Sono previste domani e offerte vincolanti per il Progetto «Rossini» lanciato dalla Rev, la bad bank dove sono confluiti i 10,3 miliardi di crediti difficili di Banca Etruria, Carichieti, Cariferrara e Banca Marche.
Il processo, gestito da Kpmg, prevede la cessione di circa un miliardo di Npl. Alla fase finale di gara, secondo i rumors, sarebbero stati ammessi tre soggetti. Tra i nomi in lizza per presentare lofferta alla scadenza di lunedì ci sarebbero i fondi statunitensi Bain, Fortress e Cerberus .
Il nome del dossier, Project Rossini (ispirato al famoso compositore marchigiano) lanciato dalla Rev, ha un suo chiaro significato: il 65% delle sofferenze fa infatti capo alla vecchia Banca Marche. Il resto a Etruria, Carichieti e Cariferrara. Il pacchetto da un miliardo, inoltre, è per il 40% con un sottostante di tipo immobiliare residenziale.
Il resto del pacchetto di Npl fa invece capo a Etruria, Carichieti e Cariferrara. Da rilevare, infine, che l80% delle proprietà è situata nel Centro Italia, in particolare in Marche, Abruzzo, Lazio ed Emilia Romagna. Nel portafoglio ci sono proprietà residenziali, industriali e commerciali.
Cè da dire che la Rev starebbe lavorando anche a un altro progetto. Secondo le indiscrezioni, sarebbe in cantiere il lancio una una tranche attorno a 1,5-2,5 miliardi di euro di cartolarizzazione per la quale saranno utilizzate le Gacs, cioè le garanzie statali. Proprio in vista di questo processo potrebbe essere scelto un «servicer».
Continua così a pieno ritmo il lavoro della società guidata da Salvatore Immordino che, a settembre, aveva già chiuso una prima operazione di vendita diretta su un portafoglio non garantito, cioè «unsecured». Un portafoglio di sofferenze per 300 milioni di euro è infatti stato venduto al fondo statunitense Seer Capital Management.Loperazione era avvenuta tramite la Locam spa, servicer romano di non performing loan, controllato a sua volta da Seer Capital dal 2013. In quel pacchetto oggetto di cessione erano crediti di piccola taglia a differenza del portafoglio Rossini, che prevede la vendita di crediti con sottostante immobiliare.
Nei mesi passati Rev ha incassato anche circa 180 milioni di euro tramite la gestione ordinaria e tramite la vendita di immobili a garanzia di alcuni prestiti di leasing.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
The Insider
rossini – rev – crediti deteriorati – banca etruria – cariferrara – banca marche – npl
Sono previste domani e offerte vincolanti per il Progetto «Rossini» lanciato dalla Rev, la bad bank dove sono confluiti i 10,3 miliardi di crediti difficili di Banca Etruria, Carichieti, Cariferrara e Banca Marche.
Il processo, gestito da Kpmg, prevede la cessione di circa un miliardo di Npl. Alla fase finale di gara, secondo i rumors, sarebbero stati ammessi tre soggetti. Tra i nomi in lizza per presentare lofferta alla scadenza di lunedì ci sarebbero i fondi statunitensi Bain, Fortress e Cerberus .
Il nome del dossier, Project Rossini (ispirato al famoso compositore marchigiano) lanciato dalla Rev, ha un suo chiaro significato: il 65% delle sofferenze fa infatti capo alla vecchia Banca Marche. Il resto a Etruria, Carichieti e Cariferrara. Il pacchetto da un miliardo, inoltre, è per il 40% con un sottostante di tipo immobiliare residenziale.
Il resto del pacchetto di Npl fa invece capo a Etruria, Carichieti e Cariferrara. Da rilevare, infine, che l80% delle proprietà è situata nel Centro Italia, in particolare in Marche, Abruzzo, Lazio ed Emilia Romagna. Nel portafoglio ci sono proprietà residenziali, industriali e commerciali.
Cè da dire che la Rev starebbe lavorando anche a un altro progetto. Secondo le indiscrezioni, sarebbe in cantiere il lancio una una tranche attorno a 1,5-2,5 miliardi di euro di cartolarizzazione per la quale saranno utilizzate le Gacs, cioè le garanzie statali. Proprio in vista di questo processo potrebbe essere scelto un «servicer».
Continua così a pieno ritmo il lavoro della società guidata da Salvatore Immordino che, a settembre, aveva già chiuso una prima operazione di vendita diretta su un portafoglio non garantito, cioè «unsecured». Un portafoglio di sofferenze per 300 milioni di euro è infatti stato venduto al fondo statunitense Seer Capital Management.Loperazione era avvenuta tramite la Locam spa, servicer romano di non performing loan, controllato a sua volta da Seer Capital dal 2013. In quel pacchetto oggetto di cessione erano crediti di piccola taglia a differenza del portafoglio Rossini, che prevede la vendita di crediti con sottostante immobiliare.
Nei mesi passati Rev ha incassato anche circa 180 milioni di euro tramite la gestione ordinaria e tramite la vendita di immobili a garanzia di alcuni prestiti di leasing.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
The Insider
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