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Malta riconosce nuove professionalità per le monete virtuali

Malta, 1° novembre 2018, data significativa per gli operatori del mercato del blockchain, delle criptovalute ovvero dei virtual asset e dei servizi finanziari digitali in genere. Sono infatti entrate in vigore le tre leggi di regolamentazione del mercato digitale approvate dal Parlamento maltese proprio mentre si tiene il Malta blockchain summit, uno dei più importanti congressi mondiali del settore in cui sono presenti più di 5mila operatori e delegati da ogni parte del mondo accolti dall’umanoide Sophia,prima intelligenza artificiale ad avere una cittadinanza (saudita). Le tre leggi che secondo il primo ministro maltese Joseph Muscat che ha aperto la convention favoriranno la crescita economica di Malta sono: il Virtual financial assets act (Vfa), per regolamentare le Ico (Initial coin offering), la legge per l’innovazione digitale che istituisce l’autorità maltese di certificazione e controllo del settore tecnologico e l’Innovative technology arrangements and services act, riguardante la regolamentazione degli accordi in materia di tecnologie innovative designate. La legge sull’innovazione digitale maltese istituisce una nuova autorità di settore con tutte le sue competenze e responsabilità. Uno dei compiti specificamente delegati e ruolo chiave dell’Autorità sarà «la certificazione delle piattaforme Dlt (Distributed ledger technology)» per garantire credibilità e offrire certezza giuridica agli utenti che desiderano utilizzare una piattaforma basata sulla tecnologia Dlt. Il secondo provvedimento riguarda gli accordi tecnologici e servizi di pagamento, prevede la registrazione dei fornitori di servizi tecnologici e della certificazione di accordi tecnologici, come ad esempio gli amministratori di sistema e i revisori. Infine la legge sui beni finanziari virtuali, che si concentrerà sulle Ico e regolamenterà i fornitori di servizi che saranno coinvolti in attività legate alle Ico.

Tale normativa delinea anche il nuovo regime applicabile agli scambi di criptovalute istituendo quattro nuove figure di operatore autorizzato di virtual financial assets: gli advisor, i wallet provider, gli exchanger che fanno operare terzi comprando , vendendo e cambiando valute virtuali, e quelli che operano anche con asset propri (market maker). Secondo Joseph Borg relatore al summit e partner dello studio legale Wh Partners attivo negli interpelli interpretativi con l’autorità maltese, in materia di blockchain i soggetti autorizzati saranno obbligati anche alla normativa antiriciclaggio di fatto anticipando, come in Italia, l’applicazione della V direttiva Ue antiriciclaggio. La legge assegna all’autorità maltese «il potere di emanare direttive, adottare e pubblicare regole, richiedere informazioni (…) e sospendere una Ico ovvero lo scambio di valute virtuali». Fino a ieri l’Autorità ha emanato circolari anche per disciplinare aspetti applicativi di interpretazione della normativa di concerto con gli operatori che hanno partecipato a diverse consultazioni pubbliche e disciplinando il periodo transitorio di prima applicazione della normativa considerando il mercato e le società già esistenti. Secondo Germano Arnò, uno dei pochi relatori italiani e ceo di Em@ney plc istituto maltese di moneta elettronica, questo nuovo assetto normativo rappresenta una importante occasione di integrazione tra i servizi finanziari e la tecnologia blockchain e virtual asset.


Autore: Valerio Vallefuoco
Fonte:

Il Sole 24 Ore

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