Un piano d’azione per sfruttare al meglio le opportunità del Fintech. Lo ha presentato ieri la Commissione europea con l’obiettivo di cogliere le potenzialità delle nuove tecnologie, a partire dalla blockchain e dal cloud, applicate ai servizi finanziari. L’Europa punta a diventare un polo mondiale per le tecnologie finanziarie e per fare questo vuole mettere imprese e investitori nelle condizioni di accedere facilmente e trarre il massimo beneficio da questo mercato unico garantendo al tempo stesso la sicurezza dei consumatori. L’obiettivo di Bruxelles è sempre quello di creare un mercato unico e armonico oltre che un’Unione dei mercati dei capitali (UMC). A giugno scorso è stato sottolineato il potenziale delle tecnologie finanziarie di trasformare i mercati dei capitali grazie all’accesso al mercato da parte di nuovi operatori, alla diffusione di soluzioni più efficienti, all’aumento della concorrenza e alla riduzione dei costi per imprese e investitori. È stata inoltre annunciata l’intenzione della Commissione di adottare un approccio globale di apertura verso il settore delle Fintech.
Come primo passo in questa direzione la Commissione ha proposto un regolamento sul crowdfunding che prevede un marchio paneuropeo per le piattaforme in modo tale che, una volta ottenuta la licenza in un determinato paese, si possa operare in tutta l’UE. Una volta adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio, il regolamento permetterà alle piattaforme di presentare domanda per ottenere il marchio UE sulla base di un unico insieme di norme. Dall’altro lato chi decide di investire sulle piattaforme di crowdfunding sarà protetto da norme chiare in materia di informativa, di governance e di gestione del rischio e da un approccio coerente alla vigilanza. In questo modo si supererà quello che è l’ostacolo principale allo sviluppo di queste piattaforme, ovvero la frammentazione del mercato e la mancanza di norme comuni.
Entrando nel merito del piano d’azione Fintech, la Commissione ha proposto 23 iniziative per consentire ai modelli di business innovativi di espandersi, promuovere la diffusione delle nuove tecnologie e rafforzare la cibersicurezza e l’integrità del sistema finanziario. Tra queste ci sono un laboratorio UE sulle tecnologie finanziarie, grazie al quale le autorità europee e nazionali potranno collaborare con i fornitori di tecnologia, in modo neutrale e in uno spazio non commerciale. La Commissione, inoltre, ha già creato un Osservatorio e forum dell’UE sulla blockchain che riferirà in merito alle sfide e alle opportunità delle criptovalute nel corso del 2018 e sta lavorando a una strategia globale sulla tecnologia di registro distribuito e sulla blockchain per tutti i settori dell’economia. Inoltre organizzerà seminari sulla cibersicurezza per migliorare lo scambio di informazioni e avvierà consultazioni sul modo migliore per promuovere la digitalizzazione delle informazioni pubblicate dalle società quotate in Europa, anche attraverso il ricorso a tecnologie innovative per realizzare l’interconnessione delle banche dati nazionali. Ciò permetterà agli investitori di accedere più facilmente a informazioni fondamentali per prendere decisioni consapevoli sui propri investimenti.
Infine la Commissione presenterà un programma con migliori prassi sugli spazi di sperimentazione normativa, sulla base degli orientamenti forniti dalle autorità europee di vigilanza. Uno spazio di sperimentazione normativa è un quadro elaborato dalle autorità di regolamentazione che consente alle startup nel settore delle tecnologie finanziarie e ad altri innovatori di effettuare sperimentazioni dal vivo in un ambiente controllato, sotto la vigilanza di un’autorità di regolamentazione. Gli spazi di sperimentazione normativa stanno acquistando popolarità, soprattutto nei mercati finanziari più sviluppati.
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, ha sottolineato che la premessa del piano d’azione è quella di “permettere alle imprese europee innovative di avere accesso ai capitali, disporre di spazi per innovare e beneficiare di un ampliamento di scala per crescere”.
Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha commentato: “Le nuove tecnologie stanno trasformando il settore finanziario, rivoluzionando il modo in cui le persone accedono ai servizi finanziari. Le fonti di finanziamento alternative, come il crowdfunding o il prestito peer-to-peer, collegano direttamente i risparmi agli investimenti e facilitano l’accesso al mercato da parte di imprenditori innovativi, startup e piccole imprese. Questo obiettivo è al centro dell’Unione dei mercati dei capitali.”
