BancoBpm accelera sullattività di smaltimento della propria mole di non performing loan e sulla cessione della propria piattaforma.
Sulla scia di quanto fatto da IntesaSanpaolo con Intrum Iustitia e anche da Unicredit, la banca guidata da Giuseppe Castagna starebbe finalizzando il percorso di un processo similare. Le informazioni sul processo (denominato Project Ace) sarebbero stata inviate a diversi operatori del settore e investitori: prevederebbe, secondo i rumors, diverse opzioni allo studio.
Si partirebbe, come caso base, dallo smaltimento di uno stock da circa 3,5 miliardi, asticella necessaria per arrivare al target indicato alla Bce.
Ma tra le ipotesi allo studio cè la possibilità che lentità delloperazione possa salire: tra i casi ipotetici indicati ai potenziali investitori ci sarebbe dunque la possibilità che i numeri possano crescere addirittura fino a 8 oppure 9,5 miliardi di euro di crediti problematici. Queste diverse opzioni, ritenute ipotesi di studio, sarebbero state indicate per verificare il prezzo eventualmente ottenibile dai compratori e le proposte sul tavolo.
Contemporaneamente sarebbe anche valutata la cessione della maggioranza della piattaforma, quindi proprio sulla linea di quanto fatto con successo da Intesa Sanpaolo nelloperazione con la svedese Intrum oppure dalla stessa Unicredit. Un mandato per valutare le offerte e le proposte, secondo i rumors, sarebbe stato affidato da BancoBpm alla banca daffari Deutsche Bank e a Kpmg.
Le offerte preliminari (a seconda dei possibili scenari indicati) sarebbero attese attorno al 6 di luglio per effettuare una scrematura. E in corsa ci sarebbero tutti i maggiori operatori del settore: Tpg, Cerberus, DoBank-Fortress, Fonspa, Crc, Davidson Kempner, Fire. Alcune cordate sarebbero in via di costituzione e non è da escludere che alla transazione possa prendere parte, con qualche grande investitore, anche Spaxs, la società lanciata dal banchiere Corrado Passera.
Nel frattempo, proprio la scorsa settimana Banco Bpm ha completato loperazione di cartolarizzazione del portafoglio di Npl da 5,1 miliardi di euro, battezzato Project Exodus. La cessione di altri 3,5 miliardi di euro consentirà di raggiungere in anticipo lobiettivo di dismissione di Npl per 13 miliardi. Lamministratore delegato dellistituto, Giuseppe Castagna, ha detto che, entro lestate, potrà avere un quadro più chiaro se vendere o meno la piattaforma e superare gli obiettivi di dismissione prefissati.
I 3,5 miliardi rientrano in un totale di 8,5 miliardi che la banca ha svalutato a valori di cessione nellambito della prima applicazione del principio contabile IFRS9. Da segnalare che oggi ci sarà invece un Cda con un aggiornamento sulla cartolarizzazione da 5,1 miliardi.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
Il Sole 24 Ore
crediti deteriorati – npl – vendita – sofferenze – banco bpm
BancoBpm accelera sullattività di smaltimento della propria mole di non performing loan e sulla cessione della propria piattaforma.
Sulla scia di quanto fatto da IntesaSanpaolo con Intrum Iustitia e anche da Unicredit, la banca guidata da Giuseppe Castagna starebbe finalizzando il percorso di un processo similare. Le informazioni sul processo (denominato Project Ace) sarebbero stata inviate a diversi operatori del settore e investitori: prevederebbe, secondo i rumors, diverse opzioni allo studio.
Si partirebbe, come caso base, dallo smaltimento di uno stock da circa 3,5 miliardi, asticella necessaria per arrivare al target indicato alla Bce.
Ma tra le ipotesi allo studio cè la possibilità che lentità delloperazione possa salire: tra i casi ipotetici indicati ai potenziali investitori ci sarebbe dunque la possibilità che i numeri possano crescere addirittura fino a 8 oppure 9,5 miliardi di euro di crediti problematici. Queste diverse opzioni, ritenute ipotesi di studio, sarebbero state indicate per verificare il prezzo eventualmente ottenibile dai compratori e le proposte sul tavolo.
Contemporaneamente sarebbe anche valutata la cessione della maggioranza della piattaforma, quindi proprio sulla linea di quanto fatto con successo da Intesa Sanpaolo nelloperazione con la svedese Intrum oppure dalla stessa Unicredit. Un mandato per valutare le offerte e le proposte, secondo i rumors, sarebbe stato affidato da BancoBpm alla banca daffari Deutsche Bank e a Kpmg.
Le offerte preliminari (a seconda dei possibili scenari indicati) sarebbero attese attorno al 6 di luglio per effettuare una scrematura. E in corsa ci sarebbero tutti i maggiori operatori del settore: Tpg, Cerberus, DoBank-Fortress, Fonspa, Crc, Davidson Kempner, Fire. Alcune cordate sarebbero in via di costituzione e non è da escludere che alla transazione possa prendere parte, con qualche grande investitore, anche Spaxs, la società lanciata dal banchiere Corrado Passera.
Nel frattempo, proprio la scorsa settimana Banco Bpm ha completato loperazione di cartolarizzazione del portafoglio di Npl da 5,1 miliardi di euro, battezzato Project Exodus. La cessione di altri 3,5 miliardi di euro consentirà di raggiungere in anticipo lobiettivo di dismissione di Npl per 13 miliardi. Lamministratore delegato dellistituto, Giuseppe Castagna, ha detto che, entro lestate, potrà avere un quadro più chiaro se vendere o meno la piattaforma e superare gli obiettivi di dismissione prefissati.
I 3,5 miliardi rientrano in un totale di 8,5 miliardi che la banca ha svalutato a valori di cessione nellambito della prima applicazione del principio contabile IFRS9. Da segnalare che oggi ci sarà invece un Cda con un aggiornamento sulla cartolarizzazione da 5,1 miliardi.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
Il Sole 24 Ore
crediti deteriorati – npl – vendita – sofferenze – banco bpm