La rottamazione delle cartelle è stato un vero e proprio successo, chiusa ormai la fase di richiesta di adesione, scaduta il 15 maggio 2018, si iniziano a fare bilanci, sono state ben 950 mila le domande di richiesta di definizione agevolata, un boom in parte inaspettato.
Un risultato che ha superato e di molto le aspettative del Mef che aveva stimato in via non ufficiale potessero arrivare 600 mila richieste per un totale di 3 milioni di cartelle. Invece le cartelle sarebbero 4 milioni, ed il gettito corrispondente, dovrebbe effettivamente essere maggiore rispetto a quello calcolato dal Governo ( circa 2 mld in due anni). Ricordiamo che le rate di pagamento, per i debiti affidati alla riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017, saranno 4 nel 2018 e 1 nel 2019, ciascuna pari al 20% del debito definito.
Per i carichi dal 1/1/2000 al 31/12/2016 sono previste, invece, al massimo 3 rate scadenzate in ottobre e novembre 2018, ciascuna pari al 40% del debito, e l’ultima pari al 20% a febbraio 2019. Stando al primo bilancio dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, non solo sono giunte quasi un milione di richieste, ma è stato il web a spopolare, infatti il 62% delle domande è stato inviato attraverso i canali digitali, il 37% con presentazione delle domande allo sportello e solo l’1% attraverso i tradizionali canali postali.
Ora che è terminata la fase di richiesta spetterà all’Agenzia delle entrate-Riscossione decidere sulle istanze pervenute e inoltrare la decisione ai rispettivi contribuenti. Entro il 30 giugno a quanti hanno optato per la definizione agevolata verrà inoltrata la risposta, con accoglimento o rigetto, e verrà inviata la comunicazione delle somme da pagare, con l’elenco dei carichi ‘rottamati’. Verranno altresì indicati gli importi e i bollettini in base al piano di rientro concordato. Successivamente, entro settembre 2018, invece, arriverà la “Comunicazione” per la definizione agevolata in massimo 3 rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019.
Per legge, si ricorda che, il mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate scadute comporta l’improcedibilità dell’istanza presentata ai fini dell’ammissione ai benefici della definizione agevolata.
La rottamazione delle cartelle è stato un vero e proprio successo, chiusa ormai la fase di richiesta di adesione, scaduta il 15 maggio 2018, si iniziano a fare bilanci, sono state ben 950 mila le domande di richiesta di definizione agevolata, un boom in parte inaspettato.
Un risultato che ha superato e di molto le aspettative del Mef che aveva stimato in via non ufficiale potessero arrivare 600 mila richieste per un totale di 3 milioni di cartelle. Invece le cartelle sarebbero 4 milioni, ed il gettito corrispondente, dovrebbe effettivamente essere maggiore rispetto a quello calcolato dal Governo ( circa 2 mld in due anni). Ricordiamo che le rate di pagamento, per i debiti affidati alla riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017, saranno 4 nel 2018 e 1 nel 2019, ciascuna pari al 20% del debito definito.
Per i carichi dal 1/1/2000 al 31/12/2016 sono previste, invece, al massimo 3 rate scadenzate in ottobre e novembre 2018, ciascuna pari al 40% del debito, e l’ultima pari al 20% a febbraio 2019. Stando al primo bilancio dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, non solo sono giunte quasi un milione di richieste, ma è stato il web a spopolare, infatti il 62% delle domande è stato inviato attraverso i canali digitali, il 37% con presentazione delle domande allo sportello e solo l’1% attraverso i tradizionali canali postali.
Ora che è terminata la fase di richiesta spetterà all’Agenzia delle entrate-Riscossione decidere sulle istanze pervenute e inoltrare la decisione ai rispettivi contribuenti. Entro il 30 giugno a quanti hanno optato per la definizione agevolata verrà inoltrata la risposta, con accoglimento o rigetto, e verrà inviata la comunicazione delle somme da pagare, con l’elenco dei carichi ‘rottamati’. Verranno altresì indicati gli importi e i bollettini in base al piano di rientro concordato. Successivamente, entro settembre 2018, invece, arriverà la “Comunicazione” per la definizione agevolata in massimo 3 rate: ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019.
Per legge, si ricorda che, il mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate scadute comporta l’improcedibilità dell’istanza presentata ai fini dell’ammissione ai benefici della definizione agevolata.