Un piano d’azione per sfruttare al meglio le opportunità del Fintech. Lo ha presentato ieri la Commissione europea con l’obiettivo di cogliere le potenzialità delle nuove tecnologie, a partire dalla blockchain e dal cloud, applicate ai servizi finanziari. L’Europa punta a diventare un polo mondiale per le tecnologie finanziarie e per fare questo vuole mettere imprese e investitori nelle condizioni di accedere facilmente e trarre il massimo beneficio da questo mercato unico garantendo al tempo stesso la sicurezza dei consumatori. L’obiettivo di Bruxelles è sempre quello di creare un mercato unico e armonico oltre che un’Unione dei mercati dei capitali (UMC). A giugno scorso è stato sottolineato il potenziale delle tecnologie finanziarie di trasformare i mercati dei capitali grazie all’accesso al mercato da parte di nuovi operatori, alla diffusione di soluzioni più efficienti, all’aumento della concorrenza e alla riduzione dei costi per imprese e investitori. È stata inoltre annunciata l’intenzione della Commissione di adottare un approccio globale di apertura verso il settore delle Fintech.
Come primo passo in questa direzione la Commissione ha proposto un regolamento sul crowdfunding che prevede un marchio paneuropeo per le piattaforme in modo tale che, una volta ottenuta la licenza in un determinato paese, si possa operare in tutta l’UE. Una volta adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio, il regolamento permetterà alle piattaforme di presentare domanda per ottenere il marchio UE sulla base di un unico insieme di norme. Dall’altro lato chi decide di investire sulle piattaforme di crowdfunding sarà protetto da norme chiare in materia di informativa, di governance e di gestione del rischio e da un approccio coerente alla vigilanza. In questo modo si supererà quello che è l’ostacolo principale allo sviluppo di queste piattaforme, ovvero la frammentazione del mercato e la mancanza di norme comuni.
Entrando nel merito del piano d’azione Fintech, la Commissione ha proposto 23 iniziative per consentire ai modelli di business innovativi di espandersi, promuovere la diffusione delle nuove tecnologie e rafforzare la cibersicurezza e l’integrità del sistema finanziario. Tra queste ci sono un laboratorio UE sulle tecnologie finanziarie, grazie al quale le autorità europee e nazionali potranno collaborare con i fornitori di tecnologia, in modo neutrale e in uno spazio non commerciale. La Commissione, inoltre, ha già creato un Osservatorio e forum dell’UE sulla blockchain che riferirà in merito alle sfide e alle opportunità delle criptovalute nel corso del 2018 e sta lavorando a una strategia globale sulla tecnologia di registro distribuito e sulla blockchain per tutti i settori dell’economia. Inoltre organizzerà seminari sulla cibersicurezza per migliorare lo scambio di informazioni e avvierà consultazioni sul modo migliore per promuovere la digitalizzazione delle informazioni pubblicate dalle società quotate in Europa, anche attraverso il ricorso a tecnologie innovative per realizzare l’interconnessione delle banche dati nazionali. Ciò permetterà agli investitori di accedere più facilmente a informazioni fondamentali per prendere decisioni consapevoli sui propri investimenti.
Infine la Commissione presenterà un programma con migliori prassi sugli spazi di sperimentazione normativa, sulla base degli orientamenti forniti dalle autorità europee di vigilanza. Uno spazio di sperimentazione normativa è un quadro elaborato dalle autorità di regolamentazione che consente alle startup nel settore delle tecnologie finanziarie e ad altri innovatori di effettuare sperimentazioni dal vivo in un ambiente controllato, sotto la vigilanza di un’autorità di regolamentazione. Gli spazi di sperimentazione normativa stanno acquistando popolarità, soprattutto nei mercati finanziari più sviluppati.
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, ha sottolineato che la premessa del piano d’azione è quella di “permettere alle imprese europee innovative di avere accesso ai capitali, disporre di spazi per innovare e beneficiare di un ampliamento di scala per crescere”.
Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha commentato: “Le nuove tecnologie stanno trasformando il settore finanziario, rivoluzionando il modo in cui le persone accedono ai servizi finanziari. Le fonti di finanziamento alternative, come il crowdfunding o il prestito peer-to-peer, collegano direttamente i risparmi agli investimenti e facilitano l’accesso al mercato da parte di imprenditori innovativi, startup e piccole imprese. Questo obiettivo è al centro dell’Unione dei mercati dei capitali.”