fa da padrone ed influenza negativamente la scelta dei risparmiatori italiani.