Cresce il social lending, ovvero il mercato dei prestiti tra privati che entro il 2020 dovrebbe raggiungere a livello globale. un valore di 490 miliardi di dollari. Nel nostro Paese sono attive diverse piattaforme e anche le banche tradizionali si sono mosse verso questa soluzione. Gli ultimi 12 mesi hanno confermato la crescita sostenuta in Italia del social lending, del crowdinvesting e dell’equity crowdfunding, la modalità con cui startup e pmi innovative possono raccogliere capitali in cambio di quote azionarie. Diverse imprese hanno organizzato il loro secondo round equity, a multipli crescenti, e si attendono le prime exit, la vendita di quote da parte delle imprese o degli investitori, con conseguente “uscita” dall’investimento.
Intanto a metà giugno la piattaforma di social lending di Banca Prossima (Gruppo Intesa Sanpaolo), Terzovalore.com, ha finanziato il centesimo progetto raggiungendo così quota 10 milioni di euro prestati dall’avvio nel 2011. Il meccanismo è semplice: Banca Prossima concede il finanziamento consentendo a chi lo riceve di coinvolgere prestatori privati a condizioni molto migliori di quelle di mercato o addirittura a tasso nullo. Accettando di ridurre il prestito, la banca offre al “cittadino banchiere” una garanzia completa sul capitale. Si tratta quindi di una soluzione vincente sia per il cittadino, che sperimenta una forma nuova di sostegno, sia per il nonprofit, che ottiene denaro a condizioni molto migliori di quelle di mercato. L’esperienza di questi 100 progetti finanziati con la piattaforma di Banca Prossima dimostra che il cittadino – affrancato dal rischio – decide quasi sempre di prestare a tasso zero, massimizzando il vantaggio per l’organizzazione nonprofit e rafforzando il legame comunitario con essa. La 100esima raccolta di finanziamenti ha permesso l’acquisizione di CasaTo, un edificio del quartiere Barca a Torino, da parte della cooperativa Arcobaleno. L’immobile sarà ristrutturato e destinato ai lavoratori soci secondo i principi del social housing.
Nel mese di luglio, invece, la piattaforma Prestiamoci lancerà una cartolarizzazione di prestiti personali (di cui una porzione relativa al portafoglio attuale e una che fa invece riferimento a prestiti che verranno erogati nel prossimo futuro) per un valore di 50 milioni di euro in due anni. Un’operazione che ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo e la crescita della piattaforma attraverso il coinvolgimento di investitori istituzionali. Negli ultimi 12 mesi Prestiamoci ha erogato 8 milioni di prestiti e, grazie alla cartolarizzazione, ha l’ambizione di raggiungendo quota 70 milioni nell’arco dei prossimi due anni. Dall’azienda assicurano che il lato retail resterà forte, mantenendo una quota stabile di almeno il 30%. Anzi sarà rafforzato con un aumento di capitale di circa 10-15 milioni di euro, che sarà probabilmente lanciato all’inizio del 2019.
Ma le forme di “lending” si ampliano e la settimana scorsa è stata lanciata la prima società di servizi dedicata alla promozione in esclusiva del servizio offerto da The Social Lender, piattaforma italiana di lending crowdfunding. I benefici che offre questo tipo di servizio sono potenzialmente infiniti perché tutti i partecipanti avranno l’opportunità di trarre dei vantaggi economici e competitivi. La NewCo, che inizialmente sarà costituita da Soci Fondatori, consentirà la possibilità, attraverso il sistema definito con il termine di “aumento di capitale scindibile” (applicato fino al 31 dicembre 2018), a tutte le figure professionali che credono in questo nuovo progetto, di essere parte della compagine societaria. I destinatari naturali di questa iniziativa sono: consulenti finanziari indipendenti, commercialisti e fiscalisti operativi sull’intero territorio nazionale.
Cresce il social lending, ovvero il mercato dei prestiti tra privati che entro il 2020 dovrebbe raggiungere a livello globale. un valore di 490 miliardi di dollari. Nel nostro Paese sono attive diverse piattaforme e anche le banche tradizionali si sono mosse verso questa soluzione. Gli ultimi 12 mesi hanno confermato la crescita sostenuta in Italia del social lending, del crowdinvesting e dell’equity crowdfunding, la modalità con cui startup e pmi innovative possono raccogliere capitali in cambio di quote azionarie. Diverse imprese hanno organizzato il loro secondo round equity, a multipli crescenti, e si attendono le prime exit, la vendita di quote da parte delle imprese o degli investitori, con conseguente “uscita” dall’investimento.
Intanto a metà giugno la piattaforma di social lending di Banca Prossima (Gruppo Intesa Sanpaolo), Terzovalore.com, ha finanziato il centesimo progetto raggiungendo così quota 10 milioni di euro prestati dall’avvio nel 2011. Il meccanismo è semplice: Banca Prossima concede il finanziamento consentendo a chi lo riceve di coinvolgere prestatori privati a condizioni molto migliori di quelle di mercato o addirittura a tasso nullo. Accettando di ridurre il prestito, la banca offre al “cittadino banchiere” una garanzia completa sul capitale. Si tratta quindi di una soluzione vincente sia per il cittadino, che sperimenta una forma nuova di sostegno, sia per il nonprofit, che ottiene denaro a condizioni molto migliori di quelle di mercato. L’esperienza di questi 100 progetti finanziati con la piattaforma di Banca Prossima dimostra che il cittadino – affrancato dal rischio – decide quasi sempre di prestare a tasso zero, massimizzando il vantaggio per l’organizzazione nonprofit e rafforzando il legame comunitario con essa. La 100esima raccolta di finanziamenti ha permesso l’acquisizione di CasaTo, un edificio del quartiere Barca a Torino, da parte della cooperativa Arcobaleno. L’immobile sarà ristrutturato e destinato ai lavoratori soci secondo i principi del social housing.
Nel mese di luglio, invece, la piattaforma Prestiamoci lancerà una cartolarizzazione di prestiti personali (di cui una porzione relativa al portafoglio attuale e una che fa invece riferimento a prestiti che verranno erogati nel prossimo futuro) per un valore di 50 milioni di euro in due anni. Un’operazione che ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo e la crescita della piattaforma attraverso il coinvolgimento di investitori istituzionali. Negli ultimi 12 mesi Prestiamoci ha erogato 8 milioni di prestiti e, grazie alla cartolarizzazione, ha l’ambizione di raggiungendo quota 70 milioni nell’arco dei prossimi due anni. Dall’azienda assicurano che il lato retail resterà forte, mantenendo una quota stabile di almeno il 30%. Anzi sarà rafforzato con un aumento di capitale di circa 10-15 milioni di euro, che sarà probabilmente lanciato all’inizio del 2019.
Ma le forme di “lending” si ampliano e la settimana scorsa è stata lanciata la prima società di servizi dedicata alla promozione in esclusiva del servizio offerto da The Social Lender, piattaforma italiana di lending crowdfunding. I benefici che offre questo tipo di servizio sono potenzialmente infiniti perché tutti i partecipanti avranno l’opportunità di trarre dei vantaggi economici e competitivi. La NewCo, che inizialmente sarà costituita da Soci Fondatori, consentirà la possibilità, attraverso il sistema definito con il termine di “aumento di capitale scindibile” (applicato fino al 31 dicembre 2018), a tutte le figure professionali che credono in questo nuovo progetto, di essere parte della compagine societaria. I destinatari naturali di questa iniziativa sono: consulenti finanziari indipendenti, commercialisti e fiscalisti operativi sull’intero territorio nazionale.