Samsung batte Apple nella corsa alla trasformazione digitale. Il gigante sudcoreano dell’hi-tech ha deciso di puntare sulla blockchain, convinto che la “catena di blocchi” avrà presto un grande impatto sulla rete di fornitura delle industrie rendendola più efficiente, quindi veloce, ed abbattendone notevolmente i costi. Infatti l’obiettivo, dichiarato pubblicamente da Song Kwang-woo, Blockchain Chief di Sds, è quello di ridurre del 20% i costi di distribuzione dei prodotti. E parliamo di smartphone, computer, televisori ed elettrodomestici vari. Un dato più che esorbitante se pensiamo che nel 2018 Sds prevede di gestire oltre 488mila tonnellate di merci aviotrasportate. E questo avrà un impatto anche sulle tempistiche di consegna delle merci che escono dalle fabbriche, aiutando l’azienda ad eliminare i colli di bottiglia e riducendo il lasso di tempo tra lanci di prodotti e spedizioni effettive.
Dunque sono sempre di più le aziende che guardano alla blockchain come ad un’opportunità per il futuro. Si è partiti con il settore dei pagamenti elettronici per arrivare addirittura al monitoraggio del ciclo di vita degli alimenti. Ma, evidentemente, è il mondo dei trasporti e della logistica a prevedere un’applicazione efficace della tecnologia blockchain per semplificare e rendere più trasparente e produttiva la movimentazione delle merci e per garantire l’immutabilità delle transazioni che avvengono all’interno della filiera internazionale, assicurando alle parti autorizzate l’accesso in tempo reale e sicuro alle informazioni. Stanno guardando a questa evoluzione anche General Motors e Procter and Gamble.
Infatti Gartner prevede che in pochi anni, ovvero entro il 2015, le attività legate alla blockchain genereranno 176 miliardi di dollari di valore.
Samsung batte Apple nella corsa alla trasformazione digitale. Il gigante sudcoreano dell’hi-tech ha deciso di puntare sulla blockchain, convinto che la “catena di blocchi” avrà presto un grande impatto sulla rete di fornitura delle industrie rendendola più efficiente, quindi veloce, ed abbattendone notevolmente i costi. Infatti l’obiettivo, dichiarato pubblicamente da Song Kwang-woo, Blockchain Chief di Sds, è quello di ridurre del 20% i costi di distribuzione dei prodotti. E parliamo di smartphone, computer, televisori ed elettrodomestici vari. Un dato più che esorbitante se pensiamo che nel 2018 Sds prevede di gestire oltre 488mila tonnellate di merci aviotrasportate. E questo avrà un impatto anche sulle tempistiche di consegna delle merci che escono dalle fabbriche, aiutando l’azienda ad eliminare i colli di bottiglia e riducendo il lasso di tempo tra lanci di prodotti e spedizioni effettive.
Dunque sono sempre di più le aziende che guardano alla blockchain come ad un’opportunità per il futuro. Si è partiti con il settore dei pagamenti elettronici per arrivare addirittura al monitoraggio del ciclo di vita degli alimenti. Ma, evidentemente, è il mondo dei trasporti e della logistica a prevedere un’applicazione efficace della tecnologia blockchain per semplificare e rendere più trasparente e produttiva la movimentazione delle merci e per garantire l’immutabilità delle transazioni che avvengono all’interno della filiera internazionale, assicurando alle parti autorizzate l’accesso in tempo reale e sicuro alle informazioni. Stanno guardando a questa evoluzione anche General Motors e Procter and Gamble.
Infatti Gartner prevede che in pochi anni, ovvero entro il 2015, le attività legate alla blockchain genereranno 176 miliardi di dollari di valore.