Per far partire il mercato dei crediti deteriorati in Europa, una soluzione sarebbe quella di creare una piattaforma di negoziazione a livello continentale: il suggerimento arriva direttamente dalla Bce, che lo ha messo nero su bianco nel Financial Stability Review, un rapporto pubblicato con cadenza semestrale. Si tratterebbe di una piattaforma con duplice funzione, di trading e di banca dati, e che andrebbe costituita privatamente, magari ricorrendo a incentivi e sgravi.
Il volume lordo complessivo dei Non performing bank loan nella Ue era pari a 1,3 trilioni di euro alla fine di marzo, di cui 921 miliardi presenti nei bilanci bancari dellEurozona. Una piattaforma di trading sarebbe utile per diverse ragioni: metterebbe in diretta comunicazione banche e investitori e faciliterebbe le acquisizioni di stock da parte dei privati.
Trasparenza e sicurezza sono le parole chiave, ripetute più volte nel documento, di questa soluzione. Infatti il database potrebbe mitigare le asimmetrie informative tra banche e investitori circa qualità e volumi degli stock dei crediti. La piattaforma avvicinerebbe nuovi investitori al mercato grazie a un sistema di transazioni elettroniche combinato con un database, facilmente accessibile ai compratori, riducendo sia i costi di transazione sia il rischio cui si va incontro. Così facendo si otterrebbero prezzi più concorrenziali e gli investitori con una minore propensione al rischio potrebbero fare il loro ingresso.
Nel documento dellEurotower, infine, si chiarisce anche il ruolo delle autorità: dovrebbero limitarsi alla regolamentazione della piattaforma e a una funzione di supporto nella fase di start-up, incentivando la partecipazione dei diversi attori anche attraverso sgravi.
Fonte:
Italia Oggi
banche – piattaforma europea – ue – npl
Per far partire il mercato dei crediti deteriorati in Europa, una soluzione sarebbe quella di creare una piattaforma di negoziazione a livello continentale: il suggerimento arriva direttamente dalla Bce, che lo ha messo nero su bianco nel Financial Stability Review, un rapporto pubblicato con cadenza semestrale. Si tratterebbe di una piattaforma con duplice funzione, di trading e di banca dati, e che andrebbe costituita privatamente, magari ricorrendo a incentivi e sgravi.
Il volume lordo complessivo dei Non performing bank loan nella Ue era pari a 1,3 trilioni di euro alla fine di marzo, di cui 921 miliardi presenti nei bilanci bancari dellEurozona. Una piattaforma di trading sarebbe utile per diverse ragioni: metterebbe in diretta comunicazione banche e investitori e faciliterebbe le acquisizioni di stock da parte dei privati.
Trasparenza e sicurezza sono le parole chiave, ripetute più volte nel documento, di questa soluzione. Infatti il database potrebbe mitigare le asimmetrie informative tra banche e investitori circa qualità e volumi degli stock dei crediti. La piattaforma avvicinerebbe nuovi investitori al mercato grazie a un sistema di transazioni elettroniche combinato con un database, facilmente accessibile ai compratori, riducendo sia i costi di transazione sia il rischio cui si va incontro. Così facendo si otterrebbero prezzi più concorrenziali e gli investitori con una minore propensione al rischio potrebbero fare il loro ingresso.
Nel documento dellEurotower, infine, si chiarisce anche il ruolo delle autorità: dovrebbero limitarsi alla regolamentazione della piattaforma e a una funzione di supporto nella fase di start-up, incentivando la partecipazione dei diversi attori anche attraverso sgravi.
Fonte:
Italia Oggi
banche – piattaforma europea – ue – npl