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Rev cede 300 milioni di Npl a Seer Capital

Prima operazione di cessione per i «non performing loan» della Rev, la bad bank dove sono confluiti i 10,3 miliardi di crediti difficili di Banca Etruria, Carichieti, Cariferrara e Banca Marche. Il veicolo guidato dall’Ad Salvatore Immordino secondo le indiscrezioni avrebbe ceduto un portafoglio di sofferenze per 300 milioni di euro al fondo statunitense Seer Capital Management.

L’operazione, secondo i rumors, avverrà tramite la Locam spa, servicer romano di non performing loan, controllato a sua volta da Seer Capital dal 2013. I 300 milioni del pacchetto oggetto di cessione sono rappresentati da crediti di piccola taglia. Seer Capital è un investitore newyorkese assai attivo in Europa. L’operazione più rilevante in Italia è quella realizzata nel marzo scorso, quando l’investitore è salito è salito a oltre il 99% del capitale di Mediocredito Europeo, società specializzata in cessione del quinto dello stipendio e con un portafoglio di oltre 200 mila clienti. Mediocredito Europeo è nata nel 2012, rilevando il portafoglio clienti di Ktesios, a sua volta società specializzata in cessione del quinto, inizialmente controllata dal fondo Oakwood.

Seer Capital questa volta si concentra però su un portafoglio di crediti problematici a conferma della sua attività di investimento su dossier problematici dai quali estrarre valore. Da parte sua, con questa prima operazione di vendita di portafogli di una certa entità, il veicolo Rev dimostra di proseguire con una intensa tabella di marcia l’attività di pulizia dell’eredità ricevuta da Banca Etruria, Carichieti, Cariferrara e Banca Marche. L’obiettivo è creare valore all’interno dell’enorme portafoglio di sofferenze da 10,3 miliardi.

In precedenza Rev ha incassato circa 180 milioni di euro tramite la gestione ordinaria e tramite la vendita di immobili a garanzia di alcuni prestiti di leasing.

C’è da dire che il dossier di maggiori dimensioni per la Rev si concluderà ad inizio autunno. A ottobre ci sarà infatti la scadenza più rilevante in termini di valore: arriverà a compimento il cosiddetto «progetto Rossini», gara gestita da Kpmg che prevede la cessione di un portafoglio per un miliardo di crediti problematici garantiti in gran parte da immobili, palazzi un tempo di proprietà di Banca Marche: in due diligence sarebbero restati i fondi internazionali Bain, Fortress e Cerberus. Da notare che il 65% di queste ultime sofferenze fa capo alla vecchia Banca Marche. Il resto a Etruria, Carichieti e Cariferrara.


Autore: Carlo Festa
Fonte:

The Insider

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