Da due settimane UNIREC ha un nuovo Presidente, Francesco Vovk. Conosciamolo insieme.
Si presenti brevemente
F. V. Ho 42 anni, una laurea in Economia Politica presso Bocconi e sono membro del CDA dell’azienda fondata da mio padre, nella quale negli ultimi 15 anni mi sono occupato di riorganizzare i processi e la gamma dei prodotti che offriamo ai clienti. Ho una lunga e ricca esperienza associativa, iniziata nei gruppi Macroregionali, durante il triennio di Presidenza Amprino, e proseguita poi come Consigliere nel Direttivo presieduto da Marco Pasini. In questo ruolo mi sono occupato di formazione e ho lanciato il progetto e-learning con l’università La Sapienza Unitelma e i corsi di Alta Formazione con Sda Bocconi. Inoltre, ho fatto parte della Commissione di revisione dello Statuto e dei regolamenti approvati nell’Assemblea del gennaio scorso, che, seguendo le linee guida confindustriali, garantiranno nei prossimi anni una rappresentanza alle nostre aziende equilibrata, ma allo stesso tempo più in linea con le esigenze del comparto.
Qual è secondo lei la situazione del settore del recupero crediti e quali le prospettive nel breve termine?
F. V. Stiamo vivendo una fase nuova per tutto il comparto della tutela del credito, dove la presenza di player nazionali e internazionali di grandi dimensioni, pronti ad intercettare le nuove opportunità legate alla gestione degli Utp e degli Npl, rappresenta un cambiamento rilevante per tutto il settore. La sfida per chi oggi si trova a rappresentare più di 200 aziende, che costituiscono l’80% del mercato complessivo, è quello di costruire quelle sinergie tra grandi e piccole imprese, che hanno permesso al comparto nei decenni scorsi di creare catene di valore importanti, sulla base però di nuove competenze e professionalità per gestire crediti più complessi.
Come affronterà questo mandato? Intende portare avanti qualche misura per affrontare la situazione in cui si trovano diverse società che hanno chiuso i bilanci in perdita?
F. V. Tra gli obiettivi che intendo perseguire, nei prossimi tre anni di mandato, innanzitutto quello di favorire lo scambio di best practice all’interno dell’Associazione; uniformare e adeguare le commissioni agli standard di servizio garantiti; investire nella formazione anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie; incrementare le collaborazioni con i principali player del settore e puntare sempre di più sulla comunicazione per valorizzare le pratiche virtuose delle aziende associate ad UNIREC.
Per venire alle aziende in difficoltà, credo che le azioni e gli obiettivi che mi pongo, se raggiunti, aiuteranno le nostre imprese a competere. Favorire un sistema di maggiore tutela delle commesse, stimolare maggiori investimenti da parte delle aziende UNIREC e ottenere maggior efficienza di processo nell’espletamento dei mandati è il presupposto per ottenere margini adeguati.
Continuerà a sostenere una riforma del settore e la collaborazione con le Associazioni dei consumatori?
F. V. Continueremo a chiedere alla politica e alle istituzioni una riforma del comparto moderna, in linea con la modernizzazione delle nostre aziende, che è già molto avanzata. Riforma che vorremmo fosse ispirata al D.Lgs Di Maio presentato nella legislatura passata e sostenuta dal Past President Marco Pasini e al D.Lgs Ricchiuti sulla riscossione dei Tributi, anch’esso sostenuto dalla nostra Associazione.
Continueremo a sostenere il FORUM UNIREC-CONSUMATORI e a diffondere le best practice di recupero contenute nel Codice di Condotta. In questo, auspico un aiuto sempre più fattivo da parte delle Associazioni dei consumatori che aderiscono al Forum per divulgare le nostre iniziative sui territori – come già fatto con i workshop tenutisi all’indomani della adozione della seconda edizione del Codice. Il debitore consumatore deve infatti avere ben chiari i diritti a lui riservati, partendo dall’ovvio presupposto che i debiti, una volta contratti, rappresentano un’obbligazione verso il creditore e come tali sono degni di tutela. Le aziende UNIREC a tal proposito, nel contesto del Codice di condotta offrono un supporto consulenziale alla risoluzione dei problemi di molti debitori-consumatori.
La collaborazione con le Associazioni dei consumatori continua e continuerà mi auguro in modo sempre più proficuo all’interno del tavolo di discussione costituito in seno al FORUM UNIREC-CONSUMATORI. I progetti su cui il FORUM sta lavorando sono numerosi e stimolanti: ad esempio è già in cantiere una integrazione del Codice di condotta su un tema delicato e discusso, quale quello del call recording, in modo da fornire agli operatori delle indicazioni precise sulle modalità con cui procedere alla registrazione delle conversazioni telefoniche tutelando tutti gli interessi in gioco, quelli del consumatore e quelli dell’operatore; ancora il FORUM sta elaborando una specifica tecnica del Codice di condotta, sulla base della quale sarà possibile certificare – su base volontaria – il rispetto delle norme contenute, a garanzia della corretta applicazione dei principi condivisi con le Associazioni dei consumatori
Da due settimane UNIREC ha un nuovo Presidente, Francesco Vovk. Conosciamolo insieme.
