La conclusione di tutti gli interventi correttivi oggetto delle raccomandazioni della Bce avanzate a Bper nella lettera del 30 marzo circa la valutazione qualitativa degli Npl, e’ pianificata entro marzo 2018. E’ quanto emerge dal documento di registrazione, depositato ieri in Consob, in occasione dell’offerta al pubblico di obbligazioni della controllata Banco di Sardegna . Nello specifico l’Eurotower, nella primavera scorsa, aveva raccomandato il rafforzamento della supervisione sui crediti deteriorati, lo sviluppo di alberi decisionali, il rafforzamento delle politiche e procedure di rilevazione degli Npl, lo sviluppo delle politiche e dei documenti procedurali sugli accantonamenti, il rafforzamento delle procedure utilizzate per aggiornare la valutazione dei beni immobili posti a garanzia dei crediti deteriorati. “Gli interventi correttivi oggetto di tali raccomandazioni sono stati declinati dalla capogruppo in un Action plan inviato alla Bce il 28 aprile 2017. Nell’insieme la conclusione di tutti gli interventi e’ pianificata entro il 31 marzo 2018”, si legge. Nel dettaglio – ricorda il documento – ad esito sito dello Srep 2016 la Bce, oltre ai requisiti quantitativi di capitale, ha richiesto anche requisiti qualitativi chiedendo al Gruppo Bper la predisposizione di un piano strategico per la gestione dei crediti non-performing, di un piano operativo finalizzato alla gestione dell’elevato livello degli Npl stessi e l’invio trimestrale di un’informativa specifica sull’evoluzione dei crediti non-performing. In linea con quanto previsto dalla Bce nelle “Linee guida per le banche sui crediti deteriorati” pubblicate a marzo 2017, “la capogruppo Bper Banca prevede una riduzione degli Npl, da conseguire con azioni mirate a migliorare i processi di gestione del credito e le azioni di recupero degli Npl nonche’ tramite la cessione di portafogli di Npl, pianificata nel tempo. Al riguardo tali azioni potrebbero determinare la necessita’ di incrementare gli accantonamenti nonche’, all’atto della cessione dei Npl, la possibilita’ di rilevare perdite su crediti”, si legge ancora nel prospetto. Non si tratta di un’attenzione particolare riservata dalla Bce al gruppo emiliano bensi’ di un generale ravvedimento delle politiche sul trattamento degli Npl che ha interessato in generale le banche italiane sotto la Vigilanza Unica. A esito dello Srep 2017 la Bce ha quindi richiesto a Bper l’invio, entro il 30 marzo 2018, di un aggiornamento del piano strategico e operativo per la gestione dei crediti non-performing che includa chiari obiettivi quantitativi di riduzione dei crediti non-performing sia al lordo che al netto degli accantonamenti. In aggiunta, entro il 31 marzo 2018, dovranno essere implementati opportuni meccanismi di governance finalizzati alla verifica del raggiungimento degli obiettivi definiti all’interno del piano stesso. Bper si e’ gia’ messa al lavoro negli ultimi mesi. Come ha ricordato di recente MF il 2018 sara’ l’anno del deleveraging per Bper Banca . Il gruppo modenese guidato da Alessandro Vandelli intende aggredire con decisione lo stock di crediti deteriorati in bilancio. In queste ultime settimane dell’anno la capogruppo avrebbe avviato il lavoro per allestire una cartolarizzazione su un portafoglio fino 1,8 miliardi di nominale. Un’operazione impegnativa che entrera’ nel vivo nel mese di gennaio per chiudersi tra la fine del 2018 e, al piu’ tardi, il primo trimestre del 2019 e per la quale sara’ richiesta la garanzia pubblica (gacs) per la tranche senior. La cessione – ricordava il quotidiano – fara’ il paio con quella da 1,1 miliardi avviata il mese scorso su un portafoglio della controllata Banco di Sardegna. Questa seconda operazione dovrebbe concludersi entro la prima meta’ del 2018, visto che il completamento di business plan e data tape e’ atteso entro febbraio. In una recente intervista Vandelli ha anche precisato che la banca ha in programma un aumento delle coperture di 1 miliardo, un piano di cessione tramite cartolarizzazione da 3 mld e prevede la gestione interna di circa 1 mld di sofferenze
Fonte:
Milano Finanza
bper – npl – bce
