Il consiglio di amministrazione di doBank ha approvato la firma di un impegno vincolante per investire 30 milioni di euro nel fondo Atlante 2 gestito da Quaestio Sgr. Fondo dedicato solo ad investimenti in tranche junior e mezzanine di cartolarizzazioni con sottostanti crediti deteriorati e in linea con la strategia di co-investimento della banca specializzata nel recupero di non Performing loans. Lo rende noto la stessa società.
DoBank sottolinea che linvestimento resta condizionato al completamento delloperazione di salvataggio della Cassa di Risparmio di Rimini, di quella di Cesena e della Cassa di risparmio di San Donato, oltre che alla sottoscrizione della documentazione contrattuale definitiva.
Intanto questa mattina il titolo ha aperto in netto rialzo a Piazza Affari, salendo del 4,8% a 14,68 euro per azione.
A fine settembre Crédit Agricole Cariparma aveva sottoscritto un accordo quadro con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per l’acquisto delle tre casse dell’Italia centrale. I francesi hanno rileveranno una partecipazione del 95,3% del capitale delle tre banche per 130 milioni di euro.
L’operazione verrà conclusa solo dopo aver ceduto 3 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi. Per il deconsolidamento dei crediti difficili si farà ricorso alla cartolarizzazione di sofferenze e inadempienze probabili per 2,74 miliardi lordi, realizzata grazie all’intervento del fondo Atlante 2 e alla cessione diretta di crediti deteriorati (sofferenze e inadempienze probabili) pari a 286 milioni lordi, realizzata in questo caso con l’intervento di Algebris.
Sempre ieri doBank aveva emesso una nota secondo cui listituto ha raggiunto un accordo con Mps per gestire 8 miliardi dei 26 totali che il Monte ha accumulato fino allo scorso anno, passo fondamentale per poter poi rientrare in Borsa pare il 23 ottobre (intanto la Consob ha chiesto a Mps un supplemento al prospetto informativo).
Autore: Elena Dal Maso
Fonte:
Milano Finanza
crediti deteriorati – mps – dobank – atlante 2
DoBank sottolinea che linvestimento resta condizionato al completamento delloperazione di salvataggio della Cassa di Risparmio di Rimini, di quella di Cesena e della Cassa di risparmio di San Donato, oltre che alla sottoscrizione della documentazione contrattuale definitiva.
Intanto questa mattina il titolo ha aperto in netto rialzo a Piazza Affari, salendo del 4,8% a 14,68 euro per azione.
A fine settembre Crédit Agricole Cariparma aveva sottoscritto un accordo quadro con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per l’acquisto delle tre casse dell’Italia centrale. I francesi hanno rileveranno una partecipazione del 95,3% del capitale delle tre banche per 130 milioni di euro.
L’operazione verrà conclusa solo dopo aver ceduto 3 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi. Per il deconsolidamento dei crediti difficili si farà ricorso alla cartolarizzazione di sofferenze e inadempienze probabili per 2,74 miliardi lordi, realizzata grazie all’intervento del fondo Atlante 2 e alla cessione diretta di crediti deteriorati (sofferenze e inadempienze probabili) pari a 286 milioni lordi, realizzata in questo caso con l’intervento di Algebris.
Sempre ieri doBank aveva emesso una nota secondo cui listituto ha raggiunto un accordo con Mps per gestire 8 miliardi dei 26 totali che il Monte ha accumulato fino allo scorso anno, passo fondamentale per poter poi rientrare in Borsa pare il 23 ottobre (intanto la Consob ha chiesto a Mps un supplemento al prospetto informativo).
Autore: Elena Dal Maso
Fonte:
Milano Finanza
crediti deteriorati – mps – dobank – atlante 2