Si presenti brevemente
F. V. Ho 42 anni, una laurea in Economia Politica presso Bocconi e sono membro del CDA dell’azienda fondata da mio padre, nella quale negli ultimi 15 anni mi sono occupato di riorganizzare i processi e la gamma dei prodotti che offriamo ai clienti. Ho una lunga e ricca esperienza associativa, iniziata nei gruppi Macroregionali, durante il triennio di Presidenza Amprino, e proseguita poi come Consigliere nel Direttivo presieduto da Marco Pasini. In questo ruolo mi sono occupato di formazione e ho lanciato il progetto e-learning con l’università La Sapienza Unitelma e i corsi di Alta Formazione con Sda Bocconi. Inoltre, ho fatto parte della Commissione di revisione dello Statuto e dei regolamenti approvati nell’Assemblea del gennaio scorso, che, seguendo le linee guida confindustriali, garantiranno nei prossimi anni una rappresentanza alle nostre aziende equilibrata, ma allo stesso tempo più in linea con le esigenze del comparto.
Qual è secondo lei la situazione del settore del recupero crediti e quali le prospettive nel breve termine?
F. V. Stiamo vivendo una fase nuova per tutto il comparto della tutela del credito, dove la presenza di player nazionali e internazionali di grandi dimensioni, pronti ad intercettare le nuove opportunità legate alla gestione degli Utp e degli Npl, rappresenta un cambiamento rilevante per tutto il settore. La sfida per chi oggi si trova a rappresentare più di 200 aziende, che costituiscono l’80% del mercato complessivo, è quello di costruire quelle sinergie tra grandi e piccole imprese, che hanno permesso al comparto nei decenni scorsi di creare catene di valore importanti, sulla base però di nuove competenze e professionalità per gestire crediti più complessi.
Come affronterà questo mandato? Intende portare avanti qualche misura per affrontare la situazione in cui si trovano diverse società che hanno chiuso i bilanci in perdita?
F. V. Tra gli obiettivi che intendo perseguire, nei prossimi tre anni di mandato, innanzitutto quello di favorire lo scambio di best practice all’interno dell’Associazione; uniformare e adeguare le commissioni agli standard di servizio garantiti; investire nella formazione anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie; incrementare le collaborazioni con i principali player del settore e puntare sempre di più sulla comunicazione per valorizzare le pratiche virtuose delle aziende associate ad UNIREC.
Per venire alle aziende in difficoltà, credo che le azioni e gli obiettivi che mi pongo, se raggiunti, aiuteranno le nostre imprese a competere. Favorire un sistema di maggiore tutela delle commesse, stimolare maggiori investimenti da parte delle aziende UNIREC e ottenere maggior efficienza di processo nell’espletamento dei mandati è il presupposto per ottenere margini adeguati.
Continuerà a sostenere una riforma del settore e la collaborazione con le Associazioni dei consumatori?
F. V. Continueremo a chiedere alla politica e alle istituzioni una riforma del comparto moderna, in linea con la modernizzazione delle nostre aziende, che è già molto avanzata. Riforma che vorremmo fosse ispirata al D.Lgs Di Maio presentato nella legislatura passata e sostenuta dal Past President Marco Pasini e al D.Lgs Ricchiuti sulla riscossione dei Tributi, anch’esso sostenuto dalla nostra Associazione.
Continueremo a sostenere il FORUM UNIREC-CONSUMATORI e a diffondere le best practice di recupero contenute nel Codice di Condotta. In questo, auspico un aiuto sempre più fattivo da parte delle Associazioni dei consumatori che aderiscono al Forum per divulgare le nostre iniziative sui territori – come già fatto con i workshop tenutisi all’indomani della adozione della seconda edizione del Codice. Il debitore consumatore deve infatti avere ben chiari i diritti a lui riservati, partendo dall’ovvio presupposto che i debiti, una volta contratti, rappresentano un’obbligazione verso il creditore e come tali sono degni di tutela. Le aziende UNIREC a tal proposito, nel contesto del Codice di condotta offrono un supporto consulenziale alla risoluzione dei problemi di molti debitori-consumatori.
La collaborazione con le Associazioni dei consumatori continua e continuerà mi auguro in modo sempre più proficuo all’interno del tavolo di discussione costituito in seno al FORUM UNIREC-CONSUMATORI. I progetti su cui il FORUM sta lavorando sono numerosi e stimolanti: ad esempio è già in cantiere una integrazione del Codice di condotta su un tema delicato e discusso, quale quello del call recording, in modo da fornire agli operatori delle indicazioni precise sulle modalità con cui procedere alla registrazione delle conversazioni telefoniche tutelando tutti gli interessi in gioco, quelli del consumatore e quelli dell’operatore; ancora il FORUM sta elaborando una specifica tecnica del Codice di condotta, sulla base della quale sarà possibile certificare – su base volontaria – il rispetto delle norme contenute, a garanzia della corretta applicazione dei principi condivisi con le Associazioni dei consumatori