La conclusione di tutti gli interventi correttivi oggetto delle raccomandazioni della Bce avanzate a Bper nella lettera del 30 marzo circa la valutazione qualitativa degli Npl, e’ pianificata entro marzo 2018. E’ quanto emerge dal documento di registrazione, depositato ieri in Consob, in occasione dell’offerta al pubblico di obbligazioni della controllata Banco di Sardegna . Nello specifico l’Eurotower, nella primavera scorsa, aveva raccomandato il rafforzamento della supervisione sui crediti deteriorati, lo sviluppo di alberi decisionali, il rafforzamento delle politiche e procedure di rilevazione degli Npl, lo sviluppo delle politiche e dei documenti procedurali sugli accantonamenti, il rafforzamento delle procedure utilizzate per aggiornare la valutazione dei beni immobili posti a garanzia dei crediti deteriorati. “Gli interventi correttivi oggetto di tali raccomandazioni sono stati declinati dalla capogruppo in un Action plan inviato alla Bce il 28 aprile 2017. Nell’insieme la conclusione di tutti gli interventi e’ pianificata entro il 31 marzo 2018”, si legge. Nel dettaglio – ricorda il documento – ad esito sito dello Srep 2016 la Bce, oltre ai requisiti quantitativi di capitale, ha richiesto anche requisiti qualitativi chiedendo al Gruppo Bper la predisposizione di un piano strategico per la gestione dei crediti non-performing, di un piano operativo finalizzato alla gestione dell’elevato livello degli Npl stessi e l’invio trimestrale di un’informativa specifica sull’evoluzione dei crediti non-performing. In linea con quanto previsto dalla Bce nelle “Linee guida per le banche sui crediti deteriorati” pubblicate a marzo 2017, “la capogruppo Bper Banca prevede una riduzione degli Npl, da conseguire con azioni mirate a migliorare i processi di gestione del credito e le azioni di recupero degli Npl nonche’ tramite la cessione di portafogli di Npl, pianificata nel tempo. Al riguardo tali azioni potrebbero determinare la necessita’ di incrementare gli accantonamenti nonche’, all’atto della cessione dei Npl, la possibilita’ di rilevare perdite su crediti”, si legge ancora nel prospetto. Non si tratta di un’attenzione particolare riservata dalla Bce al gruppo emiliano bensi’ di un generale ravvedimento delle politiche sul trattamento degli Npl che ha interessato in generale le banche italiane sotto la Vigilanza Unica. A esito dello Srep 2017 la Bce ha quindi richiesto a Bper l’invio, entro il 30 marzo 2018, di un aggiornamento del piano strategico e operativo per la gestione dei crediti non-performing che includa chiari obiettivi quantitativi di riduzione dei crediti non-performing sia al lordo che al netto degli accantonamenti. In aggiunta, entro il 31 marzo 2018, dovranno essere implementati opportuni meccanismi di governance finalizzati alla verifica del raggiungimento degli obiettivi definiti all’interno del piano stesso. Bper si e’ gia’ messa al lavoro negli ultimi mesi. Come ha ricordato di recente MF il 2018 sara’ l’anno del deleveraging per Bper Banca . Il gruppo modenese guidato da Alessandro Vandelli intende aggredire con decisione lo stock di crediti deteriorati in bilancio. In queste ultime settimane dell’anno la capogruppo avrebbe avviato il lavoro per allestire una cartolarizzazione su un portafoglio fino 1,8 miliardi di nominale. Un’operazione impegnativa che entrera’ nel vivo nel mese di gennaio per chiudersi tra la fine del 2018 e, al piu’ tardi, il primo trimestre del 2019 e per la quale sara’ richiesta la garanzia pubblica (gacs) per la tranche senior. La cessione – ricordava il quotidiano – fara’ il paio con quella da 1,1 miliardi avviata il mese scorso su un portafoglio della controllata Banco di Sardegna. Questa seconda operazione dovrebbe concludersi entro la prima meta’ del 2018, visto che il completamento di business plan e data tape e’ atteso entro febbraio. In una recente intervista Vandelli ha anche precisato che la banca ha in programma un aumento delle coperture di 1 miliardo, un piano di cessione tramite cartolarizzazione da 3 mld e prevede la gestione interna di circa 1 mld di sofferenze
Fonte:
Milano Finanza
bper – npl – bce