Mancano poche ore al termine ultimo per poter richiedere la definizione agevolata, gli interessati alla rottamazione delle cartelle avranno tempo fino alla tarda serata di oggi, martedì 15 maggio. I contribuenti avranno modo di utilizzare anche l’apposito form sul sito dell’Agenzia delle Entrate, questo consentirà ai ritardatari di potervi aderire anche a chiusura degli sportelli, che comunque per l’occasione, e vista la grande mole di richieste e le file interminabili hanno, in questi giorni, posticipato l’orario di chiusura.
Chi può fare domanda e come?
Alla definizione agevolata possono accedere tutti quei contribuenti con debiti affidati alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 settembre 2017. Questa modalità permette di pagare l’importo restante delle somme dovute senza dover anche corrispondere sanzioni e interessi di mora. La domanda di adesione, lo ricordiamo, non può però essere presentata da quanti avevano debiti interessati dalla precedente richiesta di definizione agevolata delle cartelle, per i quali non si sia provveduto regolarmente al pagamento delle somme dovute.
Per aderire a questa opportunità è possibile fare domanda attraverso l’utilizzo della posta elettronica certificata, alla casella pec Direzione Regionale dei Agenzia delle entrate-Riscossione di riferimento, inviando l’apposito modulo il modello DA 2000/17 e allegando il proprio documento di identità. Oppure è possibile presentare domanda di definizione agevolata passando per il proprio professionista di fiducia, che trasmetterà la dichiarazione di adesione. Per chi utilizzerà questo canale, i tempi si allungano di circa un’ora rispetto ai servizi online standard, infatti i professionisti avranno accesso al servizio EquiPro fino alle 23:59 di oggi 15 maggio. Qualora il contribuente potesse, vi è anche la possibilità di recarsi personalmente presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate –Riscossione e consegnare a mano la propria pratica.
Rottamazione cartelle: occasione ‘ghiotta’ per erario e contribuenti
Ultima occasione per chi intende saldare il proprio debito col fisco, possono essere infatti incluse nella stessa domanda più cartelle pendenti, non è però assicurato che tutte le richieste vengano accolte. Il contribuente ha poi la facoltà di indicare il numero di rate in cui intende dilazionare il suo debito, fino ad un massimo di 5 rate per le pratiche che riguardano pendenze più recenti, da gennaio a settembre 2017, fino ad un massimo di tre per quelle che vanno dal 2000 al 2016. In quest’ultimo caso il le tre rate vanno poi saldate a scadenze fisse: 31 ottobre 2018, 30 novembre 2018 e 28 febbraio 2019.
L’occasione è ‘ghiotta’ sia per i contribuenti che possono liberarsi delle contestazioni senza dover anche corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora, e se si tratta di multe, di eventuali maggiorazioni, sia per l’erario perché , stando alle stime ufficiali, la riscossione dovrebbe garantire un rientro di 1.6 miliardi di gettito.
Mancano poche ore al termine ultimo per poter richiedere la definizione agevolata, gli interessati alla rottamazione delle cartelle avranno tempo fino alla tarda serata di oggi, martedì 15 maggio. I contribuenti avranno modo di utilizzare anche l’apposito form sul sito dell’Agenzia delle Entrate, questo consentirà ai ritardatari di potervi aderire anche a chiusura degli sportelli, che comunque per l’occasione, e vista la grande mole di richieste e le file interminabili hanno, in questi giorni, posticipato l’orario di chiusura.
Chi può fare domanda e come?
Alla definizione agevolata possono accedere tutti quei contribuenti con debiti affidati alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 settembre 2017. Questa modalità permette di pagare l’importo restante delle somme dovute senza dover anche corrispondere sanzioni e interessi di mora. La domanda di adesione, lo ricordiamo, non può però essere presentata da quanti avevano debiti interessati dalla precedente richiesta di definizione agevolata delle cartelle, per i quali non si sia provveduto regolarmente al pagamento delle somme dovute.
Per aderire a questa opportunità è possibile fare domanda attraverso l’utilizzo della posta elettronica certificata, alla casella pec Direzione Regionale dei Agenzia delle entrate-Riscossione di riferimento, inviando l’apposito modulo il modello DA 2000/17 e allegando il proprio documento di identità. Oppure è possibile presentare domanda di definizione agevolata passando per il proprio professionista di fiducia, che trasmetterà la dichiarazione di adesione. Per chi utilizzerà questo canale, i tempi si allungano di circa un’ora rispetto ai servizi online standard, infatti i professionisti avranno accesso al servizio EquiPro fino alle 23:59 di oggi 15 maggio. Qualora il contribuente potesse, vi è anche la possibilità di recarsi personalmente presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate –Riscossione e consegnare a mano la propria pratica.
Rottamazione cartelle: occasione ‘ghiotta’ per erario e contribuenti
Ultima occasione per chi intende saldare il proprio debito col fisco, possono essere infatti incluse nella stessa domanda più cartelle pendenti, non è però assicurato che tutte le richieste vengano accolte. Il contribuente ha poi la facoltà di indicare il numero di rate in cui intende dilazionare il suo debito, fino ad un massimo di 5 rate per le pratiche che riguardano pendenze più recenti, da gennaio a settembre 2017, fino ad un massimo di tre per quelle che vanno dal 2000 al 2016. In quest’ultimo caso il le tre rate vanno poi saldate a scadenze fisse: 31 ottobre 2018, 30 novembre 2018 e 28 febbraio 2019.
L’occasione è ‘ghiotta’ sia per i contribuenti che possono liberarsi delle contestazioni senza dover anche corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora, e se si tratta di multe, di eventuali maggiorazioni, sia per l’erario perché , stando alle stime ufficiali, la riscossione dovrebbe garantire un rientro di 1.6 miliardi di gettito.